Ippica: una maggiore tutela dei cavalli contro la violenza
Anche il mondo ippico appartiene al sistema-gioco vuoi per la realizzazione delle corse che per le scommesse sportive che gravitano intorno ad esse e che hanno forse un pubblico “di nicchia”, ma che segue con affettuosa frequenza e partecipazione il loro svolgersi.
A chi scrive del mondo del gioco in generale come accade quasi quotidianamente con la stesura di queste righe per coloro che ancora hanno la pazienza di leggerle (cosa che si ripete davvero con una certa frequenza e che vuole essere un forma di ringraziamento) piace raccontare cosa accade nell’ippica visto che è un settore purtroppo in netto degrado e che sta cercando tramite il Governo ed ai suoi provvedimenti di riuscire ad uscire da situazioni davvero deplorevoli che non vengono spesso condivise con chi dovrebbe invece proteggere il settore.
Così in questi giorni “ci piace” senza alcun dubbio portare a conoscenza degli amanti degli animali in genere una forma di violenza perpetrata nei confronti di un cavallo nel suo box che è stato oggetto di calci e frustate dopo una corsa.
La violenza non può essere mai giustificata
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Chi ha voluto comunicare questo atto di inusitata violenza che non ha alcun tipo di giustificazione come qualsiasi atteggiamento violento, è la proprietaria dell’Ippodromo Paolo VI di Taranto che chiede al MASAF nuove sanzioni più forti per tutelare gli animali ed un nuovo regolamento che possa tutelare il benessere degli animali: e per questo si chiede l’intervento del Ministero dell’Agricoltura.
Anita Carelli, dunque ha reso pubblico il fatto avvenuto lo scorso 26 dicembre laddove un cavallo è stato maltrattato dal suo “gentlemen” che come detto sopra l’ha colpito con calci e frustate (“gentlemen” è colui che partecipa ad una competizione ippica per semplice diletto senza essere professionista: “gentlemen driver”, gentiluomo guidatore, colui che non essendo professionista guida i cavalli al trotto) entrambi termini che dovrebbero ricomprendere ed esternare un profondo affetto nei confronti del cavallo, cosa che sembra alquanto lontana da questo episodio che si è verificato al termine della terza corsa ed episodio che si è potuto conoscere soltanto grazie al pronto intervento del maniscalco di servizio.
E non solo da quell’intervento, ma anche dal consulto delle telecamere posizionate nel recinto tris la cui registrazione è stata immediatamente inviata ai funzionari ministeriali che hanno inflitto la massima punizione possibile.
É del tutto evidente che tali episodi non debbano ripetersi e per questo gli Ippodromi, dove si scommette sulle corse dei cavalli in modo sicuro, dovrebbero essere tutti ben monitorati e ciò che già esiste andrebbe senza dubbio implementato: fermo restando, ovviamente, che debbano intervenire alcune misure da valutare per fare in modo che ciò non accada più.
Il personale addetto dev’essere ben preparato
Senza alcun dubbio, le telecamere a circuito interno sono da ritenersi fondamentali in tutte le strutture ippiche in modo che i sistemi di videosorveglianza possano garantire un controllo costante: ma sopratutto documentare situazioni di rischio o di abuso.
Inoltre è indispensabile che sia studiato attentamente un supporto del personale addetto con la presenza di soggetti qualificati ad un intervento tempestivo, special modo per affrontare e fronteggiare situazioni critiche laddove l’intervento veloce diventa essenziale per non cadere in situazioni ancor più degeneranti.
Servirebbe anche intervenire, sempre secondo Anita Carelli, per la costruzione di un recinto tris per cavalli, cosa già evidenziata dal Dottor Di Corinto che si occupa di attività di prevenzione e contrasto al doping e di tutela del benessere del cavallo: esperto che sostiene che tale intervento deve essere immediatamente messo in cantiere proprio per garantire la sicurezza ed il controllo degli animali.
E si aggiunge pure che serve un inasprimento delle sanzioni in caso di attestati atti di crudeltà nei confronti di questi meravigliosi esemplari sino ad arrivare alla revoca definitiva della licenza per la persona coinvolta, ma che deve anche contemplare l’imposizione di una sanzione pecuniaria da corrispondere senza meno.
Tutti i cavalli devono essere tutelati al meglio
É da tenere presente che ogni cavallo vittima di crudeltà deve essere tutelato e preservato con misure di protezione adeguate magari entrando in collaborazione con le società delle corse che potrebbero prevedere attività di recupero ed adozione responsabile: certo un percorso di salvaguardia totale dell’animale e di “ricostruzione” della sua “anima”.
Non si può tacere quanto avvenuto perché purtroppo risulta essere una costante generale che deve essere assolutamente eliminata: in effetti, l’episodio potrebbe diventare addirittura una vera e propria occasione per dimostrare l’impegno concreto delle istituzioni nel garantire il rispetto e la tutela della vita degli animali, valori che anche la normativa in essere tende a sancire.
D’altra parte, richiamare l’attenzione del Governo su quanto accaduto sollecitando un suo possibile intervento significherebbe profonda sensibilità verso un argomento che richiede un intervento deciso e tempestivo. E mentre esiste tutto questo “movimento” per sollecitare l’interesse per la tutela dei cavalli servirebbe anche che lo stesso Esecutivo ridoni dignità ed inquadramento giuridico al settore.
Cosa che sta accadendo proprio a mezzo della legge di Bilancio 2025: e tale intervento contenuto nella Manovra stessa è stato benevolmente accolto dalle associazioni di categoria AIGI (Associazione Italiana Giudici Ippici) ed ANFI (Associazione Nazionale Funzionari Ippici che rappresenta i Giudici sia delle corse al trotto che al galoppo).
L’ippica vuole riappropriarsi della propria dignità
Dare dignità al mondo ippico e consegnargli un inquadramento giuridico sarebbe davvero un enorme passo in avanti per tutta la filiera e sarebbe un importate supporto per un settore che ha necessità di ritornare a credere in sé stesso e nel proprio operato; sopratutto considerando che il mondo ippico sta lavorando in modo davvero precario e senza tante protezioni istituzionali.
Ovviamente, aver appreso che l’emendamento sull’inquadramento giuridico della categoria è stato finalmente votato all’interno della Manovra finanziaria merita un’espressione di gratitudine indirizzata principalmente all’onorevole Francesco Lollobrigida ed al senatore Patrizio La Pietra sottosegretario del MASAF ma esteso a tutti i dirigenti del settore ippico che si sono espressi personalmente per arrivare a questo obbiettivo davvero tanto atteso dal settore.
L’approvazione del disegno di legge è un grande obbiettivo che stanzia anche 7 milioni di euro per l’anno 2025 per l’ammodernamento e l’adeguamento degli ippodromi: oltre a 3 milioni di euro per la dotazione del “montepremi” delle corse ippiche.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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