Il mondo dei regolatori del Gioco stà cambiando
Con l’aprire di queste righe si vuole ribadire, per chi ancora ci legge con “santa pazienza”, che obbiettivamente i nostri italici Giudici, dei vari TAR, del Consiglio di Stato ed anche i Giudici di merito stanno davvero cambiando il modo di interpretare le regole del gioco. Senza snaturarle naturalmente!
Ma semplicemente non applicando e non considerando “per oro colato” tutto ciò che viene proposto dalle Regioni o dagli Enti Locali quando queste stesse Amministrazioni si trincerano dietro il muro delle loro Leggi Regionali “capestro” che ormai hanno fatto il loro tempo e laddove oggi non risultano più gestibili proprio da coloro che le hanno studiate e messe in campo visto e considerato che si vanno a sovrapporre alle normative nazionali.
Oggi, in realtà, i Magistrati delle varie Autorità, chiamati in causa dai tantissimi operatori di gioco per vedere acclarato il proprio diritto di esistere o meno sul territorio, sono molto più severi nel pretendere che le Istituzioni dimostrino di aver fatto un’istruttoria della posizione presentata in modo assolutamente completo ed esaustivo.
Dunque, oggi di fatto e finalmente, agli occhi dei Giudici non appare giusta una cosa soltanto perché la presenta una Regione od un Comune come fosse in re ipsa: ma anche le stesse istituzioni devono dimostrare il perché ed in forza di cosa agiscono ed anche nel modo più dettagliato e preciso possibile.
Indagini sempre più accurate
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Così sono nate da parte dei Magistrati le richieste di indagini sulle distanze applicate per i vari distanziometri, come vengono calcolate esattamente le distanze e con che metodologia, la specifica ed il dettaglio dei cosiddetti “luoghi sensibili”.
Insomma, “ci piace” constatare che finalmente l’intervento dei Magistrati oggi sia molto più equilibrato e non propenda a dare ragione alle Istituzioni “in quanto tali”: ma si richiedono delle certezze che vengano poste a sostegno delle ordinanze richieste nei confronti delle attività di gioco.
Ed un ulteriore cosa che sembra uscire allo scoperto sempre più spesso è il “sospetto” che tali Leggi celino veramente l’effetto espulsivo delle “Riserve di Stato” dai propri territori ed entrino in conflitto con alcuni articoli della Carta Costituzionale: e ciò è già circa un anno che si verifica e, quindi, comincia ad essere “quasi una certezza”.
Questo è ciò che riguarda i Giudici di casa nostra: ma anche guardando altrove, al di là dei nostri confini, si può constatare che davvero il livello di preparazione dei Regolatori sembra essere alquanto migliorato nell’ultimo biennio e questa è una cosa davvero interessante.
Oggi, in Paesi dove il gioco è parecchio frequentato, come Olanda, Francia e Spagna si richiede ai concessionari di gioco di usare coscienziosamente l’analisi comportamentale per identificare quei giocatori che potrebbero mostrare le prime avvisaglie del gioco problematico.
In arrivo pesanti limitazioni
Questo significa decisamente un netto passaggio dall’approccio tradizionale che comporta restrizioni valide per tutti, come il limite di deposito, di spesa o di puntata, che si applicano all’intero popolo di giocatori indipendentemente dall’individualità di rischio: per fortuna non tutti i giocatori sono problematici e coloro che non lo sono di conseguenza avrebbero diritto di avere un “gioco più aperto”, mentre coloro che sono a rischio dovrebbero essere più tutelati e forse gestiti addirittura “con più austerità”.
In alcuni Paesi, dunque, i Regolatori richiedono agli operatori di interagire prontamente con i giocatori che vengono segnalati a rischio per valutarne le condizioni ed intervenire affinché la situazione non divenga fuori controllo e più difficile da gestire.
Ciò servirà anche per giudicare se le strategie che vengono messe in atto hanno raggiunto i risultati desiderati e tutto l’insieme, quindi gli interventi e le strategie, potrebbero migliorare la normativa e la loro applicabilità. Lo scopo è quello di avere un gioco più sicuro e con questo eventuale sviluppo si dovrebbe alzare sicuramente il livello per l’intera industria.
Ovviamente esistono al di là del nostro Paese, giurisdizioni che hanno solide aspettative sui propri licenziatari e si deve constatare che la ricerca relativa a normative precise e di assoluta tutela dei giocatori è sempre in evoluzione, l’accuratezza è sempre una ricerca quasi spasmodica ed il tutto deve tenere il passo con la evoluzione perenne del gioco che è sempre in movimento: ovviamente sopratutto quello online con le piattaforme di casino online legali che non offrono bonus o promozioni di sorta in testa.
Nel mondo dei Giochi tira aria di cambiamento
La percezione che il mondo del gaming voglia decisamente cambiare, voglia “guardarsi dentro” e cercare di avvicinare il più possibile il “pensiero” del proprio popolo di giocatori è un grande sintomo di responsabilità che sta conquistando anche i Regolatori che cercano di far comprendere quanto sia indispensabile identificare precocemente i segni dei gioco problematico e di quanto sia importante regolare quest’area precisa di tutela nei confronti del cittadino-giocatore.
Così, dall’esperienza che chi scrive può aver acquisito negli ultimi anni, si può pensare che l’Olanda ed il Canada siano quelle giurisdizioni che in modo migliore rispetto ad altre realtà territoriali mettono in campo le strategie più consone a contrastare il gioco problematico anche se differiscono nel loro rispettivo approccio al problema: uno si basa sulle regole e l’altro sui principi. Ma sostanzialmente l’importante è arrivare allo scopo di tutelare le persone a rischio e più vulnerabili.
Quindi i Regolatori di quei territori hanno elevate aspettative sul comportamento delle industrie ludiche in modo particolare per quanto riguarda il gioco responsabile. Gli operatori sono obbligati non solo ad avere solide politiche aziendali per il gioco responsabile ma anche gli strumenti per riuscire ad identificare coloro che potrebbero essere a rischio e le imprese devono intervenire in conseguenza.
La differenza tra i due territori è che mentre in Olanda ci si aspetta che gli operatori abbiano un rappresentante per il gioco responsabile, in Canada gli operatori devono essere in possesso di una certificazione per il gioco responsabile.
É anche importante notare che esistono in questi Paesi politiche differenti a livello di pubblicità del gioco: ma questo probabilmente dipende anche dal fatto che il gioco d’azzardo in Olanda ha aperto il suo mercato molto recentemente, nel 2021, e quindi ha potuto usufruire dell’esperienza di altre realtà e delle leggi che sono state applicate altrove.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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