Quali saranno le vere intenzioni del Riordino Nazionale del Gioco
Chissà perché quando si parla del rapporto (piuttosto controverso) tra Istituzioni e mondo dei giochi sorge spesso qualche dubbio quando si intravede qualcosa di “favorevole” per questo settore. Infatti, non si è ancora spenta l’eco del futuribile riordino che già incominciano ad instillarsi dubbi, ansie e paure che in questo programma si celi l’effettiva diminuzione della presenza dell’offerta sul territorio, mentre sarebbe da “tenere ben saldo” l’introito globale che andrebbe a riversarsi nelle casse erariali.
Ergo, si potrebbe quindi interpretare che vi sarà un possibile ulteriore aumento della tassazione sui prodotti di gioco… tanto per cambiare, si potrebbe aggiungere, visto che ancora quest’anno non si era sentito nulla del genere e quindi, sotto sotto, c’era da aspettarselo!
Il che sarebbe davvero desolante considerando che la riforma della regolamentazione del gioco si attende da anni e che non dovrebbe essere messa in campo soltanto per giustificare eventuali cambiamenti sulla tassazione, già sufficientemente pesante sui suoi prodotti.
Così, per cercare di fugare questi dubbi, si intende dare un’ulteriore occhiata alla legge sulla riforma fiscale prima che approdi in Parlamento, cosa che si prevede addirittura tra la fine di marzo ed i primi di aprile secondo le voci di corridoio che si fanno sempre più insistenti.
Cosa passa nella mente del Governo
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E sempre curiosando nelle stesse voci, ma anche dando una sbirciatina alla relazione tecnica allegata al disegno di legge forse si riesce a percepire qualcosa in più su ciò che passa nella mente del Governo in relazione al riordino del settore ludico.
Innanzi tutto si percepisce, al di là di qualsiasi altro intento, che verrà messa in atto una lotta ben costruita ed argomentata contro il gioco illegale e le possibili infiltrazioni criminali sul territorio e nello stesso settore lecito e proprio con questo scopo si provvederà a rafforzare la disciplina sulla trasparenza e sui requisiti di onorabilità di tutti i soggetti che direttamente od indirettamente controllano o partecipano in società concessionarie del gioco pubblico.
Questo è argomento preciso che si è già trattato in altro articolo e sul quale non ci si vuole dilungare ulteriormente: ma che si ritiene senza dubbio un punto molto ben definito che potrà portare soltanto “bene” a tutta l’industria del gioco ed alla sua effettiva trasparenza.
E ciò visto che spesso l’onorabilità e la correttezza delle persone che lavorano nel gioco, anche nei migliori casino online dove si può giocare subito senza iscrizione e senza invio di documenti, viene messa in discussione dai consueti detrattori sempre pronti a tirare pietre agli operatori del settore, ma in special modo dagli Istituti di Credito come accaduto anche durante il periodo pandemico.
Un Gioco che dev’essere sempre performante
Ma passando oltre, quello che oggi colpisce maggiormente il pensiero di chi ama il gioco è l’obbiettivo di garantire l’invariabilità del gettito: di certo ciò è l’aspetto centrale del riordino, almeno per quanto riguarda il Governo che degli introiti del sistema-gioco non può fare sicuramente a meno. Infatti, più volte nella Legge Delega si evidenzia l’esigenza del “mantenimento di adeguati livelli di raccolta”, ma anche di “aumentare il livello di entrate a favore dello Stato”.
Ed è proprio il sottolineare questo principio che sta facendo allarmare tutti gli addetti ai lavori che in fase di discussione si troveranno a confrontarsi con l’idea di diminuire e meglio distribuire la presenza dei punti di gioco sull’intero italico territorio.
Ma se diminuiscono le attività come farà a mantenersi la stessa raccolta, oppure addirittura a migliorarla per le casse erariali? C’è in realtà un disegno di legge sul riordino presentato dal Pd che racchiude l’idea di ridurre la domanda ed anche l’offerta: il che scenderebbe a patti con la riduzione del gettito erariale, cosa che sembrava logica ad una prima lettura e che invece a seguito di una seconda lettura lascia aperta la strada della possibilità di un eventuale aumento di tassazione del prodotto gioco in forza della diminuzione o della miglior distribuzione dei punti di gioco.
Invece, la relazione tecnica allegata alla Legge Delega sottolinea espressamente che si stima che l’introduzione delle misure restrittive indicate sulla distribuzione “non dovrebbe comportare minori entrate per il bilancio dello Stato” (sic!).
Le percentuali sono da rivedere
Sempre la stessa Delega (per ciò che riguarda il riordino) si pone anche l’obbiettivo di rivedere ed “armonizzare” le percentuali di aggio o di compenso riconosciute ai concessionari, ai gestori ed agli esercenti, nonché il payout (percentuale destinata alle vincite) considerato che oggi sono notevolmente differenziate tra i diversi prodotti.
Altresì si fisserebbe “il principio della certezza del prelievo fiscale per l’intera durata delle concessioni” come anche la programmazione di specifici obblighi di investimento da riversare per la sicurezza del gioco e per la realizzazione di eventuali strategie per la gestione delle stesse concessioni.
Ed anche qui, qualche campanello d’allarme senz’altro risuona, visto e considerato che gli impegni economici dei concessionari sono già sufficientemente gravosi ed un ulteriore aumento sarebbe davvero da accogliersi con qualche perplessità: e questo campanello risuona anche per quanto riguarda la certificazione degli apparecchi.
Ancora una volta la troppa burocrazia
Non solo: in effetti, non si prevedono “accorgimenti sulla eccessiva burocrazia” che coinvolge tale certificazione, ma a quel che sembra dovrà attuarsi con maggiore rigore da parte degli Enti certificatori, il che senza dubbio comporterà un ulteriore aggravamento delle spese, ma anche che gli stessi Enti diano maggiori garanzie sul proprio operato.
Forse questo è nato da qualche discrepanza che si è rilevata recentemente in modo particolare per gli apparecchi senza vincita in danaro: almeno questo è il primo pensiero che può venire in mente anche perché per quanto riguarda gli altri apparecchi di gioco con vincita sono già abbastanza complicate le norme che prevedono la loro omologazione.
Infatti, si spera che venga inserito qualche punto che semplifichi tali lungaggini cui sono sottoposte le stesse apparecchiature che a volte proprio per questo motivo rimangono ferme per mesi e mesi, e si spera anche che il tutto si uniformi con le norme europee.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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