Riordino del Gioco: C’è molta carne al fuoco adesso
La politica ha ripreso i suoi “lavori” nei giorni scorsi: obbiettivamente c’è tanta carne al fuoco e tante cose a cui pensare per la Manovra di Bilancio e per la Legge Delega che le vacanze sono già un ricordo.
Dunque, il mondo politico è sottoposto ad una sorta di tour de force per arrivare nei tempi che si è prefissato e che andranno a scadere a breve visto che da parte del Governo si è accennato (e quasi imposto) il termine del 20 settembre per ricevere “il compito” svolto dalle diverse Commissioni che si occupano dei decreti attuativi ma anche di quanto li segue per poter proseguire nella gestione del Paese anche per ciò che concerne il riordino dell’intero settore dei giochi: ed anche qui si vuole sottolineare la parola “intero” destinata a ‘chi vuol intendere’.
I lavori istituzionali sono ripresi a pieno ritmo e per ciò che concerne il gioco si sta muovendo qualcosa anche se si spera non sia soltanto la conferma di quella “vocina di corridoio” che dà in previsione il bando di gara per le concessioni del gioco online.
Il mondo dei Giochi è in agitazione
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Vocina che continua a mettere in agitazione sia gli addetti ai lavori di quel segmento, ma anche il resto degli operatori del gioco terrestre: special modo perché pare che questo bando sia stato “disegnato appositamente” per reperire parte della risorse necessarie per la Manovra di Bilancio (circa 30 miliardi di euro) e per le possibili risorse provenienti dal gioco si parla di quasi un miliardo di euro per 100 concessioni!
Non si può evitare che ciò provochi qualche subbuglio settoriale visto che già in precedenza e con gli altri Esecutivi quando lo Stato aveva bisogno di introiti andava sempre e comunque a “bussare” al mondo ludico.
Da qui, probabilmente, nascono le critiche che vengono mosse dagli operatori ludici che ritengono le cifre “disegnate” davvero insostenibili per la maggior parte dei piccoli e medi imprenditori che vorrebbero investire nel business del gioco anche oggi nonostante il settore sia decisamente rischioso economicamente, salvando invece i grossi Gruppi che sono certi dei loro futuribili incassi.
Ma si vuole andare oltre alle problematiche dell’Esecutivo che si trova con le proprie tasche semi-vuote con le quali deve affrontare una Manovra davvero “piena” di interventi che vorrebbe fronteggiare.
Ci sono ancora tanti problemi da risolvere
Così, ad oggi, mentre il Governo deve affrontare il contraccolpo dei super bonus che hanno fatto molto comodo alle imprese ed ai cittadini che ne hanno potuto usufruire, ma che sono stati un vero e proprio boomerang per le casse statali e che oggi portano quasi ad un blocco della politica economica che deve tenere conto della guerra in Ucraina che ancora perdura, le conseguenze del Covid che hanno formato una sorta di “onda lunga negativa” che continua a farsi sentire e delle problematiche climatiche, anche le Amministrazioni dei territori quindi Regioni e Comuni, non stanno di certo inoperose.
Sicuramente guardano con interesse allo sviluppo di ciò che concerne il gioco ed il suo riordino, mettiamoci dentro anche i casinò dal vivo online con tanti giochi live sicuri, ma si trovano a confrontarsi con le loro Leggi Regionali relative al mondo ludico.
Normative distruttive, tuttora in vigore per l’industria del gioco, sopratutto per il segmento che gestisce gli apparecchi di gioco ed a tutto il resto che ruota attorno al settore, come il contrasto al gioco problematico prima di tutto.
Certe norme territoriali vanno in attuazione e dunque servirà decidere se prorogarle in attesa della riforma settoriale, oppure farle continuare nel loro percorso ed “osteggiare” ancora una volta le diverse attività di gioco rendendo la loro vita alquanto tormentata: altre scadenze invece non riguardano in modo diretto le Leggi Regionali “capestro” ma si riferiscono a decisioni “collaterali”.
Anche i territori stanno a guardare
Decisioni che per tanti territori sono da affrontare proprio in questi giorni ed è esattamente in ragione di questo che si vorrebbe guardare lo scenario dei diversi territori e cosa intendono fare in pratica le loro Amministrazioni. E qui si vedrà se ci sarà elasticità o meno da parte di queste ultime nei confronti del gioco pubblico che pure ha contribuito a rendere l’economia dei territori più florida.
In effetti, nel corso degli anni il settore con il suo mercato, ma anche per l’occupazione che riesce a procurare, è stato un comparto utile agli stessi territori per la loro economia, ma purtroppo pare che questo “piccolo particolare” sia tenuto in conto davvero da pochi Amministratori!
Iniziamo, così, a guardare al Consiglio Regionale del Piemonte dove sono state messe a scadenza due proposte di legge gemelle per la modifica della normativa ludica in vigore che erano già state all’ordine del giorno nel mese di luglio dopo aver avuto parere negativo da parte delle commissioni competenti e dopo aver incassato anche la bocciatura del Consiglio delle autonomie locali: ma c’è chi non demorde e quindi le stesse proposte si ritrovano ancora in discussione nel mese di settembre.
Molto probabilmente tali “slittamenti”, e questo reiterato e caparbio tentativo di ripresentazione della modifica della Legge sul Gioco vigente è da attribuirsi alla visione del futuro riordino anche se la tempistica prevista è decisamente piuttosto “impegnativa”.
Si deve analizzare caso per caso
Ci si sposta, poi, dal Piemonte in Toscana dove nei giorni scorsi si è svolta la seduta della Commissione consiliare dedicata alla Sanità che si confronta con la proposta di delibera sulla designazione dei componenti di competenza e sull’individuazione del Presidente dell’Osservatorio sul fenomeno della dipendenza dal gioco.
Ed ancora: in Umbria, è stata convocata la Commissione permanente per la tutela della salute che si intratterrà sull’esame della relazione riferita al periodo 2020-2022 sulle norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio di dipendenza dal gioco d’azzardo.
Si valuterà anche lo stato della normativa a contrasto del gioco mentre in altra data avverrà la valutazione della relazione da parte del Comitato per il controllo. Per fortuna, da questo piccolo sondaggio al momento non risultano prese di posizione in relazione alle Leggi Regionali “capestro” sul gioco in essere, ma tali normative sono sempre “in agguato” e le attività ludiche devono stare attente al loro svolgersi e, sopratutto, alle loro restrizioni.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro