Saper distinguere bene il Gioco legale da quello illegale
A chi scrive senza dubbio “è piaciuto” sottolineare più e più volte che il divieto della pubblicità ai giochi ed alle scommesse, più noto come Decreto Dignità, ha portato una grandissima confusione nel mondo dei giochi: ma in modo particolare nelle scelte dei giocatori al momento di confrontarsi con un punto di gioco oppure con un nuovo prodotto del gioco online.
Questa “sottolineatura” continuerà ad essere “esposta” sino a quando con il famigerato riordino nazionale dell’intero settore del gioco non si metteranno quei “paletti ben definiti” che riusciranno a restituire al gioco pubblico quella legalità che il divieto famoso è riuscito ad incrinare, insinuando nella mente dei giocatori, ed in modo particolare di quelli alle prime armi che ancora non conoscono gli “anfratti bui del gioco”, il dubbio di trovarsi a confronto con prodotti “non ben definiti” e che possono trarre in inganno. Serve intendersi bene, però: poiché i prodotti marcati e contrassegnati da AAMS/ADM sono automaticamente dedicati a coloro che intendono seguire la legalità.
Ma forse è un simbolo che non suggerisce questo a tutti coloro che si avvicinano al gioco e servirebbe anche maggiore chiarezza e determinazione nella specifica della legalità che deve essere il “faro” che consente ai più di trovarsi al cospetto di giochi legali senza manipolazioni.
La coda lunga e gli interessi della Malavita
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Di certo il discorso più complicato appare quando si parla di punti di gioco terrestri visto e considerato che purtroppo la malavita è riuscita ad infiltrarsi nel gioco legale acquistando le attività legali che durante il periodo pandemico non sono riuscite a fronteggiare i lunghissimi mesi di stop e che si sono trovate costrette a cedere il “proprio lavoro” ad entità illegali che essendo forti economicamente hanno potuto prelevare le attività in difficoltà.
Così, di fatto, un punto di gioco, ed anche un sito di casinò legale AAMS/ADM dove giocare al sette e mezzo con soldi veri in modo sicuro, può sembrare normale e gestito dal “solito concessionario” che a volte rimane anche presso l’esercizio come “facciata legale”, ma attività che invece viene gestita dalla criminalità organizzata con tutti i “teatrini” che la stessa è in grado di offrire.
Così, in un punto cosiddetto legale e di rappresentanza dello Stato a mezzo del concessionario o del gestore legale, ci si ritrova a contatto con l’illegalità e con tutto ciò che vi gira intorno circa la validità delle scommesse, la regolarità delle apparecchiature da intrattenimento che generalmente vengono tarate per non far vincere nessuno, l’eventualità di non incassare neppure le vincite.
ADM ed il continuo controllo della Legalità
Ovviamente sino a quando questo esercizio non viene rintracciato da parte delle Forze di Polizia oppure dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che tengono il territorio sotto controllo monitorandolo in continuazione. Però, nel frattempo, c’è chi entra in questo ingranaggio perverso dell’illegalità e la maggior parte delle volte nemmeno se ne accorge: d’altra parte chi desidera giocare e trova un punto aperto gioca e non si fa poi tante domande.
Almeno sino a quando non si scontra con qualche realtà “strana”che gli suggerisce qualcosa di diverso ed allora si rende conto praticamente di avere a che fare con la malavita, sperando che non sia poi troppo tardi!
Ma per ritornare all’interrogativo iniziale se vi sia o meno davvero consapevolezza nei giocatori della differenza tra gioco legale e quello che non lo è, la risposta che si evince da alcuni studi e ricerche fatte in materia da esperti del settore, ma anche dalle osservazioni messe sul piatto nelle righe precedenti, purtroppo si deve dire che non esiste una consapevolezza sufficiente: il giocatore cerca il gioco e quando lo trova molto probabilmente non è troppo abituato a domandarsi se sia legale o meno.
Cerchiamo di capire le differenze
E poi serve anche aggiungere che quando si richiede la distinzione tra i due comparti “sulla carta” quasi tutti sono in grado di comprenderne la differenza, tuttavia nella parte della popolazione che non gioca oppure in quella che è più ostile al gioco permane sempre il pregiudizio. Per effetto del quale anche tutto il gioco che è legale conserva una certa “immagine di limbo”: una sorta di oscurità malevola che mette tutti i giochi sotto una luce decisamente negativa.
Basta confrontarsi con tante persone che non frequentano le sale slot o Vlt per comprendere che sono percepite come gioco che legale non è: o meglio non gioco illegale ma questi punti di gioco vengono percepiti come ambienti di vizio e malaffare così come vengono mal giudicati, di conseguenza, anche coloro che li frequentano.
Non sempre il Gioco è sinonimo di illegalità
Serve anche sottolineare che negli ultimi anni i media cattolici, e purtroppo non soltanto loro, hanno enfatizzato il legame tra attività legali almeno nella forma, con la criminalità organizzata. Questa stampa ha insistito, e non poco, su quei casi di punti di gioco legali utilizzati dalle varie mafie per il riciclaggio di danaro sporco: in pratica quando si parlava di gioco (legale) automaticamente vi si associava il riciclaggio che faceva diventare tutta la legalità del gioco… immondizia.
È un esempio facile laddove la differenza tra gioco legale e gioco illegale ampiamente ormai sdoganata all’interno del settore ludico, non è di contro arrivata alla percezione ed alla consapevolezza del cittadino “comune”.
E per ritornare a quanto espresso da chi scrive nei confronti del Decreto Dignità, e di conseguenza al divieto della pubblicità al gioco, serve evidenziare che non si crede assolutamente che sia riuscito nel suo obbiettivo cosiddetto primario di tutelare le fasce deboli nei confronti del gioco d’azzardo.
Questo divieto ha avuto più che altro un effetto simbolico laddove forse ha fatto apprezzare meglio il gioco senza vincita in danaro, convogliando le scelte di alcuni verso giochi “più tranquilli e socializzanti”: mentre per quello che riguarda le slot e le vlt si è inteso tendenzialmente far comprendere quanto può essere più che pericoloso continuare a giocare con questi apparecchi che potrebbero togliere la consapevolezza del tempo e del danaro giocato.
E raggiungerebbero l’obbiettivo di rendere così il gioco pericoloso ad oltranza e sicuramente non un intrattenimento da considerarsi normale, quotidiano e banale come bere un bicchiere d’acqua, ma facendolo considerare pregiudizievole per la propria vita.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro