Il riordino del Gioco nel Regno Unito potrebbe insegnarci qualcosa
Si mettono in campo, in ogni dove, corpose compagini di ricerche sul mondo dei giochi e sul comportamento dei suoi maggiori frequentatori: dunque, non ci si vuole esimere dal curiosare su cosa accade nel Regno Unito che come il nostro Paese sta riordinando il suo gioco anche online.
Ed anche se non si è nel modo più assoluto esterofili, come spesso si sottolinea, “ci piace” acquisire qualcosa di nuovo da una realtà come quella britannica dove il gioco d’azzardo è ben riconosciuto e sostenuto come settore molto importante, per l’economia globale di quel Paese.
Riconoscimento che, forse, si dovrebbe considerare ed estendere finalmente anche nella nostra realtà, seppur con le dovute differenze, poiché senza alcun dubbio si ritiene che l’educazione al gioco da parte dei giocatori britannici sia diversa ed assai più sviluppata di quella degli italici utenti del gioco: e, così, eccoci qui pronti a guardare al di là ma non troppo lontano dai nostri confini per valutare e curiosare ciò che sta accadendo nel Regno Unito e proprio nel mondo dei giochi.
Ci sono molte cose che bollono in pentola
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Ma sopratutto interessa cosa sta per mettere in campo la Gambling Commission: senza dubbio, l’Istituto Regolatore che tutela il gioco online nel Regno Unito si sta attivando per riuscire ad ottenere e mettere a disposizione della propria utenza un gioco più responsabile e regolamentato e prima di fare qualsiasi cosa in questa direzione intende sviluppare uno studio sul comportamento dei giocatori per poterli meglio comprendere, poiché è proprio su di loro e sul modo di approcciarsi al gioco che serve “puntare” per avere un comparto migliore.
Questo obbiettivo sembra essere di grande pregio e fa riferimento al primo rapporto annuale prodotto dal Centro Nazionale per la Ricerca sociale e dall’Università di Glasgow che aveva interpellato circa diecimila persone: quello che si svilupperà a breve avrà una “platea più vasta” che aumenterà a circa ventimila persone entro l’anno prossimo ed è questa “rilevante imponenza” che rappresenterà un importante passo in avanti per stabilire una solida base per arrivare al gioco responsabile.
Così ci si trova a fare una comparazione tra il percorso messo in atto per il nostro riordino online che prosegue seppur lentamente nella sua strada e questo nuovo sondaggio che senz’altro “calza a pennello” con le riforme portate avanti dal Libro Bianco britannico che intende fornire una fotografia più ampia degli atteggiamenti e dei comportamenti di gioco.
La conoscenza dei Giocatori è davvero fondamentale
E questo lo si ottiene con una visione più completa del mondo dei giocatori, sopratutto facendo una maggior luce sulle percentuali di partecipazione, il tipo di attività di gioco preferite dalla gran parte dei giocatori ed anche sulle derive o sulle conseguenze che il gioco “riserva” direttamente ai suoi frequentatori più accaniti ed anche sulle persone a loro vicine.
Serve secondo la Commissione, che si occupa di controllare anche le case da gioco fisiche nel Regno Unito, fare luce sulla specifica ricerca del comportamento dei giocatori che fa da volano alla costruzione di una raccolta delle prove migliori sul gioco e su quello che lo circonda e nello specifico su come viene approcciato ed affrontato dai suoi frequentatori più affezionati.
Si vorrebbe creare una fonte di informazioni più che profonda e inequivocabilmente attendibile per ciò che riguarda “l’uso del gioco” nel Regno Unito.
Le informazioni ed i dati raccolti potrebbero rappresentare una nuova linea di comportamenti, che saranno quelli futuri, e che quindi saranno estremamente utili per approfondire la comprensione del gioco che si svolge per tutta quella realtà e che farà anche da trait d’union tra gli atteggiamenti “vecchi e quelli nuovi” degli stessi giocatori: se c’è stata un’evoluzione, è destinata a farsi conoscere, cosa che si ritiene utile per plasmare un gioco migliore ed in costante evoluzione.
Uno studio che potrebbe migliorare l’intero comparto ludico
Sopratutto ciò che si ricaverà da questo studio migliorerà in modo sensibile il nuovo gioco che percorre la Gran Bretagna e questo si ricaverà proprio dai modelli di comportamento che si sviluppano nei suoi confronti: di certo una platea annuale di ventimila interviste che si svolgeranno su tutto il territorio fornirà dati dettagliati su un’ampia gamma di “indicatori essenziali” per riuscire a ben comprendere i relativi atteggiamenti.
Inoltre, da parte della Gambling Commission sono state pubblicate una sorta di Linee Guida per aiutare ad interpretare al meglio i dati che si raccoglieranno e questo sta ad evidenziare l’impegno profondo che si metterà in campo per garantire che le nuove statistiche vengano utilizzate nel modo corretto.
Si deve anche aggiungere che le stime che verranno presentate in questo rapporto non sono confrontabili con le indagini sin qui svolte proprio a causa della loro diversa metodologia, incluso ovviamente il campione su cui oggi si opera che è indiscutibilmente maggiore e di certo assai corposo.
Ora sarebbe anche interessante entrare un po’ meglio nel dettaglio di questo rapporto specialmente quando agli intervistati si richiedono nello specifico le proprie esperienze di gioco: come per esempio quali siano i loro sentimenti nei confronti del gioco. Il 41% degli adulti che hanno giocato nell’ultimo anno ha valutato l’ultima esperienza ludica in modo positivo: il 21% ha dato invece un “punteggio negativo” ed il 37% si è espresso in modo neutro.
Un sondaggio che ha prodotto risultati davvero interessanti
I motivi più comuni che hanno spinto ad avvicinarsi sporadicamente al gioco d’azzardo sono stati prima di tutto la possibilità di vincere grandi somme, oppure perché giocare è divertente, e per “fare soldi” perché è “adrenalinico” ed emozionante.
Il sondaggio continua anche entrando nell’argomento delle conseguenze del gioco: e qui il sesso maschile ha più possibilità di entrare nel gioco problematico in relazione alle partecipanti di sesso femminile.
I soggetti di età compresa tra i 18 ed i 34 anni hanno più possibilità di subire conseguenze negative dal gioco rispetto ad altri gruppi di età magari più avanzata.
Due parole infine, a chiusura di queste righe, sulla metodologia del sondaggio: prevede che le famiglie selezionate vengano contattate tramite una lettera inviata per posta in cui si chiede ad un massimo di due adulti di partecipare al sondaggio online ed a questo si aggiunge un questionario cartaceo per chiunque non sia online o preferisca un approccio al di fuori del web.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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