Russi ed Ucraini seduti attorno ad un tavolo di Poker
Davvero ci sembra inevitabile ricordare il triste anniversario dell’inizio della guerra tra Russia ed Ucraina scatenata e portata avanti con una rabbia ed una forza inaudite viste le vittime innocenti che continuano a cadere sotto i colpi sferrati dai russi nei confronti dell’invaso popolo ucraino che sta facendo le spese per un conflitto che non si comprende fino in fondo.
Il ricordo di chi scrive va sentitamente a tutte queste vittime, compresi purtroppo tantissimi bambini, che evidentemente non hanno alcuna colpa e che hanno soltanto quella di chiamarsi parte del popolo ucraino che continuerà ad essere aiutato e sostenuto da tutte le Nazioni di buona volontà sino alla fine di questo conflitto.
Ma perché si ricorda la data del 24 febbraio seppur con qualche giorno di ritardo? Non certo per mancanza di sensibilità o dimenticanza ma perché ci si è trovati di fronte ad una realtà di gioco che ci ha fatto “sobbalzare” per il suo svolgersi ed anche per un certo significato che si è voluto trovare in questa immagine.
Si vuole parlare di un tavolo di poker (argomento che chi ci conosce e segue il nostro scrivere sa che non ci è aduso) laddove si sono trovati “gomito-gomito” giocatori russi ed ucraini senza alcun sentore di guerra o di rappresaglia e senza che questo “incontro” abbia potuto riflettere le tensioni che tra questi due popoli invece altrove è decisamente più che sentita.
Il mercato del Gioco in Russia
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Ma prima di arrivare a questo tavolo, “ci piace” anche sottolineare come la guerra può aver cambiato il mercato del poker e quello in generale del gioco d’azzardo in Russia: questo per dimostrare quanto il mondo del gioco possa essere lontano da tutti i vari “retro-pensieri” che invece vivono questi due popoli a causa di questa sanguinosa guerra che non sembra avere fine.
I giocatori, comunque, continuano a giocare, anche se tante room hanno lasciato la Federazione Russa ed in questo periodo il rapporto di forza tra GGPoker che ha superato PokerStars nel gioco online è quindi cambiato: ciò per tracciare i confini di uno scenario bellico che sul gioco pare non abbia avuto ripercussioni.
Dunque, si può aver notato soltanto un cambiamento relativamente alle room che sono diminuite sensibilmente e tante sale hanno lasciato i domini “dot ru” a seguito delle sanzioni intervenute a causa della guerra. Indipendentemente da questa situazione, però, i giocatori russi giocano ugualmente e live e non hanno problemi, come quelli ucraini, nello spostarsi e giocare dirigendosi prima di tutto nella Repubblica Ceca molto vicina.
Un’altra cosa che con piacere si è percepita è che negli eventi di poker non si è concretizzato alcun problema di scontro culturale, tutt’altro: infatti, è capitato, ed anche con una certa frequenza, di vedere giocare senza problemi giocatori delle due compagini in guerra.
Una dimostrazione della fattibilità della Pace
E “ci piacerebbe”, come a milioni di ucraini e di russi che non comprendono gli estremi di una guerra così insensata, che ciò accadesse anche al di là dei confini dei tavoli da gioco. Che il poker quindi sia superficiale e soltanto interessato agli eventi?
Oppure, invece, che voglia dimostrare che si potrebbe trovare una soluzione che farebbe risparmiare così tanto dolore ed una simile distruzione che è sconvolgente. Ma, anche se in queste righe si è voluta far emergere la tranquillità e la convivenza tra i due popoli, per essere sinceri e del tutto obbiettivi bisogna riferire che sono cambiate molte cose: per esempio le possibilità per i giocatori russi si sono ridotte così come per il poker live.
Infatti la destinazione di Sochi è stata estromessa globalmente, il che significa che davvero qualche cambiamento in realtà si è potuto vivere ed anche con qualche apprensione.
E poi se si vuole anche ricordare cosa è accaduto durante lo scorso anno al poker si deve riferire che ovviamente il febbraio 2022 è stato il momento terribile nella storia del poker russo allorquando partypoker ha annunciato la propria uscita dal mercato: decisione “facilitata” dal clima terribile di quei giorni dichiaratamente ostile alla Russia.
Eventi rimandati con un pò di confusione
Poi, nel successivo mese di marzo 2022 gli organizzatori dell’EPT, uno dei tornei migliori per giocare a poker in modo divertente, annunciavano che l’evento di Sochi si sarebbe rinviato ad ottobre: poi cancellato in modo definitivo così come diverse serie mondiali che escludevano appunto Sochi dalla location di riferimento.
Sempre in febbraio 2022 la sala ucraina PokerMatch ha chiuso l’accesso al gioco ai russi: nonostante questo è risultato possibile accedervi e mettere anche danaro per il prelievo, ma l’account poi è stato bloccato ed ancora oggi i fondi rimangono congelati.
Nel contempo, Skrill e NETELLER hanno limitato l’accesso alle funzionalità agli utenti della Bielorussia e della Russia ma già i giocatori non consideravano più questi pagamenti affidabili, iniziando ad utilizzare criptovalute come metodo di pagamento preferito.
Da considerare che in quel periodo, fine febbraio-inizio marzo anche VISA e MasterCard hanno lasciato la Russia. Poi è stata la volta delle poker room come PokerStars, e successivamente è stata la volta di 888poker che ha lasciato la Russia ma non soltanto per la guerra, anche per una scelta imprenditoriale “personale”.
La distruzione insensata del mercato dei Giochi
L’uscita delle room dal mercato russo ha provocato la migrazione dei giocatori in altri Paesi dove si poteva giocare come prima dell’evento bellico, ma dove le poste erano più alte e quindi molto “rischiose”. Così questa insensata e cruenta guerra oltre a portare distruzione sopratutto alla popolazione ucraina che è stata invasa, demolita e martorizzata ha distrutto anche un mercato del gioco fiorente per entrambe.
Ma anche se ciò potesse sembrare importante sarebbe indispensabile, invece, che la guerra terminasse per tutti gli esseri umani che ne vengono coinvolti: e la cronaca ogni giorno ci rende partecipi, purtroppo, di immagini terrificanti.
Con queste righe che si sono volute scrivere sul poker, sottolineando ancora una volta che non è un argomento sul quale generalmente si scrive, si è voluto soltanto esprimere un semplice concetto: se ad un tavolo si siedono persone di nazionalità attualmente in guerra e trovano un modo per coesistere perché non si “apre un tavolo di pace” senz’altro più importante, più coinvolgente e che potrebbe salvare tante vite?
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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