Riordino del Gioco: Sarà Dulcis in Fundo o Acer in Fundo?
Le nostre resipiscenze scolastiche ci spingono spesso, e si spera di non infastidire con questi richiami chi ancora ci legge con santa pazienza, a ricordarci di proverbi o locuzioni usate frequentemente: oggi ci si vuole riferire alla frase “Dulcis in fundo” perché tutta l’intera industria del gioco è in attesa dell’esito finale dei tanti colloqui politici ed adempimenti istituzionali che si stanno svolgendo in questi ultimi giorni che dovrebbero portare verso il riordino nazionale del gioco pubblico: quindi, si può senza dubbio pensare che dopo tante dissertazioni e decisioni che verranno assunte nell’interesse economico del Paese (vedi DEF per esempio) dal Governo centrale, “dulcis in fundo” si arriverà appunto anche a pensare al sistema-gioco ed alla sua nuova regolamentazione.
Oppure si dovrebbe pensare ad un “Acer in fundo” che potrebbe tradursi in un nulla di fatto: quest’ultima frase nasce riferendosi allo scorpione che in sé non sarebbe pericoloso se non per una coda (finale) altamente velenosa.
Segnali positivi in arrivo dal Governo
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Dunque, in senso traslato è una frase usata quando si inizia un percorso “mellifluo” ma che alla fine porta ad una “stoccata negativa” finale. Posto fine a questo preambolo studentesco, che bene si addice alla sensazione positiva che inizialmente trasmettono i programmi attuali del Governo per il riordino del gioco, non si vorrebbe davvero che dopo tanti discorsi, progetti e promesse di questo benedetto riordino… alla fine tutto si concluda in un nulla di fatto. Ciò questo sarebbe davvero un “Acer in fundo” che il settore ludico non si merita proprio.
Ma oggi non rimane altro che restare alla finestra per vedere cosa succede nel nostro Esecutivo e se non vi saranno altre sorprese che potrebbero magari accompagnare il percorso della Legge Delega. D’altra parte come si fa ad essere completamente positivi dopo che qualche anno fa era stato iniziato (quasi) il medesimo discorso e gli amanti del gioco sanno come purtroppo è andata a finire!
Però, indiscutibilmente, la sensazione che si ha del Governo Meloni è che quando si assume un impegno… cerca di portarlo a termine: sperando, di cuore, che non siano soltanto sensazioni. E, dunque, “di pancia” si deve sperare che “Dulcis in fundo” si arrivi ai “desiderata” degli addetti ai lavori del mondo del gioco: nel frattempo, questi ultimi sperano di non incontrare sorprese derivanti dalle prossime manovre od interventi legislativi dell’Esecutivo di qualsiasi genere si possano trattare ed esserne connessi.
Ancora una volta nuove Tasse per il mondo dei Giochi
E quando si parla di sorprese è inevitabile che il gioco pubblico si riferisca ad una ennesima tassazione sul settore al quale lo Stato si rivolge sempre quando non sa più a “che Santo votarsi”: sarebbe veramente una beffa considerando che il gioco, anche da ciò che si è potuto estrarre dalle stime ISTAT relative allo scorso anno, ha subito notevoli danni economici dal lungo periodo pandemico, ma anche a livello occupazionale cosa che non può passare senza lasciare uno strascico sulla sua importante valutazione.
Infatti, si devono tenere presenti i danni economici subiti dalle varie attività di gioco in quanto imprese, ma anche il licenziamento dei lavoratori è un dato che senz’altro “ha lasciato il segno” nell’intero sistema-gioco e dovrebbe lasciarlo anche al Governo centrale.
Ed a parte quest’ultima considerazione, se l’Esecutivo nelle decisioni che è chiamato a prendere decidesse di aumentare ancora la tassazione sul gioco sarebbe veramente una tragedia (annunciata) anche perché tutti sanno che questo comparto è quello più tassato nel settore dei servizi: ma non solo, infatti ciò che accade a livello di tassazione in Italia si deve confrontare anche con quello che accade a livello europeo.
Laddove anche in quella globalità il nostro gioco pubblico, compresi i migliori siti di gioco online legali ADM che danno bonus a punti per premiare la fedeltà dei giocatori, risulta essere quello più tassato! E senz’altro non è un privilegio arrivare sul podio al primo posto per quello che riguarda la tassazione di un comparto: ma tant’è, bisogna prenderne tristemente atto e sperare soltanto che non vengano fatti ulteriori “soprusi economici” .
Il Gioco deve ancora riprendersi dalla Pandemia
D’altro canto, già si sa che diversi aumenti di tassazione sono stati imposti anche durante il lungo periodo pandemico, oltre tutto ad un settore oggi in crisi economica “impegnativa”, ma che sino a qualche anno fa era il terzo potere economico e sosteneva con le sue risorse e le sue raccolte più che ragguardevoli il bilancio dello Stato che ha “una vera predilezione per il colore rosso” nei suoi conteggi annuali.
Già il riprendersi e rialzarsi da quel periodo emergenziale sta dimostrandosi, special modo per il gioco terrestre, un impegno davvero impervio laddove non riuscirebbe a trovare spazio un eventuale inasprimento fiscale o per un trattamento diverso degli operatori rispetto a quello che attualmente stanno vivendo sul territorio.
É inconfutabile che l’intera industria del gioco e la relativa filiera siano ridotti ai minimi termini dal peso degli oneri fiscali cui tutte le attività sono sottoposte e che davvero non ha alcun paragone con alcun altro segmento dell’industria nazionale.
É esattamente per porre fine a questa situazione precaria delle attività ludiche che si spera nel cosiddetto “Dulcis in fundo” dei vari percorsi istituzionali che l’Esecutivo sta affrontando.
Non è più ammesso fare passi indietro
Non si vuole pensare al contrario e che ci si possa trovare a confrontarsi con un ennesimo “passo indietro” e ad un “rimangiarsi” delle promesse messe sul piatto: il gioco non può continuare a rincorrere “l’assistenza” del Governo centrale per vedere consolidato il proprio ruolo di “Riserva di Stato”, rappresentante della legalità e della salute dei cittadini-giocatori.
Sarebbe un ulteriore schiaffo a tutte quelle imprese legali di gioco che osservano le leggi e tutti gli altri oneri che chi rappresenta lo Stato sul territorio deve corrispondere: che lavori o meno, che abbia reddito o meno le attività legali di gioco devono sottostare alle regole di tutte le altre imprese.
Peccato, altresì, che la concorrenza illecita nel gioco sia tanta, e non fa altro che aggravare la posizione del gioco pubblico che già deve “remare forte” per riuscire a proseguire nel proprio percorso commerciale: un’ulteriore tassazione sarebbe davvero la fine e farebbe davvero considerare un “Acer in fundo” che non si vorrebbe percepire…
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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