Il Governo ha fretta di ricostruire il settore dei Giochi

La mancanza di fiducia nei precedenti Governi che hanno promesso troppo e mantenuto troppo poco, ci aveva fatto dubitare anche dell’attuale Esecutivo che sembra invece voler perseguire nel mantra di cambiamento del suo Premier che pare desiderare ed anche perseguire con caparbietà questo obbiettivo… con quello che ha in mano e che non è sicuramente un poker d’assi!

La Manovra per il bilancio continua con tante idee e poche risorse e da tutte le parti politiche arrivano conferme che sarà una Manovra impegnativa e ristretta in proporzione a ciò che si dovrebbe fare: probabilmente si dovrà rinunciare a qualcosa che era stato anticipato a meno che non si trovino risorse che possano aiutare il Governo a rimpinguare quell’esiguo pacchetto di risorse che dovrebbe essere moltiplicato per svariate volte prima di arrivare ad essere sufficiente per fronteggiare le esigenze del Paese.

Purtroppo… questo è un discorso che viene riproposto quotidianamente e che ormai quasi tutta la cittadinanza è riuscita ad assorbire non senza qualche mugugno.

Quello che è certo è che “i lavori in corso sono realmente iniziati”, addirittura per quanto riguarda il mondo dei giochi che in altri tempi non era stato preso in alcuna considerazione, almeno sino al 2017 data fatidica dove la politica aveva fatto un passo in avanti per il settore: ma, purtroppo, passo cancellato successivamente dalla mancanza del decreto attuativo che avrebbe dato conferme a quella famosa Intesa tra Stato, Regioni ed Enti Locali di buona memoria.

Il settore ludico deve pensare positivo

Ma siccome il gioco vuole essere positivo, e vedere il bicchiere mezzo pieno, ci si vuole rivolgere alle manovre che sono in corso in questi giorni dalle quali emerge, senza alcun dubbio, che il Governo sta lavorando sulla delega perché vuole portare a termine l’impegno per il riordino dell’intero settore del gioco, ritenendolo forse un settore utile per l’economia del Paese, salvaguardando anche i tanti posti di lavoro che in caso di mancato riordino sarebbero veramente in pericolo.

Il cantiere delle riforme, valido anche per i migliori siti di casinò legali ADM che non offrono nessun tipo di Bonus specifico, dunque è in piena attività: quindi “il Governo sta lavorando (in tutta fretta) per noi”.

Infatti, il Vice Ministro dell’Economia sollecitando gli esperti a portare a termine il lavoro affidato alle tredici Commissioni ha prefissato il termine del 20 settembre prossimo come data utile per “consegnare il compito affidato loro” che servirà da base per proseguire nella Legge Delega e quindi anche per il riordino del gioco.

Questi continui solleciti imposti dalla politica, e che vogliono far funzionare per il meglio la macchina legislativa, continuano a supportare i lavori della Legge Delega ed automaticamente anche quelli che riguardano il mondo dei giochi ed il suo riordino che hanno obbiettivamente già bypassato lo stato di annunci o proclami e sono passati al dato di fatto che la riforma del comparto del gioco è ufficialmente già partita e forse si concretizzerà in un tempo inferiore a quello previsto dei 24 mesi che per il settore ludico è una tempistica davvero enorme che lascia spazio a qualche incertezza per “la salute” del sistema-gioco che risulta oggi instabile.

Un duro lavoro da parte delle istituzioni

Dunque, le Commissioni stanno tutte galoppando “pancia a terra” per svolgere il proprio lavoro entro il termine richiesto anche se davvero appare un termine breve… che si spera possano rispettare per “dare inizio alle danze” della macchina legislativa e per avviare il suo meccanismo lungo e laborioso.

Certamente la Commissione che si occuperà dei giochi è composta da esperti: ruolo di protagonista di Roberto Alesse, nuovo Direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Direttore della Commissione che si occuperà dei giochi Mario Lollobrigida e tecnici incaricati dal Vice Ministro per la riforma del fisco.

Il riordino, quindi, sarà ben protetto e ben indirizzato mentre è rilevante anche tenere presente la data di scadenza vicinissima per il deposito del lavoro della Commissione che non vuole essere un termine perentorio ma che dall’esterno sembra un monito a “stringere i tempi ed a fare bene” sperando che questo connubio sfati il buon vecchio proverbio che spesso si ricorda.

Di certo il termine del 20 settembre prossimo non deve essere temuto, ma sicuramente servirà per avere le idee chiare su come impostare i lavori per i mesi a venire, concedendo così l’opportunità già con la Legge di Bilancio di avviare tutto ciò che sarà possibile a breve, individuando per il restante lavoro successive tempistiche adatte per ogni singola materia da affrontare.

Di tempo utili ce ne sarebbe molto

Non per quella dei giochi che non subirà quasi per certo una accelerazione dei lavori e con il Governo che avrebbe il diritto di prendersi tutti i 24 mesi previsti dalla Legge Delega per affrontare tutti i decreti attuativi per portare in porto il definitivo riordino dell’intero settore dei giochi: mentre continuano a diffondersi le “voci di corridoio” che al momento non sono state smentite, circa il bando di gara per le concessioni online che potrebbe arrivare già entro la fine dell’anno e comunque prima della messa in campo del riordino settoriale: in ogni caso le cose si stanno muovendo attorno al mondo dei giochi e ciò appare un buon viatico.

Anche l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli prosegue nella sua riorganizzazione e nella sua innovazione celermente, e si iniziano a vedere i nuovi incarichi alla guida di ogni singolo ufficio, dunque anche di quello che si occupa dei giochi e delle scommesse.

Occorrono figure con competenze ben precise

Ci sono due nuovi personaggi di esperienza che sembrano “indicati” ai ruoli cui sono stati destinati sia dal punto di vista industriale che da quello istituzionale, proprio tenendo conto delle relative competenze maturate in questa materia: esperienza maturata in questi ultimi anni nel gioco pubblico che ha avuto una evidente trasformazione proprio nei tempi più recenti.

Dunque, il mondo dei giochi non appare più “fermo al palo” dove tutto gli girava attorno velocemente: oggi è lo stesso gioco che continua ad evolversi ed innovarsi tecnologicamente special modo nei suoi prodotti. Settore che non riesce a stare fermo perché vuole ristrutturarsi da sé prima dell’arrivo del riordino e presentarsi così alla nuova normativa “vestito di nuovo” come accadeva in una vecchia poesia del Pascoli.

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