Il Gioco trattato ingiustamente nonostante il suo grande apporto

Quando si parla di gioco in generale, e di gioco d’azzardo in particolare, servirebbe dare uno sguardo a livello europeo per vedere se lo stesso venga “trattato” ovunque come gli accade nel nostro Paese: dove, in effetti, viene rappresentato davvero da tantissime imprese grandi, medie e piccole che unite “come un sol uomo” riescono a sostenere da sempre i bilanci dello Stato aiutando così, anche in modo occulto poiché a volte può far comodo che sia così, l’economia globale del Paese.

Obbiettivamente, lo Stato centrale non sempre ha avuto la forza di condividere sopratutto con l’opinione pubblica, che avrebbe tutto il diritto di esserne a conoscenza, quanto siano importanti le risorse che le casse erariali ricevono dalla raccolta del gioco: gioco legale che è stato “autorizzato e legalizzato” per riuscire a toglierlo dalle mani della criminalità organizzata che ne aveva il possesso e la gestione sino a tutti gli anni 2000 circa. E questo movimento istituzionale sarebbe sempre da tenere presente.

Il Gioco legale serve a sconfiggere quello illegale

Lo Stato, in realtà, ha deciso di rendere legale il gioco principalmente per togliere di torno le compagini criminali che gestivano i famigerati video-poker di buona memoria sul territorio cercando così di eliminare quell’illegalità che proliferava da nord a sud dello Stivale ricavandone, oltre tutto, lauti guadagni che ne alimentavano le attività criminali.

Ma perché si è voluto fare questo lungo preambolo? Special modo per spiegare, se ve ne fosse ancora bisogno, che l’aver autorizzato il gioco legale è stato un mezzo per eliminare una buona parte di illegalità ed anche ovviamente per rinsaldare le casse erariali con gli introiti ludici: ma anche per sottolineare che nonostante lo Stato centrale abbia deciso di costituire le “Riserve di Stato”, portatrici sane di concessioni per rappresentare la legalità sul territorio e tutelare la salute dei giocatori il settore continua ad essere denigrato, demonizzato, trattato ingiustamente sia da parte dell’opinione pubblica di certo importante, ma anche dagli Istituti di Credito che in forza di un cosiddetto “rapporto etico” che le aziende di gioco non potrebbero “garantire” hanno provveduto a chiudere parecchi conti correnti.

Durante la Pandemia il settore dei Giochi ha sofferto molto

Naturalmente proprio ad operatori di gioco e magari anche in momenti per il settore “tragici” come quello lunghissimo dell’emergenza pandemica: e questo onestamente è sembrata un’azione piuttosto bieca e poco rispettosa.

Ma poi si deve andare anche oltre: infatti, serve ricordare anche che il settore del gioco è quello più tassato a livello europeo ed anche quello che ha una normativa proibizionistica che a volte non consente agli addetti ai lavori di proseguire nel proprio percorso commerciale nonostante dovrebbe essere “coperto” da concessione statale che oggettivamente oggi pare quasi del tutto ininfluente, oltre che poco redditizia.

E per questo “ruolo” si presupponeva potesse essere protetto e tutelato maggiormente: ma così non è stato, sopratutto negli ultimi quindici anni.

Ed eccoci ora proiettati in questo 2024 con le elezioni europee che avranno un grande effetto su tutti i mercati e proprio per questo si dovranno affrontare con grinta e determinazione.

Si dovrà tenere presente che il gioco, ovunque si svolga, merita un trattamento equo perché ne sta subendo uno ingiusto ed in parte discriminatorio.

EUROMAT si schiera a favore di un gioco sano e responsabile

Tutte queste considerazioni da traslare in ambito europeo vengono sollevate anche da EUROMAT, European Gaming and Amusement Federation, in una nota resa pubblica proprio in vista delle elezioni europee di giugno in cui la stessa Associazione svela il suo manifesto politico delineando le raccomandazioni per il Parlamento Europeo e la Commissione Europea: indiscutibilmente, il settore del gioco viene trattato diversamente da altri settori, e purtroppo molto spesso senza giustificazione, mentre andrebbe trattato almeno in modo equo.

Questo è il messaggio che EUROMAT intende portare in Europa: e tra le raccomandazioni fatte proprie figura predominante un appello a preservare una concorrenza leale tra le offerte pubbliche e private per garantire un mercato che sia funzionante a dovere e rispetti gli interessi di tutti.

Risulta del tutto fondamentale che le istituzioni dell’UE proteggano il mercato unico e venga applicato il diritto dell’UE: ovviamente, garantendo che la libertà legislativa degli Stati membri sia in linea con le norme del mercato unico, norme che dovrebbero essere sotto la tutela della Commissione Europea.

La lotta al Gioco illegale non deve mai fermarsi

Altresì, anche la lotta al gioco illegale espressa in tutte le sue svariate forme è indubbiamente una priorità poiché mette a rischio la sicurezza dei giocatori e diminuisce le entrate pubbliche che sono indispensabili per tutti i Paesi che ne fanno un uso oculato e sociale.

Sempre seguendo il pensiero di EUROMAT, poi, si percepisce quanto sia di importanza vitale la salvaguardia della capacità degli operatori del gioco legale e dei produttori di questi prodotti di condurre affari: purtroppo diventato un aspetto che negli ultimi anni è venuto meno e messo sotto pressione a causa dell’atteggiamento spropositato delle Banche che hanno “ritirato” i servizi bancari di base necessari agli italici operatori per poter rappresentare la legalità sul territorio.

Compito importante ed impegnativo che così non hanno potuto espletare, sicuramente con uno strascico negativo per le proprie imprese. Proprio in relazione a questo argomento l’Associazione chiede un accesso garantito ai servizi bancari previsto dalla Legge per poter proteggere gli operatori dalle decisioni del tutto arbitrarie degli stessi Istituti di credito.

Inoltre, all’Europa si richiede anche di inserire regole di pagamento che tengano conto dell’evoluzione delle preferenze dei consumatori: serve ricordare che il mercato del gioco è frenato da regolamentazioni poco chiare che impediscono al settore di tenere il passo con le tendenze di consumo più ampie.

Serve più collaborazione per rendere il gioco ancora migliore

Necessiterebbe che le Autorità di regolamentazione aumentino la collaborazione con l’industria del gioco per poter offrire ai giocatori opzioni di pagamento complementari al contante.

Si spera che con le elezioni europee si possa vedere rischiarare il futuro di tanti settori ed ovviamente di quello che più ci interessa: l’italico mondo dei giochi che ha bisogno di unirsi e di trovare con tutti gli altri Stati un’intesa comune per assaporare sempre di più un gioco migliore, sicuro e divertente.

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