Le donne che lavorano nel settore dei Giochi: Viva l’inclusività!

Il settore del gioco, in tutte le sue variegate espressioni, sta effettivamente cambiando sopratutto in tempi recenti: ciò si sviluppa sia nel proprio porsi nei confronti del (nuovo) popolo di giocatori in crescita costante, sia nel modo di organizzarsi all’interno delle proprie strutture, sia infine nel gestire i suoi punti dedicati dove il personale presente è sempre più informato sulla normativa in essere e, si potrebbe dire oggi fortunatamente, ben formato per poter essere di valido supporto a quei giocatori che non riescono a gestire “la propria voglia di gioco” al meglio e che, quindi, corrono il rischio di entrare nella spirale del gioco problematico: brutta esperienza decisamente da evitare.

Anche l’innovazione tecnologica è un altro “strumento” che è entrato in modo veloce e prepotente nel mondo ludico e proprio con questo le aziende stanno facendo i conti per studiare e creare prodotti sempre più avanzati e per poter offrire nuove esperienze -queste invece assolutamente da provare- ai propri utenti: così, di fronte a cotanto cambiamento, si è quasi autorizzati ad interrogarci se l’industria del gioco stia effettuando cambiamenti anche a livello lavorativo nelle proprie aziende.

Si deve dare più spazio nel lavoro alle donne

Oppure constatare tristemente se in questo sistema il rapporto lavorativo prediliga gli uomini alle donne come accade purtroppo in tanti altri settori. Ma sopratutto ci si domanda se le donne devono continuare a lottare per riuscire a raggiungere posizioni professionali “di prestigio” normalmente destinate agli uomini.

E visto che questo mondo ludico mostra così voglia di evolversi ed andare verso il futuro si potrebbe sperare che applichi questa versatilità anche nell’ambito strettamente lavorativo che coinvolge i suoi lavoratori, dirigenti, amministratori delegati.

Proprio seguendo le tracce di tale cambiamento una Azienda abituata ad analizzare le imprese e la loro formazione, la KPMG di Malta, si è apprestata a valutare i progressi fatti dall’industria del gioco per arrivare all’obbiettivo di offrire pari opportunità ed inclusione nell’ambiente di lavoro, visto e considerato che questo settore è sovente nel mirino per tante cose che lo riguardano la sua organizzazione, le sue strutture, i suoi prodotti innovativi, la sua rivoluzione normativa in corso.

Ed anche, recentemente, proprio per un suo specifico “cambiamento di pelle”: quindi, sarebbe molto interessante anche valutare se ha fatto dei progressi in ambito lavorativo per le pari opportunità oppure se sia da considerarsi “il fanalino di coda” in relazione a questo argomento.

L’industria ludica deve avere la mente aperta

In ragione di questo sembra doveroso chiedersi dove si ponga la sua industria a livello globale se si stilasse una sorta di classifica virtuale, od almeno conoscere se abbia iniziato il cammino per arrivare ai primi posti di questa graduatoria bizzarra, anche se questo percorso potrebbe considerarsi forse ancora oggi una sfida!

Ad osservare i progressi ed a valutare i passi che sono stati fatti, e che ancora sono forse da mettere in pratica globalmente, come anticipato è KPMG, una società leader a livello globale nei servizi professionali alle imprese, che ha estrapolato un risultato interessante che certifica che l’industria del gioco ha fatto molti progressi verso l’uguaglianza di genere anche se le donne nel mondo ludico sono oggi sotto rappresentate e dove continuano a verificarsi stereotipi di genere e discriminazioni.

Obbiettivamente, da quanto risulta sembra che ci sia ancora un bel cammino da intraprendere per raggiungere una vera uguaglianza di genere e questo, purtroppo, ancora oggi accade in quasi tutti i settori e non solo nel gioco.

Sarebbe senza dubbio interessante che i leader dell’industria ludica, anche i gestroi dei casinò italiani che offrono il bonus di rimborso delle perdite di cashback, riconoscessero l’impatto delle donne sul futuro dello stesso settore, creando anche un ambiente orientato verso il cambiamento che dovrebbe proseguire nel proprio cammino.

Le donne leader sanno prendere decisioni molto importanti

In pratica accettare l’influenza delle donne nelle decisioni importanti che in ogni azienda si vanno a prendere e questo si sta già facendo affidando a “donne leader” una maggiore loro rappresentanza, cosa che indirettamente risulta una promozione della diversità.

E poi per parlare di cifre nude e crude si deve constatare che le donne costituiscono solo il 39% della forza lavoro ed esiste sopratutto un forte divario retributivo e, purtroppo, esistono ancor a oggi pregiudizi e stereotipi che mettono dei “paletti” per questo tipo di cambiamento e di progresso.

Serve però sottolineare che diverse aziende importanti e rappresentative nel settore del gioco stanno incoraggiando la responsabilità personale per la diversità e cercano anche di spingere altre strutture a seguire il loro esempio: riconoscere il ruolo delle donne nel futuro del mondo del gioco risulterebbe fondamentale per un percorso di cambiamento che si sta facendo strada nell’ambiente lavorativo.

Si deve arrivare ad un’uguaglianza di genere

Il raggiungere l’uguaglianza di genere in un mondo che prevalentemente è gestito ancora da uomini comporta azioni a livello individuale e organizzativo: tutti dovrebbero applicarsi per sfidare i pregiudizi ed istruirsi in modo profondo sull’argomento dell’uguaglianza, ma sopratutto denunciare la discriminazione.

Nonostante quest’ultima “operazione” risulti difficile da perseguire in un ambiente lavorativo dove, anche se dispiace dirlo, “tutti sanno ma nessuno parla” e, purtroppo, a volte retaggi, idee e preconcetti davvero obsoleti che resistono, e che “sono duri a morire” e da sconfiggere.

Retaggi che stranamente convivono in un ambiente che fa del suo DNA l’innovazione, il movimento continuo, il cambiamento: però l’industria del gioco si sta attivando davvero con costanza e cercando di trasmettere da azienda in azienda le variazioni che si riescono ad ottenere in questo ambito.

Seguire gli esempi positivi per poter migliorare in futuro

Pubblicizzare i risultati ottenuti da un’azienda vale indiscutibilmente per la crescita di altre strutture che sono magari più lente nell’acquisire discorsi innovativi a livello lavorativo: ma servirebbe anche proseguire oltre all’uguaglianza di genere, anche nell’equità salariale, ed applicando strategie eque nella selezione del personale ed accordi di lavoro flessibili, attuando linee guida e collaborazioni che promuovano la diversità e l’inclusività.

Come sarebbe fondamentale che le parti interessate e gli organismi di regolamentazione proseguano per sradicare le rappresentazioni sessiste delle donne, particolarmente nel mondo dei giochi, intervento che farebbe parte di un percorso di miglioramento sempre in movimento.

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