Un primo cambiamento che tocca il settore dei Giochi
Anche se un tempo (neanche troppo lontano) si chiamava Legge di Stabilità, ed oggi la si chiama Manovra di Bilancio, si spera che ciò non voglia significare “un cambiamento” come quello promesso dall’attuale Esecutivo per voce del suo Premier, Giorgia Meloni: e che si debba così soltanto assistere ad una “mera variazione sul tema” che però racchiude almeno l’uniformità delle scadenze delle concessioni rilasciate per tutto il mondo del gioco.
Dagli apparecchi terrestri al mondo online tutti dovranno tenere presente e ricordare la data del 31 dicembre 2024 termine concesso, sperando però che nel frattempo si “muova” e si “uniformi” anche il resto del gioco oltre naturalmente a far comparire (finalmente) il riordino nazionale dell’intero settore ludico.
E chissà se si chiamerà ancora riordino oppure lo si chiamerà con un’altra denominazione per tenere più attenta l’attenzione degli addetti ai lavori: ma l’importante è che davvero vi sia una nuova avventura per la regolamentazione di un settore importante economicamente, ma decisamente alquanto trascurato.
Così si aspetta che dalla Stabilità si passi alla Legge di Bilancio, senza dubbio espressione più sobria e che si spera possa anche offrire più concretezza, considerato che la stabilità e la certezza possono essere davvero quei “sostantivi singolari femminili” che potrebbero consegnare al sistema gioco quella compattezza, quella sicurezza e quella piena attendibilità di cui il gioco si vorrebbe nutrire per poter proseguire sereno nel suo compito di rappresentante dello Stato.
Dobbiamo imparare dagli errori passati
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Come Legge di Stabilità al gioco è senza dubbio bastata l’esperienza di quella creata dalla medesima nel 2016 dove si introduceva in modo piuttosto estemporaneo, e decisamente arbitrario, un prelievo “forzoso” di 500 milioni di euro sugli apparecchi di gioco senza determinarne oltre tutto i criteri di applicazione: argomento non ancora definito e che tuttora “fomenta” discussioni all’interno di tutta la gestione del gioco pubblico e diatriba che ancora non si è risolta nel suo complesso giro di responsabilità che ogni gradino della filiera imputa ad altri.
E sono passati sei anni da allora e sembra che ci sia ancora parecchio da disquisire! Ma questa, purtroppo, è la chiarezza che “frequentava” il gioco allora ma, obbiettivamente, pare non essere cambiata del tutto tale percezione: si può soltanto sperare che il tempo abbia potuto cambiare alcune menti politiche, che il settore ludico nel frattempo si sia fatto apprezzare in modo sostanzioso e che i suoi interpreti principali siano maggiormente portati ad un confronto più ampio ed obbiettivo: insomma, che il mondo ludico sia davvero cresciuto anche nella sua autostima.
Danni gravi sono stati limitati
Ma la magra consolazione che può discendere dalle Leggi di Stabilità che hanno seguito i vari Governi è che non hanno fatto “danni” soltanto al gioco: ma qui ci si addentrerebbe in un discorso meramente politico e non ci pare né il luogo, né il momento più adatto sopratutto perché chi scrive queste righe che riguardano il gioco non si vuole addentrare in discorsi di questo tipo, come peraltro non è mai stato fatto.
Quindi, oggi “ci piace”, senza ombra di dubbio, apprezzare la scelta politica di cambiare denominazione alla “vecchia finanziaria” ma sempre sottolineando che esiste la più sentita speranza che non ci si orienti soltanto ad un mero cambio di nomenclatura, ma che si arrivi davvero ad un “cambio di rotta”.
Settore del Gioco con le orecchie dritte
Onestamente, le premesse per la Manovra 2023 non sono tra le più tranquille e questo mette in preallarme il sistema gioco che aveva intravisto nei testi messi in campo dal nuovo Esecutivo un primo passo verso un cambiamento di comportamento nei confronti del mondo dei giochi: quanto meno si sta palesando nei suoi confronti l’intenzione ad iniziare a prestare attenzione alle sue innumerevoli criticità.
Però, qualche problema pare ci sia stato, come pure qualche slittamento nella tempistica per arrivare alla decisione definitiva dell’approvazione della Manovra: ma si sa che il nuovo Esecutivo sta “nuotando in acque alquanto agitate” ma il Premier Meloni sembra avere dimestichezza con le contrarietà e si è certi che riuscirà ad arrivare a portare a termine le proprie “imprese” con la caparbietà che la contraddistingue.
Poi, per quanto riguarda il settore del gioco e delle scommesse sportive online sul gioco del biliardo, pare che il nuovo Governo abbia compreso (finalmente) l’esigenza di dover intervenire per salvare il sistema ludico con tutti i suoi 150 mila dipendenti, e non solo quindi per l’apporto economico che lo stesso settore porta alle casse erariali, ma proprio per l’occupazione che non è argomento da poco sopratutto in questo periodo storico.
Gioco e Stato devono dialogare costantemente
Si potrebbe ipotizzare -e si deve dire ancora finalmente- che il Governo si sia reso conto che se il settore “salta” lo stesso Stato titolare di tutte le sue concessioni di gioco che fine farebbe? Sarà forse per questo che il Governo ha prorogato tutte le concessioni, sia per il gioco terrestre che per quello a distanza iniziando con questo primo passo un percorso di vera “ristrutturazione” dell’intero mondo del gioco? Come si suol dire “la paura fa 90”!
E, forse visti i risultati raccolti dal gioco in tempi recenti, le sollecitazioni fatte arrivare al Governo circa l’instabilità delle attività e dei concessionari che si trascina da troppo tempo, i tanti ricorsi ai vari TAR che stanno affollando le aule di Giustizia non trovando risposte ad una normativa troppo frammentata e decisamente obsoleta in modo particolare dopo l’esperienza del periodo pandemico, il Governo ha deciso di cambiare, ha deciso di prendere le distanze dalle decisioni dei “vecchi” Governi e di differenziarsi nelle scelte.
Che sia la volta buona? Non rimane che sperare: è l’unica cosa che il gioco pubblico può fare e non costa nulla!
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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