Settore dei Giochi tra professionalità e nuove tecnologie
Che il mondo dei giochi fosse in perenne evoluzione e soggetto a cambiamenti costanti, che la tecnologia gli affida con tanta convinzione, ormai sembra essere una cosa più che consolidata: come è altrettanto chiaro che anche tutto ciò che gira attorno al gioco, come i suoi addetti ai lavori ed ai suoi operatori, sia soggetto ad una crescita costante che quasi “obbliga” il comparto ad avere una professione o meglio un mestiere (come ci piace chiamarlo) in espansione ed incessante evoluzione.
Cosa che porta i soggetti coinvolti ad assorbire novità e conoscenze sempre più ampie, ma estremamente soddisfacenti per la loro professionalità ed interessanti per lo sviluppo dello stesso comparto ludico che lo richiede proprio per soddisfare le esigenze sempre più in crescendo del popolo dei giocatori, vecchi o nuovi che siano. Special modo per qui giocatori “nati” durante il periodo pandemico che non conoscono completamente i meandri del gioco d’azzardo.
Così, ecco spiegato il motivo per cui ci si trova a confrontarci con un indotto di lavoratori ricco di competenze e conoscenze che li porta ad acquisire un “carico di professionalità” estremamente utile per agguantare grandi opportunità che questo mondo ludico così discusso, demonizzato ma anche tanto amato dai suoi frequentatori, riesce ad offrire pur non vivendo in uno dei momenti migliori della propria esistenza.
In tanti aspettano ancora il Riordino Nazionale
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Il gioco è tuttora in attesa del riordino nazionale dell’intero settore dal quale discenderà il futuro del mondo dei giochi, e quindi delle sue tantissime imprese grandi o piccole che siano, ed ovviamente dei suoi lavoratori. Il settore del gioco è “portatore sano” di tanta occupazione che nessun altro settore di servizi riesce “a raggiungere” e questo indiscutibilmente è un vero toccasana per l’economia del Paese nel suo globale.
Vista questa situazione apertamente in evoluzione serve senz’altro fare qualche considerazione legata appunto allo stesso comparto ludico, alla sua organizzazione e sopratutto al suo futuro: argomento quest’ultimo che oggi sgomenta ancora un poco.
Nel fare queste considerazioni serve farne una prima di tutte le altre, con buona pace dei detrattori del gioco che non lo vogliono ammettere: quando si parla di gioco pubblico si deve parlare dell’industria del gioco perché da quando lo Stato centrale ha affermato il principio del “gioco legale” le variegate attività che si occupano di gioco hanno avuto la possibilità di svilupparsi sulla base di piano industriali del tutto similari a quelli di qualsiasi altro settore economico.
Non dimentichiamoci mai dei numeri prodotti
Senza dimenticare che i “numeri” che il gioco, in questi casino il settore dei giochi è proiettato a dispositivi mobile come App per Android ed iOS, concretizza sono quelli di una qualsivoglia industria produttiva, tenendo conto che nel 2022 il gioco pubblico, e quindi legale, ha generato oltre cento miliardi di raccolta ed un gettito erariale di oltre 9 miliardi di euro.
Attualmente, sono presenti sul territorio circa 13mila punti vendita contando anche le sale dedicate dove vengono ospitate le VLT, le sale bingo e le agenzie di scommesse che ultimamente sono visitate con parecchia frequenza dai giocatori.
I dati elencati più sopra si concentrano sul gioco con vincita in danaro: ma come non tenere presente anche lo sviluppo del comparto amusement che sta acquisendo nuova linfa vitale e sbarcando su nuovi mercati in modo particolare dove l’intrattenimento intrattiene un rapporto sinergico con food&beverage.
Gioco terrestre e senza vincita in danaro che forse oggi sta trovando finalmente “una propria strada” che lo sta allontanando sempre di più “dall’altro gioco” in modo da non esserne confuso, ma sopratutto laddove si vedrà (od almeno si spera) una normativa che riguarda esclusivamente questo segmento del gioco e dove non verranno applicate all’amusement le stesse regole del gioco con vincita in danaro.
In Italia c’è ancora troppa burocrazia
Cosa diventata insopportabile oltre che inopportuna, sopratutto quando si richiede a questo ramo del gioco adempimenti relativi alla certificazione dei suoi apparecchi con costi ed oneri davvero insostenibili e che si ritengono totalmente ingiusti: infatti, ci si riferisce a ping-pong o calcio-balilla di buona memoria.
Le considerazioni che “ci piace” sottolineare ancora una volta si devono orientare al fattore crescita di questo settore in tutte le sue variegate varianti, quindi sia per il gioco con vincita in danaro che per l’amusement: tutto ciò porta a generare opportunità di vario livello ed anche di vario genere, ivi compresa l’esperienza e la professionalità di chi gestisce i punti di gioco.
Soggetti che devono adeguarsi al nuovo popolo di frequentatori che è cambiato nella sua composizione ma anche nelle sue esigenze: ma sopratutto è cambiato il modo d’uso che riguarda il gioco ed il divertimento: cambiamento avvenuto durante il periodo pandemico e che tuttora è “rimasto nelle corde” dell’utenza che sta apprezzando il gioco in modo diverso. Forse anche con meno compulsività e più con consapevolezza che si accompagna alla responsabilità: elementi indispensabili per affrontare il gioco e le sue esperienze (qualsiasi siano) con maggiore “distacco”.
Il gioco dev’essere vissuto con consapevolezza
Ma, sopratutto, non pensando che un’eventuale vincita al gioco sia “il guaritore di tutti i mali economici” e gioco nel quale non si possono riporre le “speranze per un futuro migliore” e per un cambiamento di vita. Posta questa certezza che deve essere alla base di chiunque si stia avvicinando al gioco, e che denoterebbe un senso di consapevolezza piuttosto alto, si vuole passare alle varie possibilità che il gioco attuale potrebbe offrire a chi ancora crede nel business del gioco.
In questa industria, infatti, si è creata una vera e propria filiera che parte dai concessionari che garantiscono lo svolgimento legale del gioco, e si sviluppa con chi costruisce le macchine e da chi ne disegna i giochi. E poi nel gioco terrestre con esercenti che operano nelle sale, fino a chi si occupa dell’installazione degli apparecchi e della loro assistenza tecnica.
E che dire dell’indotto dell’industria del gioco? Le società di sicurezza, società di consulenza e formazione, la stampa settoriale: il settore oggi conta circa 40mila addetti, ma vive anche una previsione di crescita. É il caso quindi di continuare a demonizzare questo comparto? Si direbbe proprio di no, con buona pace dei suoi detrattori!
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro