Legge nazionale sul gioco: Adesso si, ed in fretta
È assolutamente fuor di dubbio che la voce più forte, anzi stentorea, che si fa sentire in relazione alle problematiche del mondo del gioco e dei casino italiani sia innanzitutto quella dello stesso settore e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ADM: sia per invocare interventi tangibili a sostegno delle sue imprese che per un tempo inverosimile sono state costrette ad una chiusura assurda, ma sopratutto per invocare la nascita del riordino nazionale dell’intero settore ludico senza il quale le attività di gioco non riusciranno ad avere un futuro redditizio e sostenibile.
Ma con sempre più frequenza si sono unite, recentemente, anche le voci di una certa politica non ostica al mondo dei giochi, come qualche schieramento che da sempre se ne è dichiarato ostile, quella del Procuratore Nazionale Antimafia, Cafiero de Raho, ed in questi giorni anche quella dell’associazione “Mettiamoci in gioco” che ha presentato un appello al Parlamento ed al Governo chiedendo un immediato intervento per regolamentare il settore una volta per tutte, nelle varie sfaccettature.
Ovviamente la richiesta inoltrata da tale associazione è comune a quasi tutte le associazioni che si occupano del mondo del gioco poiché ora, alla riapertura delle sue tante e diverse attività il settore si trova di nuovo, come già accadeva prima dell’emergenza sanitaria, a combattere con una regolamentazione atipica del mondo ludico: norme che prima di tutto non sono uniformi su tutto l’italico territorio, ma si sovrappongono, si contraddicono, mettono in condizione il gioco di venire in alcune realtà addirittura bandito dal proprio territorio di competenza, non consentendo al gioco legale e rappresentante dello Stato, di mettere in atto il proprio lavoro che discende dalle concessioni ed autorizzazioni di cui è in possesso.
Il grande rischio degli operatori di Gioco
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È una cosa gravissima che il settore ludico non riesce più a sopportare, sopratutto dopo il lockdown di più di otto mesi che ha dovuto rispettare e che ha tolto qualsiasi risorsa economica personale che gli operatori potessero avere e rischiare nella propria impresa.
Dall’esame di questa situazione, che peraltro dovrebbe essere arcinota all’Esecutivo, se ne può dedurre quanto sia difficile l’attuale situazione delle attività ludiche legali, perché quelle che legali sicuramente non sono “se la stanno godendo alla grande”, sfruttando tutto questo periodo di debacle ed incertezza che il gioco terrestre, compresi i casinò online italiani dove si possono fare versamenti e prelievi con ClickandBuy in modo sicuro, ha passato e sta passando, sostituendosi al gioco pubblico e creando sopratutto una confusione pericolosa tra il nuovo popolo di giocatori.
Affezionati del settore che oggi fanno un’estrema fatica a comprendere quale sia il punto di gioco legale e quello che non lo è anche per lo stillicidio di notizie che continuano ad imperversare, ma a ragione, sull’ingresso dell’illegalità nel gioco legale.
Infatti la criminalità organizzata, che è particolarmente predisposta al settore dei giochi, è arrivata ad insinuarsi nelle attività lecite, acquistandole e riuscendo così a riciclare il danaro proveniente da operazioni mafiose con danaro “pulito e legale”.
È evidente che non tutti i giocatori possono essere al corrente di queste informazioni e tanti restano indecisi sul da farsi e dove continuare a giocare. Urge, anche per questo, il riordino del gioco pubblico, non esiste un’altra strada: se ne parla dal lontano 2017 e di tempo ne è passato.
Leggi Regionali troppo severe per il settore del Gioco
Le cose si sono complicate sempre di più, le Leggi Regionali “capestro” hanno continuato ad essere emesse, purtroppo con il beneplacito silente del Governo centrale, e gli stessi regolatori oggi non sanno più come gestire la situazione creata da loro stessi. Persino le Regioni, infatti, richiedono il riordino urgente da parte dello stesso Governo in modo da porre fine ad una situazione ingestibile che finisce spesso e volentieri davanti ai vari TAR da nord a sud dello Stivale.
Per ritornare, poi, all’appello di “Mettiamoci in gioco” sintetizzando si richiede prima di tutto una legge nazionale che regolamenti il gioco d’azzardo, anche riducendone drasticamente l’offerta, ed allontanando il gioco e le scommesse da alcuni luoghi delicati, ma anche una rivisitazione del divieto della pubblicità ai giochi ed alle scommesse, altro argomento caldo, anzi caldissimo!
Ciò per avere un gioco che sia presente, ma non in modo eccessivo, distribuito ma non nei luoghi sensibili che devono essere però razionali e non portati verso elenchi improponibili: ma sopratutto ci vuole anche una normativa che renda stabili i fondi per la prevenzione, la diagnosi e la cura del disturbo del gioco d’azzardo, DGA, poiché è evidente che se il gioco se non affrontato e conosciuto anche nei suoi “angoli bui”, potrebbe portare a derive difficili da affrontare e da risolvere.
Quindi, che il gioco, casino con bonus compresi, rimanga divertimento, intrattenimento: che trasmetta anche un po’ di adrenalina per il confrontarsi nelle varie partite con i giochi preferiti, ma che rimanga tale e non una dipendenza altrimenti andrebbe a cadere il principio per cui è nato il gioco pubblico: quello di divertire con leggerezza. Ed è evidente che la leggerezza si allontana se si diventa giocatori problematici od addirittura patologici, cosa che non dovrebbe accadere.
Programmi di ricostruzione per Slot e VLT
Un’ultima parte che riguarda l’appello di “Mettiamoci in gioco” riguarda anche i software degli apparecchi di gioco. Si richiede al Governo, infatti, che la regolamentazione riguardi anche la “costruzione” dei programmi per le slot e per le VLT che dovrebbero essere meno aggressivi, creando quindi meno dipendenza e meno spinta a spendere sempre di più.
È un altro argomento che scotta! Sono modifiche che dovrebbero seguire le indicazioni dell’Osservatorio per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo presso il Ministero della Salute ed a quest’ultimo Osservatorio dovrebbero essere comunicate e richieste le autorizzazioni per ogni modifica o variazione delle caratteristiche dei giochi d’azzardo e dei casino con applicazioni già in commercio.
Un’appello che trova la nostra approvazione
Ed a conclusione di questo “racconto” si deve aggiungere che l’appello di “Mettiamoci in Gioco” trova l’approvazione e l’affiancamento anche di Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni contro le mafie e la corruzione, che aderisce alle sue campagne dal 2012, che li accomuna e ne condivide i principi: altra voce forte che richiede di intervenire a livello nazionale per la regolamentazione del gioco pubblico e che si aggiunge a tutte le altre.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro