Stanno arrivando i Giochi Olimpici dedicati interamente agli eSports

Soltanto una quindicina di giorni fa si è voluto condividere con coloro che seguono il globale mondo dei giochi e che ancora ci leggono la notizia della “nomina” da parte del CONI ad Associazione Benemerita della FIES, Federazione Italiana E-sport, a partire dal 2025 riconoscendo tale status agli e-sports: nomina avvenuta non senza difficoltà o disquisizioni poiché si temeva che questa avrebbe attribuito a FIES compiti che sarebbero andati oltre quelli che un organismo di questo tipo dovrebbe avere, rischiando di entrare in collisione con le prerogative delle Federazioni internazionali e nazionali.

Infatti, altre Federazioni si erano già impegnate nello sviluppo degli e-Sports, comparto in continua espansione e dunque anche di considerevole interesse dal punto di vista economico, e quindi in quel momento si richiedeva al CONI la necessità di un approccio rispettoso nei confronti degli organismi che avevano a tutt’oggi già investito in questo settore.

Sono state fatte delle richieste anche al CONI

Insomma, si richiedeva al CONI di integrare il mondo degli esports all’interno del panorama sportivo tradizionale, ma senza compromettere il ruolo delle altre Federazioni storiche e la FIES, Federazione Italiana Esports, logicamente si era dichiarata enormemente soddisfatta del riconoscimento ottenuto.

Sopratutto in quanto era stato un risultato raggiunto tra uno slalom di problematiche ed ostacoli che si sono trascinati per un lungo periodo, ma che finalmente vedeva premiati tutti questi sforzi: prima con l’attribuzione di “benemerita” e poi con la creazione dei Giochi Olimpici, entrambe cose che non possono che riempire di orgoglio per la determinazione espressa da tutti e che si è impiegata con forza per raggiungere un tale traguardo.

Orgoglio particolarmente sentito special modo per quanto riguarda l’attribuzione del termine di Associazione Sportiva Benemerita che è senz’altro un importante riconoscimento assegnato ad associazioni o federazioni che si sono distinte nell’ambito sportivo.

Riconoscimento che deve considerarsi un passaggio strategico per poter lavorare e realizzare i già più volte richiamati Giochi Olimpici: ed arrivare a questo, non c’è dubbio, sia costato un’estrema applicazione di tante persone vogliose di far crescere questo mondo di giochi digitali esportivi che riescono a smuovere così tanta attenzione.

Il mondo ludico in fermento per gli Olympic Esports Games

Ma, onestamente, questo fa parte della “storia di FIES, quale Associazione Benemerita” mentre oggi, anzi il 23 luglio scorso, sarà da ricordare come una data fatidica per il segmento del gioco degli e-Sport che vede riconosciuto tutto il suo valore per aver ottenuto tale importante considerazione.

E così, anche in virtù di questa “rassicurazione esportiva” si giocheranno i Giochi Olimpici dei videogiochi che si stanno concretizzando nella realtà e che rendono onore ad un comparto di certo in grande crescita attualmente anche nel nostro Paese e che già oggi raccoglie davvero parecchi estimatori, in modo particolare tra la parte più giovane della nostra attuale società, ed anche da parte dei genitori di questa compagine giovanissima.

Dunque, non si può che far altro che condividere questa notizia eclatante che darà il via ad un mercato destinato ad espandersi in modo esponenziale. Mercato ed espansione protetti anche dal riconoscimento del CIO che senz’altro avrà un alto valore presso le diverse Federazioni internazionali.

E per fare anche un poco di “storia” relativa agli e-Sport, come spesso “ci piace” fare quando accade qualcosa di inconsueto, serve dare atto che appunto il 23 luglio scorso, la 142esima sessione del Consiglio dei CIO riunito a Parigi ha approvato la creazione degli “Olympic Esports Games”: approvazione che ha suggellato un momento davvero storico per il comparto del gioco in questione.

Una sorpresa che ha lasciato basiti anche gli addetti ai lavori

Quando si è parlato di Parigi si intende che sono stati proprio i Giochi Olimpici che hanno rappresentato l’occasione giusta per questo nuovo percorso dei videogiochi, mentre il Comitato Olimpico Internazionale era riunito per deliberare su altre numerose e complesse questioni, nelle quali si è inserita anche la creazione della novità degli Olympic Esports Games e forse anche gli stessi e-Sports saranno rimasti sorpresi della celerità con la quale si è arrivati a questa “creazione”.

Lo stupore che senza alcun dubbio ha creato questo “passaggio creativo” nel segmento dei videogiochi sportivi si accompagna alla constatazione realistica che con questo atto il CIO compie davvero un enorme passo avanti e tende a mettersi al passo con la rivoluzione digitale.

Obbiettivo raggiunto dagli e-sport anche per merito del notevole impegno messo in campo dalla sua Commissione, ma che vuole sottolineare quanto è attrattivo il marchio olimpico e quanti valori lo stesso rappresenti e gli e-Sports hanno tutte le ragioni per sentirsi orgogliosi di questo loro traguardo.

Non si devono porre limiti al futuro

Ma ora cosa potrebbe accadere? Obbiettivamente, si presentano grandi orizzonti le cui basi erano già state poste una decina di giorni fa quando proprio il CIO aveva annunciato di aver trovato un accordo con il Comitato Olimpico Saudita disponibile ad ospitare gli Olympic Esports Game per la durata di dodici anni e questo aveva messo già delle solide basi per un futuro intrigante in una Nazione giovane che abbraccia molto volentieri il futuro.

Futuro senz’altro comprensivo di nuove idee e partnership innovative come possono essere quelle con gli e-Sports: iniziative commerciali senza dubbio sostenute con estremo entusiasmo anche da Sua Altezza Reale il Principe ereditario e Primo Ministro saudita che ha caldeggiato questo evento che tende a rappresentare un presente denso di nuove emozioni ed un futuro promettente per il mondo degli e-Sports.

Un grande salto di notorietà per il mondo degli eSports

Ma anche per quel Paese e per la stessa comunità degli esports che a mezzo dei “nuovi Giochi Olimpici” avranno modo di essere conosciuti, seguiti ed apprezzati nel modo migliore possibile. E questo per quanto riguarda la futura manifestazione che si svolgerà in Arabia Saudita, mentre in Italia cosa accadrà a questo punto al mondo degli e-Sports?

Che effetto avrà questa speciale considerazione che ancora stordisce i suoi operatori e le sue associazioni che hanno lottato per anni per sostenere un nuovo comparto video-ludico nella sua continua e costante evoluzione? E banalmente si conclude con la consueta frase: “Chi vivrà, vedrà”.

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