La guerra colpisce anche il settore del gioco d’azzardo

Pubblicazione: 16 Marzo 2022 ore 18:00

la bruttissima guerra scoppiata sta colpendo anche il settore del gioco azzardo

La guerra è una parola che sembrava tanto lontana dalla nostra vita attuale che mai si sarebbe pensato di sentir pronunciare oggi: in fondo, si è appena usciti da un’altra guerra, quella contro un virus invisibile che ha stravolto il Pianeta e non avremmo voluto ricadere in un’altra guerra ancor più feroce perché riveste la volontà di un solo popolo di sovrastarne un altro: e, sinceramente, appare una cosa intollerabile.

Però, nei giorni scorsi, purtroppo è accaduto davvero e tutti gli Stati sono in apprensione per questo accadimento: cosa che ha già procurato tensione, paura, vittime ed ogni Paese sta cercando di mettere in campo le proprie strategie per cercare di riportare la ragione al proprio posto e vedere cosa si può mai fare per far terminare questa tensione così tragica per le popolazioni coinvolte.

Si vedono tanti bombardamenti, case ed edifici pubblici devastati dalle esplosioni e paura sui volti della gente che non sa come difendersi e nascondersi tanto è risultato sorprendente questo voluto intervento bellico.

Che poi la guerra sia andata a coinvolgere anche il gioco d’azzardo ed i casino slot nella persona di un suo professionista più che affermato è un’altra cosa che non ci si sarebbe aspettato di dover vedere: lo si vuole riferire per l’eccezionalità della situazione anche se nel nostro scrivere non si parla spesso di poker e dei suoi protagonisti.

Episodi davvero brutti da vivere in prima persona

Ma questa pare veramente un’occasione da riferire: così, ecco queste righe che vogliono racchiudere e raccontare la paura di questo giocatore professionista del poker, frequntatore anche dei migliori siti legali di poker sportivo con bonus. Si parla di Eugene Katchalov, il miglior giocatore ucraino, ex Pokerstars Team Pro e contendente alla triple crowne: Wsop bracelet, campione Wpt e secondo all’EPT Deauville nel 2013.

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Non tutti i Governi snobbano il gioco d'azzardo

Personaggio di una certa taratura e conosciuto a livello internazionale che recentemente, si parla del 2017, si è voluto cimentare con una nuova avventura imprenditoriale con un team di e-Sports, esperienza che ha finito per assorbire tutto il suo interesse.

Purtroppo, a causa della guerra che in questi giorni sta preoccupando tutto il mondo, è stato costretto a fuggire da Kiev con la sua famiglia: nei giorni scorsi ha informato i suoi affezionati “seguaci” che era in fuga e che stava sorpassando l’ultima stazione di servizio in Ucraina e quindi che lo stavano aspettando ancora cinque o sei ore prima di sentirsi al sicuro e lontano da grandi città che potrebbero purtroppo rappresentare un obbiettivo per i bombardamenti.

La paura lo ha seguito ed ha coinvolto la sua famiglia che è pari a tutte le altre famiglie che si stanno mettendo in salvo e che vivono nel terrore poiché ancora tanti non si rendono conto di come sia potuto accadere un avvenimento “così brutale e decisamente a freddo”, considerando che proprio Putin un paio di giorni prima dell’inizio della guerra non aveva manifestato una vera e possibile occupazione del suolo ucraino.

Eugene Katchalov, come detto poker pro ed ora anche investitore nel settore degli e-Sports segmento in forte espansione ed evoluzione, ha sottolineato che per lui e la sua famiglia c’era una “fuga infinita” davanti a loro ed era sconcertato di ciò che è successo.

Decisioni dure da prendere

Ovviamente, il lasciare il proprio Paese è stata una decisione senza dubbio “forzata” perché spinto dalla forza della disperazione e per proteggersi in una fase così drammatica di questo conflitto.

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La situazione del Gioco in questo momento di crisi

Ma al di là delle questioni politiche che hanno scatenato questo evento, e non essendo nel nostro stile addentrarci in un discorso politico non ritenendo sia il luogo né l’opportunità per disquisirne, un’ulteriore cosa che lascia basiti è che in Kiev non si combatte soltanto una guerra, ma una vera e propria presa di posizione da parte dei cittadini che sono stati armati d’emergenza per difendersi: decisamente guerra vera e sul campo con il terrore che fa da ingrediente principale poiché la popolazione non è di certo addestrata alla guerra, ma vuole difendersi da ciò che si ritiene indiscutibilmente un vero e proprio sopruso.

All’inizio di questa intrusione dei russi a Kiev, nel rileggere un tweet di Katchalov, si prova tutta l’angoscia che deve aver provato personalmente insieme alla sua famiglia.

“Mi sono svegliato al suono di un’esplosione lontana. Con la famiglia ci siamo spostati in un piccolo villaggio per decidere cosa fare. Ad un certo punto un enorme missile è atterrato sull’asfalto a 50 metri di distanza: non è esploso e sta letteralmente sporgendo verticalmente”.

Parole che concretizzano un’immagine pazzesca della situazione che al giorno d’oggi eravamo abituati a vedere od in TV in alcuni documentari od in “piccole guerre” e non certo in Europa. Tutto questo dà, senza ombra di dubbio, un quadro della situazione che si vive a Kiev e nei paesi limitrofi: non sapendo cosa fare e dove nascondersi per cercare di non morire.

Una freddezza davvero invidiabile

Oltre tutto anche la fuga di Katchalov e della sua famiglia non è sembrata facile, anzi. Ma il nostro pro è riuscito a mantenere la sua proverbiale freddezza ed ha comunicato: “non sono affamato e non sono assetato e neppure stanco dopo tantissime ore di guida”.

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Incredibile come il corpo produca energie e tenga il cervello concentrato sull’unico obbiettivo del momento, quello di mettersi in salvo ed arrivare al confine per continuare a cercare di vivere.

E si voleva riferire questo “squarcio di guerra” che ha coinvolto un giocatore di poker: ma in questi giorni anche altri settori dell’intrattenimento danno voce a questo evento, cercando di lanciare appelli affinché tutto finisca al più presto.

Il calcio per esempio, ha dato il suo piccolo segnale in campo mentre le parole dell’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, che sa cosa si passa quando un popolo è in guerra, ha ricordato ciò che ha passato con la sua famiglia. Anche il mondo della musica a mezzo di una direttrice d’orchestra ucraina ha lanciato il suo appello.

Insomma sono piccole cose, ma sentite profondamente da parte di tanti e, sopratutto, di chi appartiene alla terra ucraina e teme per la sua popolazione ed anche per qualcuno della famiglia che ancora vive in quella terra.

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Vanessa Maggi

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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità.

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