La cattiva regolamentazione del Gioco deve avere fine
Da quando ci si aspetta dalle Istituzioni il riordino nazionale dell’intero settore dei giochi si fanno tanti programmi sulle strategie più giuste da elencare e da dettagliare in tale nuovo strumento per fare in modo che possa davvero risolvere le mille problematiche che il gioco pubblico e legale si trascina da tanto tempo.
Come si spera che si cerchino anche di eliminare tutte quelle restrizioni tuttora in essere che hanno portato ad uno “sbalestramento generale” dell’intero settore, quando addirittura non hanno davvero prodotto l’effetto espulsivo del gioco legale dal territorio di competenza delle varie “Riserve di Stato”.
Inutile ricordare che ci si sta riferendo alle Leggi Regionali “capestro” che andrebbero o rivedute e corrette, od addirittura cancellate, dalla vita degli operatori che stanno subendo da anni come un incubo il loro esistere sulle realtà territoriali. Ma a prescindere dalle Leggi è sicuramente il loro contenuto sotto accusa laddove si parla e ci si riferisce ai vari distanziometri che le stesse impongono.
Misura ufficialmente portata a deterrente del gioco problematico, ma strumento che, in pratica, non è basato su alcuna ricerca scientifica o di altro genere che possa affermare che sia effettivamente positivo per quel contrasto al gioco problematico per il quale sembrano essere stati creati tali “strumenti” dalle menti delle relative Amministrazioni.
In effetti, nelle Leggi citate si statuisce che sia la distanza di 100 metri dai luoghi sensibili quella utile a contrastare il gioco problematico, oppure 200 o 300 od addirittura 500 metri.
Intuizioni non sempre supportate dalla ragione
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Ma non esiste alcuna ricerca specifica a supporto di queste intuizioni istituzionali de-localizzate: quello che si può affermare, invece, è che sicuramente sembrano non essere esempi di “migliori pratiche” per contrastare il disturbo da gioco d’azzardo, anzi! È stato “riprovato” ed affermato da vari esperti in materia che i cosiddetti distanziometri mettano ancor più voglia nei giocatori a rischio di ricercare con ansia un altro punto di gioco disponibile.
E così aumentano la voglia di gioco di chi non dovrebbe proprio essere spinto a questo e non significa che ciò possa ritenersi un gioco responsabile perché costretto entro certe distanze. Il nostro italico gioco non è meglio rappresentato, per quello che riguarda le migliori pratiche per contrastare il gioco problematico, se si guarda al disastro che è riuscito ad ottenere il divieto totale della pubblicità ai giochi ed alle scommesse messo in atto qualche anno fa.
Divieto che sta ancora oggi “osteggiando” le imprese di gioco e quelle sportive che dalla sua messa in campo non sono riuscite a riprendersi dai disagi economici che tale proibizione ha procurato nel tempo. Ma alla fine di tutte queste precisazioni cosa ne esce? Indiscutibilmente che il mondo dei giochi ha assoluta necessità che terminino il loro corso tutte queste normative senz’altro “inadeguate” che hanno comportato tanto disordine ed incertezza e che oggi quasi non si possono neppure più applicare.
Il perché accade questo, ormai è noto a tutti forse anche a chi non segue proprio da vicino gli interessi del gioco e di tutti i migliori casino online legali ADM che offrono il gioco sicuro del blackjack con soldi veri: tali norme restrittive inadeguate si sovrappongono alle norme statali che hanno più diritto di esistere e che devono essere seguite da tutti i cittadini.
Il dovere di mettere in atto il Riordino dei Giochi
E qui “la palla” passa al Regolatore che mai come in questo momento ha dei profondi doveri di intervenire con il riordino nazionale dell’intero settore. Ecco spiegato il perché oggi si sente che l’intera industria del gioco ha assoluta necessità di un quadro normativo valido ed equilibrato: un riordino nazionale che “spazzi via” tutte quelle norme “a volte bizzarre” che hanno provocato incertezza, incredulità e chiusura di un mercato che ha tutte le carte in regola per essere pronto a spiccare il volo.
Il gioco, d’altra parte, è un comparto pieno di creatività e di tecnologia innovativa che farebbe senz’altro fare un balzo in avanti alla nostra industria ludica che ha tanti estimatori negli investitori internazionali.
Imprese che, purtroppo, si sono fermate con i loro progetti proprio in conseguenza delle tante Leggi restrittive che hanno tenuto in ostaggio il settore per tanti anni e che “mettono paura per gli investimenti”.
Ma comparto pronto a volare sulle ali dei suoi creativi disponibili a lasciare andare il proprio ingegno ed il proprio talento: ed è esattamente per questo che diventa indispensabile dire “basta” a quelle norme basata su impulsi emotivi ed invece “avanti tutta” per una regolamentazione basata sull’evidenza e con la collaborazione di tutte le parti coinvolte.
Senza il Riordino del Gioco si blocca tutto
Senza questo vengono meno tutti i progetti e tutte le idee seppur positive su un nuovo riordino che deve tenere conto degli interessi di tutti coloro che partecipano al comparto, nessuno escluso: e tutti con le loro esperienze pronte ad essere esaminate e prese in considerazione.
Soltanto con questo fare il Regolatore prenderebbe finalmente in esame non soltanto le norme restrittive che sino ad oggi sono state applicate forse con troppa “leggerezza”, che vanno riviste molto attentamente, ma anche i rapporti con la filiera.
Norme che al lato pratico hanno costituito una sorta di “uso del bastone nei confronti degli addetti ai lavori del gioco”, che andrebbero affiancate da una nuova regolamentazione supportata da qualche differente considerazione restrittiva ma che alla fine risulterebbe a favore della tranquillità di tutti gli operatori e che forse sarebbe vista addirittura come un incentivo da questi ultimi: come si trattasse “della famosa carota” che a volte può funzionare assai meglio del bastone di buona memoria.
Che l’intera industria del gioco si aspetti dal riordino certamente regole, ma anche qualcosa che tuteli le sue imprese, gli operatori e gli investimenti che gli stessi hanno effettuato è fuori di dubbio: oggi, invece, tutto sembra “remare contro le Riserve di Stato”, contro il settore come fosse una compagine da combattere e distruggere, contro gli operatori che appaiono ancora come speculatori di un settore che offre prodotti di gioco pericolosi e rischiosi.
E dal riordino si aspetta proprio che al comparto venga ridata dignità e rispetto per tutti coloro che ancora oggi e nonostante tutto ciò che accade al mondo del gioco vogliono ancora investire in questo business affascinante e delicato.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro