Riordino del Gioco: Forse siamo a buon punto
Oggi, dopo essersi soffermati a guardare i “lavori in corso” del Governo, ed anche ciò che è già stato messo in campo come la Manovra di Bilancio, potrebbe esserci veramente la percezione che il 2023 potrebbe essere l’anno della Legge Delega: servirà necessariamente rendersi conto quanto spazio potrà trovare a livello politico e finanziario tenendo conto prima di tutto che deve passare dall’approvazione di molti decreti legislativi che seguono percorsi alquanto accidentati, condivisi tra Governo e Parlamento.
E sempre sperando che la coesione politica “regga” ed anche se avrà la forza per affrontare tematiche alquanto discordanti per definizione come quelle fiscali che non tendono a mettere tutti d’accordo. E non solo, poiché saranno decisivi gli spazi finanziari che la situazione economica attuale permetterà e che potranno essere usufruiti dal Governo: ma anche le crisi che quotidianamente si presentano al Premier Meloni giocheranno un ruolo importante e limiteranno od aggiungeranno spazio di manovra per le eventuali decisioni da acquisire.
Si devono fare passi avanti per migliorare
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Secondo chi scrive, però, il passo avanti importante che si potrebbe concretizzare con la Legge Delega è che l’attuale Esecutivo pare davvero volersi “gettare nell’avventura” di tale provvedimento e che lo voglia fare con convinzione: infatti, voci di corridoio spifferano che dopo una prima bozza partirà il confronto con i vari professionisti e le categorie coinvolte al quale seguirà un tavolo politico ed, infine, la valutazione dell’Esecutivo.
Come annunciato dal vice ministro Maurizio Leo il testo della Legge Delega sarà strutturato in quattro parti, e sul quale si sta lavorando alla riforma fiscale in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate ed il Dipartimento delle Finanze del MEF: testo finale che potrebbe essere pronto per essere presentato al Consiglio dei Ministri tra fine gennaio-febbraio.
I termini sono chiaramente indicativi poiché dipendono anche dalle “attualità” che mano a mano vengono a galla ed alle quali il Governo centrale deve dare delle risposte.
Uno sguardo approfondito alla Legge Delega
Per entrare meglio nella Legge Delega si vogliono riconoscere le sue quattro parti così suddivise: la prima “riguarderà i principi” con un’armonizzazione con quelli UE, internazionali e lo Statuto dei contribuenti. La seconda riguarderà i tributi e sarà una parte decisamente corposa, la terza sarà quella dei procedimenti che si suddividini in dichiarativo, accertamento, riscossione e contenzioso tributario.
Ma la parte della riforma che interessa direttamente il gioco, compresi i migliori siti italiani sicuri di casino online dove si può utilizzare liberamente la carta di credito per ritirare e per depositare, è l’ultima, quella che riguarderà i Testi Unici dove si potrebbe inserire la tematica del gioco che attende da quasi dieci anni un Testo Unico sui giochi: e sinora non se ne è mi discusso, né tanto meno provato ad affrontare questo discorso.
Ed è qui che si considera un piccolo grande passo in avanti rispetto a ciò che sinora è avvenuto nella “trattazione del gioco” da parte dei vari Esecutivi che si sono succeduti nel lungo periodo di attesa dell’intera industria del gioco che, più di una volta, ha sottolineato quanto fosse essenziale per il proseguimento del settore arrivare ad un Testo Unico sui giochi che regolasse a livello nazionale il sistema ludico.
Quello che si riesce a percepire oggi è che proprio nel 2023 potrebbe davvero concretizzarsi l’anno buono per la rinascita non solo del Paese, che è senz’altro un obbiettivo di più alto prestigio, ma anche del mondo dei giochi e che il passare attraverso la Legge Delega per arrivare questa volta veramente alla riforma del gioco pubblico ed ad totale riordino dei “suoi ranghi” potrebbe essere il cammino migliore.
Alla ricerca di maggiore stabilità e sicurezza
Dunque, riordino nazionale da ritenere una sorta di “stella polare” da inseguire per garantire stabilità e certezza ad un intero sistema che ne ha necessità vitale per arrivare all’emanazione di quelle famose gare per le nuove concessioni per dare un reale futuro a quelle centinaia di migliaia di lavoratori che, imperterriti, stanno tenendo duro in un settore decisamente “piegato economicamente” oltre che dal lungo periodo pandemico anche, e non si finirà mai di ripeterlo, dalle assurde Leggi Regionali “capestro”che al posto di regolamentare le attività ludiche non hanno fatto altro che metterle in difficoltà di gestione.
E non è tutto: infatti, purtroppo, questa normativa così spezzettata, non uniforme e territoriale a tal punto da esserci differenze sostanziali tra una Regione ed un’altra nell’applicazione delle regole, ha messo l’utenza di fronte a tanti interrogativi ma ha addirittura favorito la rinascita dell’illegalità ed il suo espandersi sostanzioso che ha falcidiato le realtà territoriali che fanno fatica a fronteggiarla.
Infatti, l’illegalità ha dimostrato di essere super-potente in quanto ad economia e finanza, nelle strategie che mette in atto per infiltrarsi addirittura nelle attività legali cambiando così il suo percorso e trovando da ciò ulteriore “copertura”: evidentemente, è più difficile rintracciare in una apparente impresa legale l’insinuarsi dell’illegalità.
E ciò anche se i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Guardia di Finanza sono più che esperti in materia, ma la malavita sembra essere sempre un passo avanti della legalità. Trovato un suo punto debole, quello chiude e ne riaprono immediatamente altri più organizzati e più furbi e meno rintracciabili…
Tutto il settore del Gioco ci crede
Ed è proprio per questo che tutta l’intera industria del gioco deve credere fermamente nell’attuazione della Legge Delega dalla quale si può arrivare poi al riordino nazionale dell’intero settore ludico: serve che da questo provvedimento istituzionale nascano nuove regole e normative che diano ulteriore forza alla legalità, che aumenti le sanzioni e le pene per chi non rispetta la legge ed opera nell’illegalità.
Ci dovrebbe essere, ma è soltanto il parere di chi scrive, una mano più pesante per tutti coloro che agiscono al di fuori della normativa vigente. Le sanzioni a volte sono troppo leggere anche se si è in presenza di una illegalità “acclarata e persistente” che non dovrebbe avere via di scampo: il contrasto all’illegalità deve “fare paura” e con questo non si vuole certo essere “dittatoriali”, ma soltanto difendere il diritto delle “Riserve di Stato” di non essere “messe in scacco” proprio dalla criminalità che non è di certo concorrenza ma soltanto malavita.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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