Nuovi scenari tecnologici potrebbero regolamentare il Gioco

La tecnologia, e la sua perenne innovazione sempre in corsa e pronta a farci “strabuzzare gli occhi” per l’impiego che riesce a coinvolgere, ci hanno fatto conoscere applicazioni piuttosto particolari che “straniscono” senza dubbio coloro che hanno poco a che vedere in questo campo -come peraltro anche chi scrive queste righe- ma che sono soggetti in fondo in fondo curiosi di scoprire cosa si può creare special modo con l’intelligenza artificiale che sta diventando davvero uno strumento applicato in diversi prodotti: come ChatGpt, frutto di particolari ricerche del team OpenAi in uso agli utenti di ogni tipo.

In ogni caso, anche se l’intelligenza artificiale sta diventando quasi “popolare” ancora scatena discussioni infinite sul suo utilizzo e, pure, sui rischi nella sua applicazione, ma anche sulle svariate opportunità che ne possono derivare: e non solo per quel che ci riguarda per studiare e mettere in campo videogiochi come accaduto di recente in una tempistica decisamente breve ed inimmaginabile per questo scopo: la creazione e la realizzazione in meno di sessanta secondi proprio di un videogame, denominato “Pong”.

Non si può di certo restare insensibili di fronte a questo ultimo assaggio che ci ha sottoposto proprio l’intelligenza artificiale dopo lo studio e la messa in opera della nuova versione Gpt-4 ed il suo impiego in una certa direzione, come quella di costruire un sito web in brevissimo tempo, addirittura basandosi su di un diagramma buttato lì con pochi segni quasi senza alcun significato.

L’intelligenza artificiale sempre più presente

Come si è già evidenziato in altro articolo recente da parte di chi scrive queste righe, l’impiego dell’intelligenza artificiale riesce a spaziare in diversi campi, magari meno insoliti di quelli che riguardano i giochi od i videogiochi e campi che magari non suscitano così tanta curiosità, ma nei quali appaiono “quasi dei miracoli” portati a fine con questi algoritmi.

Infatti, si vuole senza dubbio specificare che l’intelligenza artificiale viene applicata nel campo delle lezioni di lingue od in alcune decisioni aziendali che vengono acquisite quasi in modo semi-automatico, e basandosi sopratutto su un numero davvero indicibile di documenti e di moduli che sono tutt’oggi in uso nelle aziende.

Serve e “ci piace” anche raccontare che la nuova versione 4 di ChatGpt è molto più precisa di quella precedente e quel che è ancora più interessante è che incorpora più funzioni facendo nascere diversi utilizzi sia da parte di imprese che di privati avendo a disposizione un insieme di circa 25mila parole e riuscendo a creare anche testi parecchio lunghi ed alquanto complicati.

Ecco spiegato il motivo per cui con l’intelligenza artificiale si è riusciti a creare un sito web, avendo la possibilità di riassumere in sintesi interi rapporti, ricerche e lunghi articoli: diciamo che questa nuova funzione pare si possa ritenere davvero una scoperta per lo studio, la ricerca o la produzione editoriale.

La grosse novità di ChatGpt

Proprio per entrare meglio nello specifico dell’uso di ChatGpt, versione 4, si vuole dare risalto al suo contenuto come ha fatto una nota società di servizi finanziari che lo impiega per setacciare l’enorme capitale intellettuale in modo da poter fornire soluzioni ai problemi dei consulenti.

Sono ben 200 i dipendenti di questa azienda che utilizzano regolarmente i suggerimenti del sistema che contribuiscono senza alcun dubbio a migliorarlo con un buon margine di risultati positivi: e la stessa azienda sta già valutando altre tecnologie sempre dell’impresa creatrice di ChatGpt per facilitare le conversazioni con la propria utenza.

Insomma, quello che “ci piace” inseguire con questa esperienza è il pensiero se questa intelligenza artificiale si potrebbe usare per comporre il nostro beneamato riordino nazionale dell’intero settore dei giochi, compresi i migliori siti legali ADM di casino online più tecnologici ed all’avanguardia con i tempi, senza “disturbare e distrarre” l’attuale Esecutivo dai suoi compiti decisamente impegnativi di queste ultime settimane che coinvolgono il Governo centrale ed il nostro Premier Giorgia Meloni.

Certo sarebbe indiscutibilmente un grande aiuto e magari si riuscirebbe anche a portarlo a buon fine molto prima dei famosi 24 mesi che la Legge Delega dovrebbe imporre e, forse, anche la grande capacità di affrontare lo studio di lunghi testi potrebbe facilitare la caccia alla disinformazione od ai contenuti pericolosi che possono nascondere giochi e siti web.

Uno strumento dalle grandi potenzialità

Così, potrebbe davvero accadere che l’intelligenza artificiale si tramuti in uno strumento adatto a supportare ed aiutare gli interventi delle Forze dell’Ordine per monitorare web e social con l’obbiettivo finale di reprimere o prevenire reati od addirittura atti di terrorismo.

É chiaro che più si guarda attentamente l’uso che si potrebbe trarre dagli impieghi virtuosi dell’intelligenza artificiale più si potrebbe davvero pensare se vi siano realistiche possibilità di uso a livello normativo od addirittura legislativo. D’altro canto, però, è del tutto evidente che non possono sfuggire le implicazioni di carattere giuridico e legale che potrebbe provocare l’utilizzo di questo strumento proprio per la sua stessa struttura “sfuggente” trattandosi di algoritmi in grado di auto-svilupparsi.

Ma che, proprio in questo modo, riescono a stare sempre un passo avanti rispetto alla mente di un qualsiasi personaggio destinato a decisioni definitive in ogni campo compreso quello giurisdizionale. Di certo, si sta volando troppo con la “fantasia ludica innovativa”, ma a volte dicono che “sognare non costa nulla” e quindi perché non farlo?

Sopratutto quando il sogno di veder realizzato il famigerato riordino si protrae da così tanto tempo e quindi si presta a diventare davvero quella famosa chimera irraggiungibile: anche se oggi la presenza della Legge Delega cercherà di far diventare questo benedetto sogno realtà!

Servono norme più specifiche

Anche perché si potrebbe aggiungere, e davvero senza paura di essere smentiti, che già oggi, a volte si assiste alla produzione di norme, special modo a livello territoriale, con il metodo d’uso “copia-incolla”.

Purtroppo è un sistema che viene applicato dai Legislatori che per risolvere problemi già affrontati altrove vanno ad attingere da norme che sono già state adottate in altre sedi, provando a duplicarle nella propria realtà. Cosa che viene fatta senza l’aiuto di alcuna intelligenza artificiale, ma soltanto con “furbizia” prettamente umana ed a volte con risultati di certo piuttosto controversi e discutibili!

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