Sulle macerie del gioco d’azzardo è il momento di ricostruire
Nonostante questo sia senza ombra di dubbio il periodo più nero del mondo dei giochi e dei casino autorizzati, si vorrebbe ripartire da un dato estremamente importante: il ruolo che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sta mettendo in campo nell’interesse del settore e sopratutto nella voglia di farlo conoscere per “l’importanza che il suo insieme” rappresenta per l’economia del Paese e per l’occupazione.
ADM sta veramente “spingendo sull’acceleratore” sia per la riapertura delle attività di gioco, che per migliorare l’aspetto sociale degli operatori nei confronti dell’opinione pubblica.
Ed, infine, per cercare di mettere fine a quella forma di discriminazione che special modo gli Istituti Bancari, ultimamente, stanno tenendo nei confronti di tutta l’industria del gioco che sino ad oggi, e durante tutta la pandemìa, è stata aiutata veramente poco dai vari Dpcm del Governo Conte: e pensare che ne sono stati fatti veramente tanti ed un posticino anche per ricordarsi del gioco pubblico si poteva anche trovare!
Risulta più che evidente, quindi, che qualsiasi impresa, dopo un annus horribilis come il 2020, abbia il desiderio di ripartire per difendere ciò che resta delle attività e con il pensiero rivolto ai rispettivi mercati che su tutto il Pianeta stanno per accogliere di nuovo tutti i settori per ricominciare “a far girare l’economia globale”.
Inevitabile anche che si guardi alla ripresa dell’economica USA che potrebbe trainare tutte le altre: anche se guardando l’Europa ed il ritmo della somministrazione dei vaccini non si può stare assolutamente tranquilli, ma che resta l’elemento indispensabile per la ripresa delle attività.
Tutte le difficoltà del nostro Paese
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Ed il nostro Paese ne sa qualcosa vista la difficoltà che sta incontrando appunto per questo risvolto sanitario, mentre si sta guardando con grande speranza al vaccino prodotto da Johnson&Johnson che appare, almeno al momento, il più accettabile e quello che non crea forse meno problematiche. Si attende anche il piano di ripresa economica di Draghi che dovrebbe essere approntato a breve.
Tutta questa troppo lunga premessa vuole significare che la situazione generale del Paese non è sicuramente ottimale e si può fare una metafora nel dire che l’Italia è piena di “macerie settoriali” sulle quali necessariamente si deve “ricostruire”, sperando di non fare la fine del terremoto de l’Aquila dove ancora oggi a tantissimi anni di distanza esistono ancora case da ricostruire e macerie da rimuovere.
Ma come è stato detto più volte il mondo dei giochi d’azzardo sicuri e legali nel nostro Paese vuole a tutti i costi essere positivo e vedere il fatidico bicchiere “mezzo pieno” e non mezzo vuoto: e, quindi, anche sulle macerie delle imprese di gioco, e di tutta la sua industria in generale, vuole trovare la forza di “ricostruirsi” in modo da poter offrire alla propria utenza ancora un gioco sano, divertente, sicuro, tutelato: tutte cose che può offrire soltanto il gioco pubblico che a mezzo dei suoi concessionari propone l’offerta di Stato.
E dopo quasi un anno di chiusura delle attività di gioco in questi giorni si sta parlando davvero, e per la prima volta, di una realistica ripartenza che ci fa guardare benevolmente ai risultati che sta ottenendo il Regno Unito che dopo una chiusura forse più ferrea della nostra, è riuscito ad avere “zero vittime” da Coronavirus e che può pensare a tornare alla quasi normalità continuando senza sosta alla somministrazione vaccinale.
Un ruolino di marcia troppo lento
Purtroppo, noi stiamo andando più lentamente e l’ottimismo è decisamente blando, ma comincia ad essere veramente presente la possibilità di una ripartenza seppur ancora tanto condizionata da restrizioni sopratutto per le attività ritenute “non essenziali”: e come si sa il comparto del gioco d’azzardo è proprio tra queste.
Ma la voglia di rialzare le saracinesche è tanta e può essere senz’altro un forte incentivo per “spingere” le istituzioni a rivedere la valutazione fatta dal vecchio Esecutivo in relazione al rischio che si correrebbe permettendo la riapertura delle sue attività.
Riapertura, anche per le slot machine, da considerare molto seriamente anche e sopratutto pensando alla problematica dell’illegalità che, molto obbiettivamente, sta “prendendo troppa forza” e spazio e che ha approfittato appunto di questa chiusura di così lungo termine che è apparsa davvero troppo restrittiva.
Ma ripensando alle “macerie settoriali”, e quindi anche a quelle del gioco pubblico, si deve considerare che la politica e persino i media cominciano a parlare con più concretezza di una ripartenza almeno ai primi di maggio.
Forse per affrontare la “bella stagione” con le attività aperte per questo nuovo popolo di cittadini e di giocatori che per troppo tempo sono costretti tra zone rosse ed arancioni a veramente pochi spostamenti ed hanno voglia oltre che di riappropriarsi delle proprie quotidianità anche di intrattenersi con i propri divertimenti.
I giocatori sono ancora tanti
Il popolo del gioco è tanto e lo ricerca anche se purtroppo ultimamente ha dovuto incontrarsi, magari inconsapevolmente, con il gioco illegale e con i rischi che lo stesso “impone”.
Qui si vuole parlare del gioco terrestre, e anche delle scommesse sportive, che, indiscutibilmente, è il segmento più penalizzato del settore ludico ma che è proprio quel segmento che si vorrebbe ricostruire con la solita caparbietà che gli addetti ai lavori hanno già dimostrato di avere.
Agli operatori del gioco pare positivo che anche chi si è dichiarato nel tempo particolarmente ostile al settore stia parlando di “riaperture” anche se bisognerebbe sempre tenere le dita incrociate poiché i “pareri” cambiano con una velocità inverosimile quando si parla di gioco, seppur legale.
Il settore ludico vuole pensare positivo
Il gioco, però, vuole pensare come detto positivo e vedere anche in questo la positività che è necessaria per ricostruire un settore in assoluto disagio economico nel quale non vuole continuare a trovarsi: e vivendo anche un po’ di ricordi, che a volte è cosa che non fa male, si deve ricordare che il gioco pubblico sino a qualche anno fa era la terza economica del Paese e con lo stesso Paese ha avuto sempre un rapporto economico “interessante per le casse erariali”.
Obbiettivo che si vorrebbe nuovamente raggiungere: ma prima di arrivarci serve ricostruire quasi un’intera filiera, almeno sotto il profilo economico, e quindi riaprire rimane l’unico strumento indispensabile per “agguantare” questo traguardo.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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