Tiene ancora banco il divieto alla pubblicità di giochi e scommesse
Il divieto della pubblicità ai giochi che nel nostro Paese ha creato davvero tanti danni alle imprese legali di gioco è stato argomento di agguerrite discussioni dai comparti più colpiti, come ovviamente le società sportive e quelle di gioco che da anni intrattenevano rapporti sinergici estremamente proficui e soddisfacenti e che si sono improvvisamente interrotti a causa del divieto totalitario imposto qualche anno fa dal Decreto Dignità, molto discusso e poco compreso all’estero, che ha fatto il giro del mondo e che, in forma non così proibizionistica come accaduto nel nostro Paese, è stato seguito e messo in pratica da altri Stati.
E tutto ciò senza rispettare le precise “raccomandazioni” della Commissione Europea che segnalava di non togliere la pubblicità al gioco poiché risultava essere una delle poche strade da percorrere da parte dei giocatori per evitare di trovarsi a confronto con il gioco illegale: bene, tali consigli non sono stati del tutto seguiti e tanti Stati hanno provveduto ad emettere norme restrittive in questo senso.
Però, mai in nessun’altra parte del Mondo se non in Italia si è intervenuti con un divieto così paradossale e totalitario.
Ma ormai nel nostro Paese ciò è diventato un argomento superato, mai completamente “digerito” dai settori coinvolti, anche se con il Governo Meloni il mondo dei giochi spera vivamente che tale divieto totale si possa “almeno rivedere e magari ridimensionare” dopo aver appurato che i risultati che il provvedimento si poneva non sono stati raggiunti, anzi ha portato disagi economici di certo notevoli.
Speriamo sempre in svolte positive
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In ogni caso, si spera vivamente che qualcosa in questo senso accada con “un colpo di bacchetta magica” e, nel frattempo, si guarda a cosa succederà con la pubblicità, e specificatamente nel segmento delle scommesse, in occasione dei Mondiali di calcio in Qatar che stanno iniziando a breve.
E cosa farà per esempio la Ksa, Regolatore del gioco olandese, che sta prendendo iniziative nei confronti del mondo dei giochi proprio in questi giorni con una forma di “avviso ai naviganti”?
Lo stesso Regolatore consiglierà ai propri operatori di gioco di moderare la pubblicità proprio in occasione dei Mondiali di calcio anche in previsione di una futura normativa relativa alla pubblicità, che entrerà in funzione in Olanda fra il 2023 ed il 2025, proprio con il divieto di pubblicità al gioco garantendo che vengano trasmessi solo “annunci mirati” e online, ma sotto il diretto controllo del Governo.
Dunque, la scelta sul divieto della pubblicità entrerà in vigore come detto fra il 2023 ed il 2025, ma il Regolatore Ksa chiede ai fornitori di giochi con vincita in danaro di non esagerare già da ora con gli spot pubblicitari durante i prossimi Mondiali di calcio che si svolgeranno dal 20 novembre al 18 dicembre 2022, ricordando agli stessi operatori l’appello del Ministro alle politiche sul gioco d’azzardo durante i dibattiti alla Camera dei rappresentanti avvenuti il 6 ed il 19 ottobre scorsi che ribadivano di mettere estrema attenzione sulla pubblicità relativa a questo evento tanto importante.
Il divieto riguarda anche gli Influencer
Manifestazione che andrà a coinvolgere parecchi giocatori e frequentatori delle migliori poker room italiane legali con concessione AAMS/ADM: così Ksa ricorda anche che dallo scorso mese di giugno in Olanda è in vigore il divieto di utilizzare testimonial per il gioco a mezzo di personaggi cosiddetti “influencer” oppure atleti professionisti, od ex atleti, con l’impegno di non rivolgerla sopratutto ad un target di minori o giovani adulti od a persone vulnerabili ed influenzabili.
Il Regolatore, nel frattempo, oltre a sottolineare e ricordare il divieto di cui sopra conferma che nei Paesi Bassi non si potrà scommettere “su tutto” come forse accade nel Regno Unito: per esempio non si potrà scommettere su quale giocatore riceverà un cartellino giallo od il primo corner ed in caso di violazione si potranno prendere provvedimenti immediati ed esecutivi e le relative sanzioni saranno immediate.
Ma si aggiunge anche da parte di Ksa che lo stesso si rende ben conto che per il momento il diretto obbiettivo di questo divieto si concretizza e va a coinvolgere soltanto i fornitori di giochi d’azzardo.
Ed anche che a costoro viene richiesto di “non mollare le redini” sopratutto poiché l’immagine del settore ed anche delle società che si occupano di gioco non è molto ben percepita dalla cittadinanza.
Questa sensazione è da attribuirsi in buona parte ad una forma troppo pressante ed alla troppa presenza della pubblicità al momento dell’apertura del mercato legale: atteggiamento non proprio accettato dall’opinione pubblica che ha portato ad una forma di forte pregiudizio nei confronti del gioco d’azzardo.
La ricerca di ambienti di Gioco sicuri
Il Regolatore continua nella sua spiegazione ai fornitori di giochi sottolineando che la legalizzazione dei giochi online aveva come obbiettivo quello di creare e contenere un ambiente sicuro per i suoi frequentatori abituali del gioco online ai quali qualche forma di pubblicità poteva anche essere indirizzata, ma non in forma così massiccia ed esasperante come si è di fatto concretizzata e che ha ottenuto “l’effetto contrario” come si spera abbia compreso tutto il mondo del gioco a distanza acquisendone così la conseguente esperienza, seppur negativa.
Di sicuro, in quel momento, serviva attirare l’attenzione sull’offerta legale che veniva messa sul mercato ma quando è troppo… è troppo e le società dovrebbero comprendere che un futuro altro mare magnum di pubblicità avrebbe questa volta un effetto “devastante e controproducente”.
Si concludono i suggerimenti sottolineando che anche in Francia, con il Regolatore Anj, sono state rese pubbliche le stesse raccomandazioni indirizzate ai fornitori del gioco ma in più sono state preannunciate le linee guida per le offerte commerciali.
Da queste premesse, come detto all’inizio, si percepisce che l’argomento pubblicità ai giochi risulta sempre essere delicato e se si pensava che il nostro italico gioco fosse quello in effetti “perseguitato” da queste norme ci si deve ovviamente ricredere e condividere questa “persecuzione” con altre realtà che, in ogni caso, vi si devono adeguare come si è fatto nel nostro Paese: ma sperando in un futuro per il mondo dei giochi che si tinga di un “arcobaleno” che determini nuove radiose prospettive.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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