La messa in moto del Riordino del Gioco grazie alla Delega Fiscale
Si è ripetuto sino alla noia, e non soltanto da quando è apparsa la Delega Fiscale che con il suo Articolo 13 ha messo in moto il riordino del mondo dei giochi, la rivoluzione della sua organizzazione e la sistemazione della sua normativa, che quanto è stato messo in campo nel lontano 2017 con la famigerata Intesa “caldeggiata, seguita e voluta” sia dal Governo che dalla stessa compagine ludica con tutto ciò che vi è connesso, poteva essere preso come “traccia” per poter arrivare ad un riordino attuale che possa accontentare tutti nelle rispettive posizioni.
E sarà forse un caso che nei giorni scorsi se ne stia parlando più frequentemente e vengano ascoltati e riconosciuti i pensieri di Pier Paolo Baretta, ex sottosegretario con delega ai giochi in carica nel 2017, che sta cercando di trasmettere la sua lunga esperienza “al servizio” di chi dovrà studiare e stendere il riordino: di certo non per suggerire alcunché, ma soltanto per ricordare ciò che era stato fatto allora e che da tutti è stato ritenuto un intelligente “tentativo di riordino dei giochi”, sfumato per un nonnulla!
Un fare del passato che ci è piaciuto molto
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Ma “ci piace” sempre ricordare il fare di Pier Paolo Baretta che nel 2017 ha davvero creato qualcosa di nuovo per il mondo dei giochi: un confronto che al momento aveva coinvolto tutti i protagonisti del gioco di quel momento, la politica, le associazioni, i concessionari.
Insomma, è stato fatto allora quello che si dovrebbe fare adesso e che gli stessi addetti ai lavori reclamano a gran voce: il confronto, lo spiegare le criticità settoriali, i programmi futuri, la concorrenza sleale che purtroppo c’è sul territorio e messa in campo dall’illegalità che non si riesce a debellare come si vorrebbe.
Ed allora, come oggi, era presente il problema degli Istituti Bancari che non intendevano intrattenere rapporti con aziende che operano nel business del gioco d’azzardo in forza di un tanto sbandierato rapporto etico che le stesse strutture ludiche non potrebbero sostenere.
Quindi si può affermare che tutte le problematiche di allora si ripresentano oggi e sono indiscutibilmente aumentate, come è anche aumentato lo sviluppo del gioco e la sua richiesta da parte dei cittadini.
Ma cosa ci si aspetta veramente dalla delega fiscale e dal suo Articolo 13 che apre le porte al riordino del gioco ed a tutti i migliori siti italiani di gioco che offrono il bonus di fedeltà? Ci sono talmente tante voci, tanti sussurri su ciò che sarebbe meglio avviare come rivoluzione normativa che ormai non si sa proprio cosa pensare.
Nonostante tutto la confusione regna ancora sovrana
Anzi, gli addetti ai lavori continuano ad essere confusi e ad avere ancora più incertezze visto e considerato che nessuno di loro si aspettava che l’Esecutivo iniziasse il suo percorso di riordino partendo proprio dal segmento online, mentre quello terrestre è “in preda al panico” da anni e deve lottare con la Questione Territoriale che impedisce al gioco legale di svolgere il proprio sacrosanto lavoro di rappresentante della legalità.
Insomma, questo primo intervento governativo è condiviso davvero da pochi, mentre ciò che il sistema-gioco si aspettava era davvero ben altro! E questo “altro” potrebbe prendere forma con un quadro unitario e dunque nazionale che desse certezze nelle gare che andrebbero bandite al più presto in tutti i segmenti dell’offerta di gioco.
Questo percorso, ed anche questo importante obbiettivo, può essere consentito dalla delega fiscale ed agevolato senza alcun dubbio dalla nuova intesa raggiunta in Conferenza Unificata.
Si torna a discutere delle concessioni di gioco online
E poi si deve anche condividere il fatto importante che nelle decisioni sull’online, ma anche per il terrestre quando si riterrà sia arrivato il suo momento, il Parlamento deve tenere conto che l’innalzamento della base d’asta per le concessioni non vada a creare una discriminante per l’insieme ludico: tenendo ben presente che l’italico gioco è tra i più fattivi nella lotta alla malavita organizzata ed alla criminalità.
E poi il Governo, per quanto riguarda il riordino online, dovrebbe tenere fermamente presente che esiste davvero troppa concorrenza delle piattaforme estere: un problema simile a quello dei Casinò nostrani che subiscono tanto antagonismo a mezzo del fenomeno del turismo da gioco e che coinvolge le Case da Gioco della Slovenia od addirittura quelle di Malta.
Altra “via di uscita” che ci si aspetta dal riordino e che forse “renderebbe più morbide” le decisioni che si assumono dalle varie Amministrazioni Regionali è la richiesta dei Comuni alla compartecipazione al gettito erariale che non dovrebbe essere visto come una sorta di regalo non dovuto ai territori, ma bensì una forma di condivisione delle responsabilità e dei doveri.
Contrastare il Gioco pericoloso con tutte le nostre forze
Sentimenti che le varie realtà territoriale senz’altro sentono molto e che dovrebbero essere rese “più tangibili” con tale compartecipazione che compenserebbe le spese sanitarie e sociali che vengono messe in campo per contrastare il disturbo da gioco d’azzardo, la sua prevenzione, e la formazione di quel personale che si vorrebbe dedicare ad una problematica importante ed affiancare alle persone che purtroppo non riuscendo a gestire con consapevolezza la propria “voglia di gioco” rischiano di essere coinvolti in un vortice di negatività dal quale spesso è difficile uscirne.
Sopratutto se si ha l’ignoranza -o la poca conoscenza- di giocare presso i punti di gioco illegali sperando “di guadagnare di più dalle (im)probabili vincite”: e, purtroppo, questa partecipazione all’illegalità sta diventando “troppo comune” come “troppa” è diventata la presenza sul territorio della criminalità che la gestisce con furbizia a tal punto che a volte sembra trovarsi spesso “un passo avanti” alle Forze dell’Ordine o della Guardia di Finanza.
Dobbiamo tutelare anche i giocatori meno esperti
Dunque, dal riordino ci si attende anche un intervento per questa situazione che forse anche a causa della presenza del divieto della pubblicità ai giochi ed alle scommesse mette in condizione il giocatore magari inesperto di trovarsi presso un punto di gioco illecito non accorgendosene neppure e credendo di trovarsi presso un punto di gioco legale che tutela sopratutto le persone giovani, sensibili e vulnerabili.
Ecco perché dall’articolo 13 della delega ci si aspetta innanzi tutto la tutela dei giocatori ed una razionalizzazione dell’offerta che faccia però sentire al sicuro tutto l’immenso popolo dei giocatori che vuole fortemente giocare legalmente.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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