La lotta del Gioco contro la violenza di genere
Recentemente, come mai prima d’ora, si sentono a mezzo della cronaca così tanti fatti di violenza, ed in particolare nei confronti delle donne da inorridire: argomento del quale si occupano seriamente e professionalmente varie associazioni che riescono a raccogliere le “confidenze” delle persone oggetto di violenza e cercano di dare loro sostegno, conforto ed una possibile “via di fuga” sicura, supportate dalle istituzioni che forse in questi frangenti dovrebbero fare qualcosa di più.
Si dovrebbe mettere nei punti strategici di “confessione” delle persone abusate, presso le Autorità preposte, del personale meglio qualificato che riesca a dare maggiore sostegno a queste persone che trovano la forza di opporvisi.
Già riuscendo a “confessare un abuso od una violenza” si superano barriere psicologiche quasi insormontabili e quindi da parte di chi ascolta, si dovrebbe usare maggiore competenza e delicatezza, ma anche lungimiranza nel provvedimento da adottare nell’immediato per evitare che si concretizzino fatti letali.
Altrimenti, come sempre la cronaca insegna, ci si trova con persone che “denunciano” e poi vengono mandate a casa senza provvedimenti immediati, cosa che a volte ha portato addirittura alla morte chi ha avuto il coraggio di denunciare.
Obbiettivamente a questo punto ci si potrebbe domandare: “Ma cosa c’entra questo con il mondo dei giochi?” Davvero tantissimo!
Perché si è trovata una risposta da parte del settore ludico che potrebbe essere di valido supporto alle istituzioni: la messa a disposizione nelle sale da gioco di personale formato per affrontare oltre che le problematiche derivanti dall’abuso del gioco, anche quelle relative alla violenza di genere nella quale si inserisce ovviamente ciò che riguarda le donne.
Un progetto con grandi potenzialità
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Sarà possibile concretizzare questi interventi, che vanno a moltiplicare i presidi di sicurezza e legalità per merito di un progetto tra FIPE-Confcommercio e Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato che hanno deciso di allargare la rete a protezione delle donne inserendo le gaming hall.
Ciò avverrà con la firma di un protocollo d’intesa tra appunto EGP-FIPE, associazione importante nella gestione del gioco pubblico, la Direzione centrale Anticrimine ed il Presidente del Gruppo imprenditrici donne della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi: questo accordo ha come obbiettivo quello di trasformare un centinaio di gaming hall e sale bingo sparse sull’intero territorio in “avamposti” a difesa delle donne vittime di violenza.
Nella pratica avverrà che i responsabili di ogni sala saranno coinvolti nella individuazione di personale da formare con lo scopo di imparare a riconoscere i segnali di una potenziale molestia o violenza di genere e segnalarla nell’immediato alle Forze dell’Ordine attraverso una App oppure l’hashtag dedicato per una presa in carico della denuncia in modo più rapido.
La formazione sarà gestita direttamente dagli specialisti della Polizia di Stato: a corso terminato, ci si dovrà sottoporre ad un test che, ad esito positivo, consentirà alla sala di ottenere il bollino di presidio della legalità.
Sarà di grande supporto la presenza sul territorio di queste “succursali d’aiuto” contro la violenza anche per prevenirne lo sviluppo sul luogo di lavoro, agendo ovviamente “ai primi segnali” che anche se non costituiscono fatti penalmente rilevanti, nella violenza di genere possono fare la differenza.
Tutti uniti per combattere le discriminazioni
Un approccio di contrasto preventivo e repressivo di questo fenomeno non può che essere positivo ed anche la risposta al problema denunciato deve essere svolta sia con le istituzioni ma anche con altri interpreti, come appunto le associazioni, lavorando in piena sinergia: come dovrebbe accadere con questo protocollo d’intesa.
Insieme, e tutti uniti, si potranno raggiungere risultati positivi e mettere in salvo tante vite che altrimenti sarebbero distrutte o dalla violenza stessa od anche da quella che i “destinatari” potrebbero mettere in atto contro la propria persona.
Aderire al progetto #SicurezzaVera rispecchia ciò che l’intero mondo dei giochi, capitanati dai casino online mobile responsive per giocare con il telefonino e con il tablet, pensa nei confronti della violenza di genere e che contrastarne lo svolgersi deve essere una priorità assoluta.
Così con un seppur minimo contributo mettendo a disposizione alcune gaming hall alle Forze di Polizia, impegnate quotidianamente in questa tremenda battaglia che sta diventando “troppo presente” nel quotidiano di diverse persone, pare di poter partecipare attivamente ad affrontare questo fenomeno dirompente.
Le sale da gioco d’altra parte per loro natura rappresentano un presidio di socialità e di legalità laddove si conta anche sulla professionalità del personale predisposto a gestire un rapporto “amichevole” con i loro frequentatori, fatto di quotidianità e di contatto umano.
La tecnologia che ci viene in aiuto
Serve ricordare che potranno essere d’aiuto proprio nel caso di eventuali violenze di genere anche i sistemi più tecnologici di videosorveglianza sia interna che esterna nelle sale ed il cui monitoraggio è sempre sotto controllo dando la possibilità di poter intervenire tempestivamente.
Come anche il personale delle gaming hall e delle sale bingo, prevalentemente femminile, potrà senz’altro contribuire al soggetto colpito da violenza “a lasciarsi andare” con più facilità.
Così le sale possono rappresentare davvero una sorta di “isola” ideale per promuovere un’attività di prevenzione su possibili casi di violenza di genere e con questo accordo è nato un ulteriore alleato nel contrasto alla violenza che è diventata davvero una piaga della nostra società attuale.
Ma questo progetto non è del tutto nuovo, infatti sono due anni che ha già raggiunto un centinaio di pubblici esercizi sull’intero territorio: si è voluto ulteriormente “pubblicizzarlo” per gli ottimi risultati raggiunti in modo che altri gestori che ancora non compaiono tra le fila del progetto #SicurezzaVera possano fare i passi idonei per aggiungersi a questa “forza di combattenti la violenza”.
Un ultimo suggerimento che si rivolge in modo particolare alle donne: se di persona ancora non si riesce a “denunciare” non si deve esitare ad usare la app YouPol e chiedere un intervento immediato.
Il gioco è al fianco di chi ne vorrà “approfittare” e d i suoi addetti ai lavori, uomini e donne, sono pronti con sensibilità ad ascoltare e consigliare la strada più sicura per liberarsi da una violenza che non deve riguardare alcun essere umano.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro