Veneto spartiacque per il salvataggio delle ticket redemption
Tanti mesi fa si temeva che “l’effetto domino” si verificasse per la espulsione del gioco pubblico, e dei casino migliori, da alcuni territori: l’esperienza della regione Piemonte poteva influenzare altre realtà e questo timore aveva riempito, ne siamo certi, il cuore di tantissimi operatori che guardavano alla legge piemontese come ad una cosa assolutamente irreale ed assurda, ma purtroppo messa in pratica da quella Amministrazione Locale.
Ora si prova, invece, l’effetto contrario: il via della Commissione Politiche socio sanitarie del Veneto alla legge che fa “salve” le ticket redempion si spera che procuri proprio “l’effetto domino” e che tale effetto arrivi fino in Emilia Romagna, in modo che i suoi addetti ai lavori vedano aprirsi uno spiraglio sulla loro situazione nello stesso comparto.
Sulla riviera romagnola si riversano sempre, ma particolarmente durante il periodo estivo, tantissimi ragazzi e giovani e sarebbe veramente un peccato che i giochi studiati espressamente per loro non possano essere usati per un “moralismo assurdo” che li ha equiparati quasi ai “giochi d’azzardo dei grandi”.
Sicuramente ciò è un paradosso, ma le ticket redemption sono state accusate, in più parti della nostra Penisola, di essere “istigatrici” al gioco d’azzardo e che, quindi, possono convincere il ragazzo che oggi gioca con prodotti senza vincita in danaro ad accostarsi al gioco con vincita che sarebbe da evitare (almeno secondo alcuni perbenisti).
I cambiamenti del settore Ludico italiano
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Ma, forse il momento del gioco sta cambiando e si spera che anche nelle ticket redemption si possa seguire l’esempio del gioco pubblico, siti di casinò con giochi dal vivo e croupier umani professionali live compresi, laddove alcune Regioni hanno deciso di “riesaminare le rispettive Leggi regionali sul Gioco”, cercando di renderle meno restrittive, per rispettare il lavoro e gli investimenti degli operatori e per tutelare anche l’occupazione, altro fenomeno che sta preoccupando tutto il settore: ma non evidentemente il nostro Esecutivo Giallo-Verde.
I territori che si sono messi una mano sulla coscienza, per ciò che riguarda un nuovo e più permissivo regolamento del gioco nei loro spazi sono la Liguria, la Puglia, le Marche e l’Abruzzo e si spera che sempre nelle medesime Regioni, ma anche in altre, si abbiano ripensamenti e che si possa “rivedere” qualcosa anche per l’amusement.
La salvaguardia dei Minori sempre in primo piano
Il divieto di accesso alle ticket redemption ai minori, invece, è stato adottato durante gli ultimi mesi da Emilia Romagna, Friuli, Basilicata, Toscana e Veneto che, come detto all’inizio di questo articolo, è praticamente ritornato sui suoi passi dicendo sì al testo unificato per la prevenzione ed il contrasto al gioco problematico, escludendo dall’ambito di applicazione dei vari divieti, proprio gli apparecchi senza vincita in danaro.
Decisione, come si può immaginare, che è stata accettata con entusiasmo dalle varie aziende dell’amusement che, in ogni caso, sono pronte a guerreggiare per il loro comparto anche davanti ai vari Tribunali Amministrativi.
Forse, il lavoro messo in campo dalle associazioni di categoria, ed anche dalle imprese di questo segmento del gioco, nel rappresentare alle varie Amministrazioni cosa sia effettivamente l’amusement, come sia stato studiato ed in che cosa consistono le vincite dei giovani giocatori in erba, è servito a rischiarare una nuvola nera che stava stazionando sulla testa delle imprese del puro intrattenimento.
Incontri che hanno prodotto qualcosa di Positivo
Ora, quindi, si raccolgono i frutti di tutti questi incontri e confronti con le varie istituzioni regionali e, forse, si è riusciti a far capire cosa in realtà rappresenta il gioco senza vincita in danaro e quanto può (e deve) essere distante dal gioco d’azzardo dei grandi.
La “risposta” della Commissione veneta è la riprova che il lavoro che è stato posto in essere ha raggiunto il suo scopo. Sopratutto, dà la spinta alle aziende del comparto per continuare la battaglia per insistere nelle spiegazioni alle varie Amministrazioni mirate a far comprendere che in altri territori è stato preso un abbaglio quando si considera l’amusement simile al gioco d’azzardo. Special modo un abbaglio quando si pensa che l’amusement possa spingere i giovani verso il gioco d’azzardo con vincita in danaro.
A questo scopo, è importante sottolineare un altro preciso discorso: tra qualche mese verrà approntato uno studio scientifico sull’amusement a cura dell’Università di Roma che è stato promosso da Federazione Confersercenti Amusement, New Asgi Italia, Consorzio Fee e Associazione Nazionale Sapar con il supporto di Euromat.
Queste ultime sono le realtà che raggruppano le più importanti imprese di produzione, distribuzione e gestione, nonché le sale del comparto dell’amusement ed alle quali interessa il risultato di questa ricerca indipendente, commissionata per fare chiarezza.
Attenzione a rilasciare Leggi troppo restrittive
Il rischio che vi possa essere un risultato negativo è stato preso in esame, ma è una ricerca che deve essere portata alla fine, visto anche che le istituzioni che penalizzano l’amusement con “leggi assurde ed a volte scriteriate” non si degnano di fare alcun studio e continuano, in ogni caso, a legiferare ugualmente senza alcun raffronto o base realistica.
Insomma, quello che si vorrebbe è che si comprenda questa differenza abissale tra gioco d’azzardo ed amusement: differenza che dovrebbe essere ben presente a chi emette norme per regolarizzare il gioco.
Dobbiamo evitare di promulgare Norme troppo penalizzanti
Non possono non avere chiarezza nelle loro menti quando emettono norme ben precise che vanno a volte a penalizzare, e non di poco, un comparto che ha tutte le ragioni per essere attivo, accogliere e divertire le persone che si recano presso le sale da gioco dove si propone sano e mero divertimento ed intrattenimento.
Dispiace veramente che la parola “gioco” quando si parla di giovani e giovanissimi sembra diventata tabù e quando si impedisce l’utilizzo delle ticket redemption che sono state studiate e create proprio per questa parte di pubblico: così facendo si impedisce ai giovani ed alle loro famiglie l’accesso al puro intrattenimento incanalandoli, magari, verso l’online che come si sa nasconde molte più incertezze e pericoli delle ticket redemption. Non dovrebbe in fondo essere complicato capire tutto questo.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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