UE all’opera per le regole tecniche destinate al Gioco Online
Anche se può sembrare breve il termine del 18 ottobre prossimo (i consueti tre mesi) per le eventuali “decisioni” della Commissione Europea per lo stand still relativo alle regole tecniche per il gioco online, in pratica non lo è proprio data la fibrillazione che circola nel comparto a distanza che appare alquanto “nervosetto”, ma sopratutto preoccupato per il contenuto delle stesse.
Ora anche se si considera che si è arrivati al riordino online con una certa velocità, questo di certo non allontana l’ansia e la preoccupazione dei suoi operatori che non si ritengono, forse, completamente al sicuro e vedono il comparto “ancora in alto mare” e non rassicurato come si poteva pensare all’inizio del percorso del riordino ed il suo svolgersi così accelerato da sembrare “sospinto” nelle ruote di un ingranaggio che potrebbe anche stritolarlo…
E così il comparto si trova ad attendere quella fatidica data “ottobrina”, sperando che nel frattempo non accada nulla di “irreparabile” e che tutto scivoli su di un mare calmo e senza ondate oscure.
Le regole tecniche relative al bando del gioco online attendono dunque di essere visionate e definiscono le prestazioni e le funzioni nonché i requisiti tecnici che il concessionario deve garantire per la raccolta a distanza del gioco pubblico.
Andiamo ad analizzare il progetto più nello specifico
Indice dei Contenuti
La prima parte delle regole descrive gli adempimenti del concessionario e la seconda parte espone la parte tecnica e quindi si riferisce all’infrastruttura telematica: si prosegue poi con una specie di linee guida relative allo scambio di informazioni tra il sistema del concessionario e quello centralizzato, passando per le regole per la verifica tecnica di conformità.
Ed ancora, si illustrano i requisiti tecnici minimi delineando la struttura informatica del concessionario e le caratteristiche che deve avere con una pluralità di sottoinsiemi che si evita di elencare per non tediare con termini tecnici chi ancora ci legge.
Ma si deve aggiungere che è stato stabilito che le risorse necessarie per la realizzazione dell’infrastruttura del concessionario devono risiedere all’interno dello spazio europeo anche se realizzata con soluzioni di cloud computing.
Per chi non ne fosse a conoscenza il cloud computing è una rete estesa di server remoti in tutto il mondo che archiviano e gestiscono dati, eseguono applicazioni e distribuiscono contenuti e servizi come video in streaming, posta elettronica web e software di produttività aziendale tramite internet.
I leader del Gambling mondiale sono in subbuglio
Ma, come detto non si vuole annoiare chi ci segue e quindi si evita di elencare le altre regole tecniche nel dettaglio: ma si vuole dire che tutto questo ha sollecitato l’attenzione dei più grossi leader nel settore dei giochi online come Bet365, Betsson Entrainn, Evoke, Flutter e Kindred che si sono rivolti alla politica perché si intervenga in modo deciso per progettare quadri normativi bilanciati che tutelino il settore ed i giocatori: e questo determina chiaramente la loro insoddisfazione per quanto è stato fatto sino ad ora, comprese forse anche le regole tecniche già sottoposte alla Commissione Europea e sulle quali non si può certo fare marcia indietro.
Ma senz’altro Gruppi che hanno nella loro priorità operativa la garanzia di sostenibilità e sicurezza dell’intrattenimento che viene offerto a circa 32 milioni di clienti che si rivolgono al settore dei giochi e delle scommesse online in Europa.
Immenso popolo di giocatori verso i quali l’obbiettivo deve essere sempre quello di fornire un’esperienza piacevole che promuova la fiducia e li incoraggi a ritornare sui siti web sia per scommettere sugli sport sia per giocare ai giochi da casinò: obbiettivo che deve essere protetto da interventi istituzionali indirizzati ad affrontare il peggioramento della situazione del mercato nero in Europa.
E probabilmente, anche per questo che nelle regole tecniche che sono arrivare alla Commissione sono state dettate specifiche disposizioni per assicurare le massime garanzie in termini di capacità, disponibilità, prestazioni, sicurezza e controllabilità da parte dei concessionari, anche per quanto riguarda la tematica della riservatezza dei giocatori.
ADM avrà un ruolo di primissimo rilievo
Ed oltre queste richieste inserite nelle regole tecniche “sotto esame” si affianca la vigilanza ed il controllo da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con particolare rilievo all’applicazione di appositi mezzi per autolimitazioni, auto-esclusioni, blocco per prevenire e contrastare il gioco problematico.
E qualora un concessionario metta a disposizione di altri concessionari i propri sistemi di gioco, questi devono risultare separati laddove possibile in base alla tipologia di gioco: in pratica si deve poter sempre isolare i dati riferibili a ciascun concessionario.
Infine, serve ricordare che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, anche in rispetto dei principi dell’ordinamento europeo, deve rilasciare all’esito della gara pubblica la concessione per l’esercizio e la raccolta a distanza di uno o più dei giochi pubblici ai soggetti in possesso dei requisiti richiesti e nel rispetto delle disposizioni nazionali e dell’Unione Europea: concessione che avrà la durata di nove anni con esclusione del rinnovo sottolineando che al momento le concessioni per la raccolta del gioco online sono 89 e sono in regime di proroga sino al 31 dicembre 2024.
Inutile evidenziare che la scadenza del 18 ottobre prossimo per quanto riguarda i termini della Commissione Europea è di importanza vitale proprio in virtù della proroga delle attuali concessioni che scadrà a fine anno: in ogni caso, e sperando nel migliore degli auspici che le regole tecniche “passino il loro esame”, la gara non potrà passare alla fase successiva prima della fine di ottobre dovendo rispettare l’iter europeo.
In Italia si attende il via libera del Consiglio di Stato
Anche se, come anticipato in altra occasione, l’Italia potrebbe comunque decidere di procedere alla gara una volta ottenuto il via libera del Consiglio di Stato anche con la procedura europea ancora aperta accollandosi la facoltà di intervenire con eventuali modifiche se richieste dalla Commissione.
Ma questo percorso sarebbe di certo “una forzatura” in considerazione della delicatezza della gara e sopratutto delle osservazioni che potrebbero arrivare da Bruxelles visto che la gara stessa per le concessioni online aveva ricevuto “critiche accese” da parte di organizzazioni estere ed europee in modo particolare per il costo imposto alle concessioni di 7 milioni di euro cadauna.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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