Scandalo sulle Scommesse sul Calcio: Anche il Gioco infangato
Si dovrebbe dire “basta” al tanto fango che in conseguenza dello scandalo scommesse si sta gettando sul mondo del gioco legale: invece, quello da infangare dovrebbe essere quello che legale non è e sul quale dovrebbero esserci sempre dubbi, paure, incertezze, sensazione di pericolo e di estremo rischio.
Ma nonostante queste sue peculiarità negative, si trovano comunque giocatori (e non soltanto i giovani calciatori ovviamente) che lo ricercano, che vi si intrattengono, che rischiano perché le vincite illegali, ovviamente, “pagano di più” regalando così miglior soddisfazione a coloro che scommettono su piattaforme illecite: forse, anche sapendolo ed il che è ancora peggio.
Ma quello che si può percepire “di pancia” in questo periodo di calcio-scommesse che è stato attraversato da fiumi di parole, di interventi televisivi e di considerazioni di svariato tipo espressi a volte da persone che conoscono molto poco il sottobosco del gioco illegale, è che esiste davvero tantissima ipocrisia da parte di tutti.
Il settore legale dei Giochi d’azzardo deve proteggersi
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Sia da parte del Governo, che del mondo dello sport ed anche di quello del gioco che a volte sembra abbia quasi paura a proteggere le proprie imprese legali che ce la stanno davvero mettendo tutta per cercare di proiettare il gioco legale verso la sostenibilità: ma, purtroppo, esiste anche chi vi rema contro e questo sta salendo in superficie anche se ciò è terribile.
Si fa questo discorso e si è aperto questo argomento di poca coerenza generale anche per sottolineare che la “parte buona del gioco pubblico” è insorta e sta prendendo posizione nei confronti dello scalpore della vicenda scommesse illegali e sulla mancata consapevolezza di alcuni giovani giocatori che si sono lasciati coinvolgere anche per mancata conoscenza o per poca attenzione con cui hanno gestito le proprie azioni.
Cosa che sta causando un danno d’immagine notevole prima di tutto per lo sport, ed in modo particolare per il calcio, ed anche per il gioco che dimostra ancora una volta di essere percorso dalla sua “versione illegale” che si mostra sempre più presente ed allettante.
Una situazione d’incertezza che non fa bene a nessuno
Proprio in conseguenza di questa incertezza che si rispecchia nella gestione del gioco pubblico e delle scommesse il prendere posizione da parte del STS, Sindacato Toto-ricevitori Sportivi, è stato quasi un atto dovuto intervenuto anche con qualche ritardo per difendere a spada tratta il gioco legale, ma altresì quei giocatori che frequentano attivamente le scommesse, ma che lo fanno nell’assoluta legalità e presso quelle Agenzie che rispettano la normativa in essere con grande impegno.
Dunque, per quello che riguarda il mondo ludico, si può dire che l’ipocrisia non viene cavalcata, ma il sistema viene difeso in tutti i suoi segmenti considerando, oltre tutto, che lo stesso sistema-gioco da tempo deve lottare particolarmente con il famigerato Decreto Dignità, portatore del divieto della pubblicità ai giochi ed alle scommesse sul calcio, che ha creato notoriamente “non pochi disguidi finanziari” sia al medesimo mondo dei giochi che alle società sportive che avevano da tempo un rapporto sinergico estremamente proficuo per entrambi.
Ma sempre per collegare queste righe alla ridondanza dello scandalo scommesse si deve rilevare che anche se l’Autorità Giudiziaria ha già un quadro ben preciso della vicenda ed ha investigato sul comportamento dei giovani calciatori della Nazionale Azzurra che hanno fatto “pubblica ammenda” (anche per agguantare un cospicuo sconto della pena) la TV ed i giornali continuano ad “inzigare” sull’argomento e continuano a parlarne ognuno con il proprio punto di vista che spesso non è proprio favorevole al gioco seppur legale.
Puntare il dito contro il gioco d’azzardo è sempre facile
Forse perché è troppo “succulento” puntare il dito contro il gioco d’azzardo considerato da parte di qualcuno ancora strumento di perdizione assoluta e contro tutta la filiera: ma i cosiddetti esperti od opinionisti ed i veri giornalisti non si rendono conto che così finiscono per fare “di tutta l’erba un fascio” confondendo, nel loro esprimersi, il gioco illegale al quale si sono rivolti i calciatori indagati con quello legale, disciplinato da norme precise e gestito da una rete di concessionari che provvedono alla sua raccolta autorizzata.
Forse pensandoci bene, quello più ipocrita rimane sempre l’atteggiamento del Governo e dei rispettivi Esecutivi in carica da una decina d’anni a questa parte, tralasciando dunque di parlare di quello attuale: per lunghissimo tempo sono rimasti indifferenti a tutte le svariate richieste d’aiuto fatte dalle Riserve di Stato che, anche se qualcuno se ne dimentica, lo rappresentano sul territorio.
Insomma, i vari Esecutivi “facevano finta di non sapere” l’impatto devastante che le tante Leggi Regionali “capestro” causavano alle attività ludiche, accorgendosi della presenza del gioco pubblico soltanto al momento di prelevare le sue risorse che puntualmente venivano comunque riversate nelle casse erariali: atteggiamento più ipocrita di così non si riesce ad intravedere!
Dobbiamo capire la differenza tra gioco legale ed illegale
E pensare che probabilmente pochi comprendono che il vero problema del gioco è la mancanza di possibilità di discernere il gioco lecito da quello che non lo è, proprio a causa del divieto della pubblicità: cosa che continua a dare spazio al gioco illegale con tutto ciò che vi gravita attorno.
Usura, con i propri strozzini sempre a caccia di improvvidi giocatori, crisi familiari, lavorative, finanziarie: tutte esperienze che non sfiorano neppure da lontano i giocatori che abitualmente frequentano i punti di gioco legali dove si consiglia “un uso moderato” e sopratutto consapevole del gioco.
Tutele che i tanti giocatori e scommettitori si aspettano
Un metodo non di certo usato dalle organizzazioni criminali che gestiscono il gioco d’azzardo illegale… E qui “ci piace” ritornare all’intervento del Sindacato Toto-ricevitori Sportivi che orgogliosamente sottolinea che soltanto il gioco pubblico è in grado di tutelare i giocatori da quelle numerose insidie di cui sopra che, decisamente, sono presenti nei punti e nei siti illegali.
La speranza che il mondo dei giochi continua a mantenere è che finalmente, e questa volta senza tante ipocrisie, il Governo si esponga e provveda al riordino dell’intero settore dei giochi riconoscendo il suo valore e mettendo in condizione il suo popolo di giocatori di riconoscere un punto legale da uno che non lo è: e se per questo servirà fare un passo indietro al “divieto della pubblicità” che passo indietro sia!
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro