Interventi nel settore dei Giochi: Servono come il pane
Se non avverrà veramente un cambio di passo a livello istituzionale nei confronti del gioco, sarà la fine per tante piccole e medie imprese che nonostante abbiano imparato molto bene a “nuotare” nel consueto ed inospitale mare magnum di criticità, hanno finito le proprie forze e non riescono più a stare a galla: considerato anche che le spese aziendali relative ad ogni attività ludica sono alte ed impegnative in proporzione agli introiti che ultimamente non sono sicuramente dei migliori.
Qui si parla in modo particolare del gioco terrestre che risulta ancora decisamente spiazzato dall’esperienza pandemica che ha portato un vero disastro nelle attività in presenza, mentre di certo si possono considerare diversi i risultati per il gioco online.
Ma in ogni caso, ciò che ci si aspetta con trepidazione dal neo-Governo è sempre il riordino nazionale dell’intero settore del gioco sperando che il mondo ludico possa continuare ad avere il conforto del suo diretto interlocutore Federico Freni.
Persona e politico che ha dimostrato di avere a cuore il destino del gioco pubblico cercando di percepire le sue tante problematiche: infatti, durante l’emergenza pandemica si era diligentemente interessato delle criticità ludiche studiando un disegno di legge per una Legge Delega sul Gioco che avrebbe potuto arginare i confini ormai perduti delle attività ludiche.
Così risulta del tutto evidente che tutta l’industria del gioco “tenga” a questo nominativo che ha così prestato attenzione alle sue imprese e sopratutto durante quel periodo emergenziale che tanto ha fatto discutere e del quale, purtroppo, il gioco terrestre risente ancora dell’onda lunga.
In attesa del Delegato al mercato del Gioco
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Comunque, in attesa di conoscere chi sarà il nuovo delegato al mercato del gioco, si sono formalizzate le denominazioni dei nuovi Ministeri che è stata già presa in esame in altro articolo e nuove denominazioni che non possono certamente “accontentare” il mondo ludico che aspetta sinceramente ben altri cambi oltre che il riordino dell’intero settore.
Mentre si ribadisce il concetto che non sia sufficiente cambiare la denominazione di un Ministero per “mettere le cose apposto”, ci si focalizza su di un vero cambio di passo del Governo centrale nei confronti del gioco pubblico, compresi i siti che ti fanno giocare alle slot machine migliori senza depositare soldi veri, che sente proprio la necessità di essere più ascoltato, più tutelato, più regolamentato: quindi si spera in un nuovo percorso ed un nuovo rapporto tra istituzioni e settore.
Ma sopratutto che finalmente si svolga tutto in sinergia poiché soltanto così si potrà combattere con tutta l’illegalità che circonda il gioco pubblico, e quindi legale, e che si mette di traverso sul cammino delle attività di gioco mettendo in atto una concorrenza sleale senza fine che non consente alla legalità di essere rappresentata pienamente dalle “Riserve di Stato” che sono state create dallo stesso Stato e messe sul mercato per offrire i suoi prodotti di gioco.
Questo sembrava essere il compito dettagliato del gioco pubblico e dei suoi diversi concessionari che si trovano molto spesso messi in un angolo e non possono proteggere né i giocatori né il territorio.
Si è certi che gli elettori si aspettassero qualche “rivoluzione” dal Governo Meloni visto tutto ciò che si è detto su questo nuovo team istituzionale all’indomani della tornata elettorale e non solo ovviamente soltanto il cambio di qualche titolazione ministeriale.
Aspettiamo l’operato del Governo Meloni
Ma il Presidente del Consiglio si è trovato di fronte a qualcosa di molto più urgente di cui occuparsi: comunque, Giorgia Meloni si sta muovendo cercando anche di non fare troppo rumore come magari l’agguerrita opposizione vorrebbe per poterla poi criticare considerato che l’opera di dissenso è ampiamente cominciata, anche se a favore del nuovo Governo si deve dire che il suo avvio è stato piuttosto rapido rispetto ai precedenti Governi.
Ma è tempo del fare e di non filosofeggiare e Palazzo Chigi deve affrontare le urgenze che sono davvero tante e che per quanto riguarda le situazioni critiche “basta scegliere nel mazzo”, senz’altro ben fornito e che riguarda diversi settori, tra questi quello del gioco che non aspetta altro che di essere “pescato”.
Mondo ludico che aspetta risposte ed interventi seri, veloci ma concreti rispetto al futuro di un settore importante per la sua raccolta: non si può nascondere che il riordino nazionale ed il rinnovo delle concessioni siano argomenti pregnanti, ai quali il Governo dovrà prestare una particolare attenzione.
E, forse, anche proseguire nel percorso che Draghi aveva già intrapreso e che a causa prima della guerra in Ucraina e poi per le conseguenze dirette che questa assurda guerra ha procurato e sfociato nella crisi energetica, si è improvvisamente interrotto.
Così come sono svanite tutte le speranze che l’intera filiera del gioco aveva riposto proprio nell’ex Premier Draghi e nella sua pragmaticità che forse avrebbe dato ottimi risultati nella risoluzione dell’antica Questione Territoriale.
Cosi si limita lo sviluppo del Gioco
Questione che tiene in ostaggio da anni lo sviluppo del settore e le attività di gioco che non riescono più a svolgere il proprio lavoro ed il proprio compito. Di fatto, il balenarsi della Legge Delega sul Gioco, che non è riuscita a “nascere”, poteva essere davvero un buon inizio: ma così non è accaduto.
Ora, lo stesso mondo ludico ha spostato, per cause di forza maggiore, il proprio sguardo sul Premier Meloni sperando che il suo Esecutivo possa distinguersi da quelli precedenti arrivando alla concretezza del riordino nazionale dell’intero settore.
Intervento che farebbe “pulizia” di tantissime problematiche che assillano il gioco e metterebbe in tranquillità anche il futuro dei tantissimi dipendenti che il mondo ludico impiega tra le sue fila. Riforma del gioco che dovrà uscire dal Ministero dell’Economia che non ha cambiato denominazione mentre l’intero gioco spera che possa fare un cambio di marcia sopratutto nel metodo con il quale tratta il gioco e nei confronti del quale necessita indiscutibilmente un nuovo approccio da parte di tutte le istituzioni.
Infatti, si spera che lo stesso Ministero non venga più condizionato da ideologie trite e ritrite che onestamente non “sono di proprietà del MEF” ma arrivano da altrove: al contrario nel MEF alberga la nuda e cruda concretezza pur non riuscendo ad essere applicata come magari di fatto si vorrebbe fare.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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