Proroga alle concessioni: forse nasconde il realizzarsi del riordino
Quando, recentemente, il nuovo Esecutivo ha fatto slittare la proroga delle concessioni del mondo dei giochi al 2024 uniformandone peraltro la scadenza senza provvedere, come era successo sino ad ora, con scadenze differenziate ci si era posti l’interrogativo sul come mai di questa uniformità senz’altro anomala ma molto gradita dall’intero settore al momento dell’emissione della proroga.
Forse oggi, seguendo le varie proposte di legge che il Governo Meloni sta mettendo in lavorazione e prima tra tutte la riforma fiscale, si potrebbe riuscire a rispondere a quell’interrogativo, poiché proprio in questa stessa riforma fiscale si potrebbe intravedere qualche possibilità anche “per la risistemazione totale del gioco”.
Sistemazione che, comunque, si può soltanto tradurre con il riordino nazionale del comparto che ormai il gioco attende da anni e la cui importanza sta probabilmente essere presa in seria considerazione anche dal Governo centrale che si sta finalmente rendendo conto della grande confusione settoriale che le istituzioni de-localizzate sono riuscite a compiere con le diverse Leggi Regionali.
Normative che, con il lungo andare dei mesi e degli anni, sono risultate totalmente ingestibili anche da chi le aveva studiate, create e messe in campo. Così, oggi prendendo per buona la scadenza del 2024, il Governo Meloni ha davanti a sé quasi due anni di tempo per sistemare il settore ludico in modo di portarlo alla tanto desiderata emanazione delle gare per il rilascio delle nuove concessioni in scadenza.
Sicuramente, dopo il tanto tempo trascorso in attesa di “questo evento” due anni di ulteriore attesa sembrano ancora un’eternità per gli addetti ai lavori, ma un periodo sufficiente da adibire dalla politica allo studio attento della materia che nessuno sembrava voler approfondire in modo serio e che l’Esecutivo attuale, invece, sembra voler affrontare.
Lunghe attese davvero snervanti
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Rimane, nel contempo, questa lunga attesa con la quale devono attualmente confrontarsi le attività di gioco, compresi i migliori siti italiani legali ADM dove si possono scommettere soldi veri in modo sicuro sul gioco della pallavolo, costrette a vivere in ostaggio delle Leggi “capestro” che di certo non fanno bene alle imprese che si vogliono occupare di gioco ritenendolo, nonostante tutto, un buon business.
Business nel quale si vorrebbero fare progetti impegnativi, e quindi anche investire, se esistesse qualche minima certezza con la quale “relazionarsi”. E di certo chi è possessore delle concessioni in essere conosce benissimo come poco si riesca a lavorare in tranquillità con le norme che in alcuni territori sono decisamente “invasive” ed addirittura proibizionistiche e che tendono ad impedire, oltre tutto riuscendovi, lo svolgersi del cammino delle “Riserve di Stato”.
La legalità dev’essere incentivata
Attività legali che, innanzi tutto, vorrebbero poter continuare a rappresentare la legalità sul territorio anche se risulta un’impresa quasi impossibile. Il proibizionismo ed i divieti che si aggirano in alcuni territori come il Trentino ed il Lazio non si sono volatilizzati purtroppo, anche se per la prima realtà si è mitigata l’opposizione alle attività ludiche almeno per qualche tempo, in attesa di una vicina pronuncia del Consiglio di Stato sull’argomento distanziometri ed effetto espulsivo. Ma per il resto dell’italico territorio ciò che si può dire è che la vita commerciale del gioco pubblico sembra parecchio vacillante.
Ma anche i suoi addetti ai lavori non se la cavano meglio con la propria personale psicologia combattuta da queste normative differenti tra Regione e Regione: operatori che da tempo vivono anche in una situazione economica di assoluto disagio che obbliga loro ad attingere alle risorse personali per far fronte a quelle aziendali: e ciò non è bene!
Senza dubbio, sono situazioni a livello “nazionale” che coinvolgono l’insieme delle attività che che non aspettano altro che il riordino… ed oggi con il nuovo Governo probabilmente si riaffaccia un percorso già vissuto nelle vicinanze della chiusura della 18a Legislatura.
Speriamo che il Governo guardi al Gioco
Anche allora si parlava di una Legge Delega ad hoc per il gioco che potrebbe essere a disposizione del Governo Meloni se vorrà davvero intervenire sulla materia, magari usufruendo della riforma fiscale che rappresenta uno dei punti chiave del programma del nuovo Esecutivo, ed una delle poche “opere incompiute del Premier Draghi.
Una nuova Legge Delega, quindi, che potrebbe vedere la luce proprio all’inizio di questo nuovo 2023 nel quale appare la possibilità di arrivare a questa benedetta riforma anche se forse dovrà confrontarsi con qualche variabile, anzi senza dubbio molto più di qualche.
A qualcuno di coloro a cui stanno a cuore le problematiche del giocoprobabilmente tornerà alla memoria che nelle pieghe proprio della riforma fiscale, può trovare il proprio spazio anche il gioco pubblico e che nella scorsa Legislatura, proprio a causa della sua fine quasi inaspettata, era risultata impossibile l’approvazione della Legge Delega predisposta dal precedente Governo.
Un progetto sul Gioco da ritrovare
Era infatti con quell’accadimento istituzionale, la caduta del Governo Draghi, che si era perduto nel nulla il progetto del riordino, purtroppo insieme a tutte le speranze dell’intera industria del gioco che in quella Legge Delega (che non era arrivata neppure al Consiglio dei Ministri) aveva riposto tutte le sue speranze per arrivare ad una nuova sua regolamentazione.
Speranza sentita ed esternata nonostante, in tutta coscienza, il Governo Draghi non evidenziasse davvero un profondo vero interesse di sistemare il gioco pubblico e risultasse troppo “variegato” nella sua composizione per poter arrivare ad una simile conclusione: argomento da sempre scomodo e rischioso per chiunque prendesse in considerazione una qualsivoglia decisione od intervento, persino da una figura come quella di Mario Draghi.
Però, ora il Governo ed il quadro politico sono cambiati e la strada per il riordino nazionale parrebbe spianata per riprendere il filo tracciato dal precedente Esecutivo e che porterebbe ad una nuova Legge Delega che abbia intenzioni più precise e chiare del vecchio disegno di legge: e, udite udite, il tutto si potrebbe concretizzare a breve nei primi mesi del 2023, così come anticipato dal vice ministro all’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.
Serve, tuttavia, aspettare a “sfregarsi le mani” poiché Legge Delega non ha il significato di “riforma”, ma potrà fissare però le linee guida: ma per arrivarci servirà prima di tutto la coesione politica che le forze di Governo riusciranno a mettere in campo.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro