Mancanza di uniformità tra i concessionari terrestri di gioco e quelli online
Come si è avuto modo di condividere in qualche altro nostro scrivere, oggi per il mondo dei giochi è davvero un momento speciale sopratutto per il gioco terrestre che è stato “ignorato” nei primi passi dell’Esecutivo relativi al famigerato riordino ludico: momento di certo speciale per i tabaccai che considerano la propria gestione in pericolo per tanti motivi.
Non da ultimo e senz’altro uno dei più importanti motivi è rappresentato dagli importi degli aggi che sono fermi nella loro valutazione da un trentennio e che lo Stato non ha avuto mai “l’occasione (e la voglia)” di rivedere e rivalutare.
In questi giorni pieni di fermento per i vari incontri con le Commissioni che stanno raccogliendo dati il riordino del gioco online, sono stati sentiti anche i tabaccai a mezzo delle loro Associazioni, come per esempio la FIT, oppure come la UIT, Unione Italiana Tabaccai che sta tentando di far presente le problematiche di categoria che sicuramente non sono poche né tanto meno irrilevanti.
Infatti all’incontro intervenuto di recente negli scorsi giorni di febbraio ed alla presenza anche del Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, UIT ha sottolineato quanto il comparto sia veramente stanco di non vedere presa in considerazione l’anticipata questione aggi e della loro rivalutazione o attualizzazione che dir si voglia.
Dobbiamo stare al passo con i tempi che cambiano
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Come si diceva poc’anzi i cosiddetti aggi sono fermi da trent’anni e dunque si può capire quanto siano incongruenti con i tempi attuali ed abbiano acquisito una svalutazione senza fine, mentre il lavoro imposto ai tabaccai anche in quanto rappresentanti del gioco legale oltre che dei monopoli, comporta un maggiore impegno professionale, ma anche e purtroppo una serie di ricatti e richieste di pagamenti, camuffati magari da abbonamenti speciali, per poter mantenere alcuni servizi richiesti dai cittadini. E questa è l’esposizione della problematica più rilevante “tradotta davvero in pochissime parole”, ma che non è la sola problematica.
Di fatto, a questa criticità si aggiunge una dichiarazione del Presidente dell’UIT espressa in un convegno recentissimo tenutosi a Brescia che riguarda proprio la funzione dei rivenditori di generi di monopolio e di gioco che rappresentano oggi più che mai una categoria che è entrata prepotentemente “in agonia”. Ma quel che è peggio è che nessuno delle Istituzioni sembra voler prendere tutto questo in considerazione anche se la categoria rappresenta sempre e comunque i prodotti di Stato, quindi anche gioco compreso.
Tanti appuntamenti utili a migliorare la situazione
E forse anche in ragione di questo la UIT sta organizzando una sorta di tour di appuntamenti che attraverserà il territorio da nord a sud dello Stivale per un confronto anche con la popolazione per far percepire quanto questa categoria sia in crisi economica ed anche professionale sentendosi del tutto declassata e demotivata per ciò che sta svolgendo nei confronti degli interessi e delle richieste dei cittadini e così le richieste dei tabaccai intraprendono due percorsi: uno che riguarda la fiscalità e l’altro che riguarda il riordino del gioco.
Dal punto di vista fiscale, ed anche per ribadire ciò che è stato espresso nelle righe precedenti, la categoria richiede che venga applicata una fiscalità “più rapportata agli introiti che vengono raccolti” e che dipendono esclusivamente dagli aggi prefissati, senza alcuna possibilità di modificare i termini di tutto ciò.
Dunque, si ritiene assolutamente necessario un intervento specifico per le ricevitorie con particolare attenzione al settore del gioco. Non c’è dubbio che l’Unione Tabaccai tiene maggiormente a cuore la salvaguardia del gioco terrestre e quindi è particolarmente interessata a questa parte del riordino che ancora oggi non si vede, considerato che il Governo ha preferito scegliere, come suo primo passo, un intervento sul gioco a distanza (senza dubbio per fare una cassa immediata): per questo UIT sollecita, per quel che può competerle un intervento sul gioco in presenza che coinvolge tutti i tabaccai ed il loro operato.
Tutti i concessionari di Gioco devono essere trattati allo stesso modo
Non si può dire che per questa loro categoria si tratta di una materia importante poiché i tabaccai sono concessionari esclusivi del gioco fisico, e soggetti che oltre tutto hanno dovuto seguire corsi per la loro formazione professionale e per seguire meglio le esigenze dei cittadini-utenti, ma che purtroppo si trovano a confrontarsi con i concessionari del gioco online che possono fare di tutto ed “in tutta libertà”: infatti, possono implementare lotto, gratta e vinci virtuale ed anche altro, cose che il tabaccai “terrestre” non può assolutamente fare essendo terribilmente vincolante il rapporto che intrattengono con lo Stato ed i Monopoli.
Ovviamente i tabaccai terrestri sono alquanto disorientati ed incerti e non riescono più a comprendere se la loro professione sarà “riqualificata” in futuro e con il riordino, oppure se dovranno scegliere diversamente per pensare ad un domani diverso che sia lontano dai rapporti di concessionario che rappresenta la legalità sul territorio, sia per quanto riguarda i Monopoli che per quanto concerne i prodotti di gioco.
Inutile aggiungere che insieme alla battaglia dei tabaccai, si deve riflettere su tutta la rete generalista del gioco che continua ad essere perplessa ed incerta in funzione del riordino settoriale che potrebbe anche “rivedere e correggere” la distribuzione dei punti di gioco, compresi ovviamente i PVR, Punti Vendita Ricarica, che pur avendo a che fare con il gioco online non si sentono per nulla rassicurati da questo.
Una riorganizzazione del settore ludico è fondamentale
In effetti anche la loro collocazione e la loro “normativa” è sotto la lente di ingrandimento, cosa che naturalmente non può rassicurare i suoi gestori che forse “non si sentono né carne, né pesce”, come si suol dire, essendo senza dubbio punti terrestri che però fungono come trait d’union con il gioco online.
Che dire, ovunque ci si giri, si percepisce che questo è un periodo difficile per il gioco e per la sua riorganizzazione, per la sua normativa che necessita di interventi risolutori, per una possibile ed auspicabile Legge Nazionale sul Gioco che renda con norme uniformi la gestione del gioco uguale ovunque si trovi un giocatore: questa è senza dubbio la speranza vera degli addetti ai lavori, che però vengano accontentati è ancora tutto da vivere!
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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