Il nostro Stato che s’impegna nel contrastare il Gioco illegale
A volte si fa davvero fatica a comprendere a fondo quale sia il pensiero dello Stato centrale nei confronti del mondo dei giochi: per anni si è lasciato trasportare nella latitanza demandando il compito di “gestire il comparto ludico” alle Regioni ed alle loro Amministrazioni non opponendosi di fatto alle famigerate Leggi Regionali “capestro” che hanno creato così tanti disagi economici e confusione settoriale.
In altri momenti, invece, sempre lo stesso Stato ha dato qualche segno di risveglio della sua presenza come accaduto durante il Governo Draghi laddove ha avocato a sé il compito di gestire il territorio e tutelare la salute dei suoi cittadini in virtù della Carta Costituzionale.
E per finire oggi ci si trova a presumere che con la Legge Delega si arriverà (finalmente) alla stesura della nuova regolamentazione dell’intero settore del gioco: cosa che si era data quasi per persa dal sistema-gioco. E forse si palesa anche la possibilità di una rivisitazione del divieto della pubblicità ai giochi ed alle scommesse argomento trattato di recente anche dal Ministro dello Sport con una esposizione pubblica piuttosto dettagliata e trasparente.
Ovviamente, il Ministro Abodi ha difeso le società sportive e le società concessionarie del gioco pubblico che dovrebbero essere più tutelate poiché sono il mezzo per responsabilizzare e valorizzare la tracciabilità delle risorse che vengono impiegate nelle scommesse.
La legalità del Gioco va sempre ricercata
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Legalità nel gioco che deve dare il senso del limite di ciò che può scommettere una persona e quindi strumento (la legalità) che dovrebbe essere promosso e non vietato con quel provvedimento che impedisce ai giocatori di comprendere se si stia giocando o scommettendo legalmente od illegalmente.
E per chiudere sulle esternazioni del Ministro dello Sport si può aggiungere la sua concezione che la cosa fondamentale sia un contrasto sistematico al gioco illegale od irregolare che con la sua presenza va ad alimentare l’economia criminale con tutto ciò che vi gira attorno e che, senza alcun dubbio, crea danni al sociale ed al territorio. Posta tutta questa premessa sulla protezione del gioco pubblico, poi, “ci piace” evidenziare cosa si sta facendo per la sua “difesa”.
Per questa strenua difesa, comunque, scendono in campo le forze della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che vanno ad affrontare un monitoraggio non di poco conto: mille esercizi commerciali lungo tutto l’italico territorio, oltre 400 violazioni amministrative riscontrate, con sanzioni ammontanti a circa 2,6 milioni di euro: il che pare un “gran bel bottino”, ma che consente anche la presa di coscienza sempre più realistica che l’illegalità è un grosso problema per il gioco pubblico che rappresenta lo Stato.
Una campagna di controlli davvero ottima
È un bilancio economico “soddisfacente” per il suo sviluppo e che ha messo all’opera circa 1800 finanzieri, che hanno operato con la collaborazione dei funzionari di ADM su tutto il territorio da nord a sud dello Stivale. Per sunteggiare “il bottino” raccolto dalle forze della Guardia di Finanza si può dire che sono stati sottoposti a sequestro circa 150 apparecchi manomessi non collegati alla rete telematica ed alcuni di essi erano all’interno di punti di gioco totalmente abusivi.
Scoperti in queste operazioni così a vasto raggio, che non hanno interessato i migliori casino sicuri italiani online dove le slot machine sono affidabili per giocarci con soldi veri, anche 8 centri clandestini per la raccolta delle scommesse e sono stati denunciati ben 66 soggetti all’Autorità Giudiziaria: e questi sono i risultati “nell’immediato”.
Ma ora i reparti specifici della GdF e gli uffici dell’Agenzia stanno sviluppando i risultati di questi controlli per riuscire a quantificare una base imponibile che è stata sottratta alla tassazione sia per quanto riguarda le imposte dirette che per la normativa vigente nel settore, il già ben conosciuto PREU e l’imposta unica sulle scommesse.
Da non dimenticare che durante i controlli che si stanno “raccontando” i Finanzieri hanno eseguito i debiti controlli sull’adempimento degli obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio nei confronti di 63 distributori ed anche di esercenti di punti di gioco: sono state analizzate per il momento quasi ottomila operazioni e data la mole piuttosto rilevante di tali operazioni sono attualmente in corso gli approfondimenti del caso.
Quando si lavora bene si raccolgono ottimi risultati
Un obbiettivo da ritenersi decisamente importante portato a termine da questi funzionari è un particolare occhio di controllo nei confronti delle fasce più deboli. Così sono stati messi “nel mirino” dei tutori della legalità specialmente i punti di gioco in luoghi e negli orari a maggior rischio per il gioco effettuato da minori: e proprio in questo senso sono stati sanzionati parecchi locali ubicati in diversi territori per l’inosservanza delle disposizioni in materia.
Si vuole aprire anche “un angolo speciale” per quanto riguarda la raccolta delle scommesse in quel di Palermo laddove nel corso delle attività di controllo hanno sanzionato i gestori di due centri elaborazione dati che attraverso dispositivi elettronici consentivano il gioco a distanza, ma ovviamente senza alcuna autorizzazione.
In uno dei due centri, autorizzato soltanto alla vendita di ricariche per le scommesse online, si effettuava un numero davvero rilevante di scommesse sportive attraverso una piattaforma, cosiddetta “home-made” (artigianale).
In totale ed ovvia assenza di qualsiasi titolo autorizzatorio rilasciato dalla Polizia e dalla concessione rilasciata dall’Agenzia sottraendo in questo caso allo Stato l’imposta unica dovuta per il gioco.
Brutti episodi di Gioco illegale
In altro Ctd, invece, venivano rintracciate tre slot machine regolarmente collegate al concessionario ma prive della licenza rilasciata dalla Questura: inoltre sono stati rinvenuti tre dispositivi collegati ad un bookmaker estero ben conosciuto ma non autorizzato ad operare sul territorio italiano che consentivano agli scommettitori di effettuare illegalmente le puntate di gioco.
Il risultato di queste operazioni nella realtà palermitana ha consentito alcuni sequestri e l’applicazione di sanzioni amministrative per un importo di circa 95mila euro. Quindi, che la guerra all’illegalità nel gioco continui in modo così proficuo e che questo “porti seppur un piccolo colpo” alle casse della criminalità!
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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