Troppe volte il Governo ha promesso la Riforma del Gioco
Più di una volta, e particolarmente durante il periodo pandemico, il Governo del momento aveva “spergiurato” in varie occasioni che sarebbe nato a breve il riordino nazionale del gioco pubblico dichiarandolo apertamente a mezzo anche del sottosegretario ai giochi di allora, Federico Freni che si è sempre dimostrato attento alle problematiche del gioco e d’accordo anche sui “desiderata” dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che sempre in quel periodo, ma anche successivamente, aveva caldeggiato questo intervento istituzionale con grande forza.
Oggi, sappiamo tutti come è finita con il Governo Draghi che pure aveva fatto capire nelle intenzioni espresse che si era sulla strada giusta per arrivare a quella nuova regolamentazione che l’intera industria del gioco attende da anni e della quale nessuno sembrava volersi addossare la responsabilità.
Questo eventuale riordino richiede uno schieramento preciso da parte del Governo centrale e sino ad oggi, a contare dal 2017-2018 nessuno ha voluto assumersi un simile intervento istituzionale.
Il Governo è propenso al cambiamento
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L’attuale Governo di Giorgia Meloni, invece, sempre cavalcando l’onda del cambiamento e della differenziazione con i comportamenti dei passati Esecutivi si dichiara pronto a confrontarsi con nuove riforme: quindi, compresa quella che riguarda il mondo del gioco che è decisamente oscurato dalle tante Leggi Regionali “capestro”, inique ed a volte persino bizzarre, che non consentono al gioco pubblico di rappresentare la legalità sul territorio e di tutelare la salvaguardia della salute dei cittadini-giocatori.
Ma a questo punto e dopo tanta negatività espressa dalla recente politica è il caso questa volta di credere a ciò che dichiara il Premier Meloni? Oppure si continuano a lanciare spot per la nascita della nuova riforma dell’intero settore ludico? Spot che lasciano poi il “tempo che trovano” e servono soltanto a parlare di “aria fritta”, ma non a prendere certamente il “toro per le corna” né studiare e mettere in atto finalmente il riordino nazionale del gioco pubblico, compresi ovviamente anche tutti quei siti legali ADM di casinò che sfruttano il software Microgaming.
Una voglia condivisa da molti
Eppure oggi pare proprio che ci sia questa “voglia” di adempiere alle promesse e di vedere una nuova normativa che dia prestigio alle “Riserve di Stato” troppo abbandonate a sé stesse e lasciate a lottare contro le Istituzioni de-localizzate: il tutto supportato anche dai buoni auspici del Ministro dell’Economia e delle Finanze e da parte dei suoi sottosegretari.
A questo punto si fa largo nello scenario del gioco, che si continua a guardare con interesse, una qualche speranza che davvero si sia arrivati alla “resa dei conti” e che davvero il Governo centrale sia predisposto ad affrontare la “patata bollente” del riordino del gioco pubblico ed a ridisegnarne i contorni, ma sopratutto a dettagliarne regole precise e trasparenti che mettano l’intero comparto in condizione di lavorare con tranquillità e con quelle certezze che sino ad oggi sono state decisamente latitanti e che hanno causato non pochi disagi a quegli operatori che continuano a credere, e nonostante tutto, nel business del gioco pubblico.
E si trova anche supporto per questa speranza “prelevando” qua e là frasi del Premier Meloni che spinge il proprio Esecutivo a comportarsi come promesso ed a non proporre palliativi alle problematiche, ma bensì confronti e soluzioni effettive per entrare quindi nel vivo dei problemi non affrontandoli soltanto in superficie.
Lo stesso Premier però aggiunge anche che per arrivare ad entrare nel vivo delle diverse problematiche che si devono affrontare serve tempo: quindi, tanto lavoro e precisione se non si vogliono deludere i diretti interessati che avrebbero tutto il diritto di lamentarsi con lo stesso Esecutivo.
Questa volta il settore dei Giochi ci crede
E sentendo queste parole, la “percezione di pancia” è proprio quella di credere nelle parole di Giorgia Meloni e che questa volta sia il momento di credere che davvero si possa arrivare al riordino nazionale dell’intero settore del gioco, con buona pace di coloro che non lo vogliono. Ma con tanta rassicurazione da trasmettere alle tante imprese di gioco, ed ai loro relativi lavoratori che desiderano umanamente pensare ad un futuro plausibile.
Non si deve nascondere che dal nuovo Governo arrivano delle sensazioni positive per quello che riguarda il gioco pubblico, ma anche che bisogna ancora avere un po’ di pazienza: tuttavia rassicurati dal dire recente del vice ministro Maurizio Leo che a proposito della prossima Legge Delega per la riforma fiscale ha sottolineato che “il Governo non tralascerà di esaminare questioni importanti come l’analisi dell’IVA, i tributi indiretti e quelli doganali ed il settore dei giochi”.
Legge che dovrebbe essere presentata al Consiglio dei Ministri entro la prima decade di marzo: passaggio al quale ambiva anche l’idea della riforma del gioco pensata dal Governo Draghi, che però non è mai arrivata allo stesso CdM per la caduta dello stesso Governo. Cosa che aveva spento le tante speranze degli addetti ai lavori del gioco che al fare di Mario Draghi avevano creduto ciecamente.
E speriamo che non si ripeta lo stesso iter con questa nuova Legge Delega che riesce a dare ancora speranza all’intera industria del gioco in tutti i suoi gradini ed a tutti i suoi interpreti.
Le speranze che non muoiono mai
E non è soltanto il gioco che versa speranze nella Legge Delega laddove il Governo vi sta lavorando con caparbietà ed alacremente con l’obbiettivo di fare davvero una Delega puntuale ed estremamente articolata che dovrà alla fine rappresentare una decisa svolta per l’intero sistema Paese e per la sua economia.
Che dire, infine, sulle dichiarazioni impegnative rilasciate dal vice ministro alle finanze: e si deve soltanto sperare che rispecchino davvero le promesse messe in campo in modo che possano diventare realtà e che non rimangano al primario stato soltanto di promessa.
Perché di queste (promesse) purtroppo il mondo dei giochi ne ha sentite decisamente troppe ed anche ben dettagliate che, ovviamente, non hanno risolto nulla. Ma richiamando un adagio di vecchia data “ogni promessa è debito” si vuole prendere queste parole seriamente e sperare che la nuova Legge Delega contempli anche la riforma del gioco pubblico e la “messa in sicurezza” del suo comparto legale che rappresenta lo Stato ed i suoi prodotti di gioco.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro