Sono in costante aumento i giocatori esclusi dai Casinò Svizzeri

Si è affrontato spesso nel nostro scrivere l’argomento dell’auto-esclusione strumento di per sé utilissimo per coloro che prendono coscienza di non riuscire più a gestire per il meglio la personale “voglia di gioco” che in conseguenza sfugge tra le dita dello stesso giocatore e porta a conseguenze a volte disastrose.

Si è sottolineato che chi intraprende questo particolare discorso di autoescludersi per un determinato periodo di tempo, oppure addirittura per sempre, pare una scelta oculata ma senz’altro sofferta perché già il riconoscere di avere un problema come quello del gioco problematico è una grande presa di coscienza.

Ed applicare questo tipo di “lontananza” dovrebbe essere rispettato da tutte quelle strutture che “possono indurre in tentazione” altrimenti il sacrificio del giocatore con la conseguente presa di coscienza del proprio “malessere” non sarà servito a nulla. Così come dovrebbe essere “apprezzato” in modo globale dal mondo ludico la segnalazione degli esclusi per qualsivoglia motivo diverso.

Analiziamo meglio l’operato della CFCG

Per entrare meglio in questo discorso dell’esclusione si vuole guardare nell’operato della CFCG, Commissione Federale delle Case da Gioco, che ha comunicato i dati raccolti e che ha confermato che sono ben 14.787 gli esclusi dai casinò dal 2001 alla fine del 2024 con gli ultimi dati che dovranno probabilmente essere aggiornati proprio a quest’ultimo anno che si è appena concluso.

Per ora, dunque, il contatore delle esclusioni dal gioco in Svizzera ufficialmente è fermo al 2023 con la cifra indicata che consegna 2.645 giocatori in più rispetto al 2022.

La CFCG comunica anche con un certo orgoglio una nuovissima notizia che renderà ancora più difficile aggirare l’ostacolo della esclusione andando a giocare nel vicinissimo Liechtenstein e nei suoi casinò. In terra elvetica viene ritenuto importante il percorso dell’esclusione così come il “da fare” che la CFCG mette in campo con diverse procedure proprio per rendere l’operatività del gioco migliore, tutelata ma anche per supportare la salute dei giocatori.

Giocatori che devono essere aiutati se non riescono a decidere direttamente di astenersi dal gioco: questo “curiosare” nell’operato di CFCG ci porta a sottolineare che l’esclusione può essere di due tipi, quella “imposta” laddove le Case da Gioco devono imporre un’esclusione dal gioco quando si deve presumere in base a proprie constatazioni che le persone risultino oberate di debiti e non siano in grado di far fronte ai loro obblighi, oppure puntano in modo sproporzionato al proprio reddito.

Criteri d’espulsione nei casinò in Svizzera

Le stesse Case da Gioco in Svizzera escludono dal gioco le persone laddove sono venute a conoscenza che le stesse sono “dipendenti dal gioco” magari a mezzo di un servizio specializzato o da parte di una qualsiasi Autorità incaricata dei servizi sociali.

L’altro tipo di esclusione è poi quella “volontaria”: i giocatori possono farsi escludere in qualsiasi momento anche per iscritto insieme ad una copia di un documento di identità da presentarsi presso una Casa da Gioco scelta dallo stesso giocatore.

Se i familiari, amici o colleghi di lavoro sono preoccupati per il comportamento nei confronti del gioco di un loro conoscente possono contattare la Casa da Gioco e richiamare l’attenzione sulla variazione del comportamento in relazione al gioco d’azzardo: a quel punto, se la Casa da Gioco ravvede i requisiti di esclusione, la pronuncerà.

Gli organizzatori di giochi in danaro che pronunciano esclusioni dal gioco iscrivono le persone escluse in un registro centrale e la stessa esclusione è ritenuta valida in tutta la Svizzera e la persona sarà esclusa dai giochi da casinò sia terrestri che online: ma la CFCG non ha accesso a questo registro e quindi non può vedere chi è escluso o revocare le stesse esclusioni.

Per quanto riguarda l’esclusione volontaria dal gioco può essere revocata dopo tre mesi dalla sua iscrizione e per revocarla la persona esclusa deve presentare una richiesta che deve essere presentata alla Casa da Gioco che ha ordinato l’esclusione oppure presso la quale la persona si è fatta escludere per propria decisione.

I dati relativi ai giocatori esclusi sono pubblici

Anche qui la CFCG non si occupa delle richieste di revoca e non può revocare le esclusioni dal gioco: la stessa pubblica ogni anno i dati relativi ai giocatori esclusi, ma non avendo l’accesso al relativo registro ogni anno riceve i dati dalle Case da Gioco svizzere.

Serve puntualizzare che il numero delle esclusioni è andato aumentando ogni anno con un aumento significativo nel 2019, laddove si passa da 4.795 a 10.197 esclusi, che forse si spiega con l’entrata in vigore della legge federale sui giochi in danaro il 1° gennaio dello stesso anno.

Ma per chiudere questa carrellata relativa al fare della Commissione Federale si deve puntualizzare che se finora gli esclusi potevano andare a giocare in qualche altro Paese, dal prossimo 7 gennaio sarà un’impresa sicuramente ardua: infatti, in quella data entrerà in vigore un Accordo del settembre 2022 tra la Confederazione Svizzera ed il Principato del Liechtenstein che si occupa dello scambio di dati sui giocatori oggetto di una misura di esclusione dal gioco.

Occhi sempre aperti per garantire la sicurezza di tutti

Nell’Accordo si prevede che gli organizzatori di giochi in danaro che constatano un motivo di esclusione adottano o revocano l’esclusione e sono responsabili per lo scambio di dati: più particolarmente si “comunicano senza indugio i dati delle persone escluse necessari al riconoscimento ed all’applicazione dell’esclusione dal gioco”.

In ragione di questo, non appena viene revocata un’esclusione dal gioco i dati della persona interessata cessano di essere accessibili agli organizzatori di giochi in danaro dell’altro Paese: in ogni caso, gli stessi organizzatori possono tenere un registro comune ai fini dello scambio di dati, ma le esclusioni dal gioco adottate in uno Stato contraente sono riconosciute ed applicate dagli organizzatori di giochi in danaro dell’altro Stato contraente.

E qui si deve aggiungere che non si trova spazio per l’ignoranza: il Paese che adotta l’esclusione informa per iscritto la persona interessata del fatto che la sua esclusione vale anche nell’altro Paese: questo accordo intervenuto tra la Svizzera ed il Liechtenstein è stato sottoscritto a tempo indeterminato.

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