Il Gioco Online vola verso il riordino mentro quello terrestre è fermo al palo
E se con la decisione cavalcata dall’Esecutivo di far partire soltanto il riordino online si volesse di fatto sfavorire il gioco terrestre? Non si può evitare che venga in superficie questo interrogativo visto che da tutte le parti della filiera, ma anche della stessa politica, continua ad alzarsi la voce chiara e forte che si vorrebbe un riordino unico ed unito e non solo interventi sulle concessioni online… e davvero poco altro.
E seppur si tocchi con l’attuale decreto legislativo, che si appresta a dare il via al fare per le annunciate concessioni, anche una parte del gioco terrestre: infatti tra le righe si tratta anche la “vita” dei Punti Vendita Ricarica dando loro di fatto piena legittimità qualora ve ne fosse stato bisogno.
Meglio conosciuti nel mondo del gioco come PVR, e che attualmente mancano di una specifica normativa che ora invece appare anche se in modo un po’ nebuloso in relazione agli importi che dovranno accollarsi per poter attestare la propria esistenza, la professionalità ed il fatto di essere praticamente un trait d’union tra il gioco terrestre e quello online.
Le Istituzioni devono guardare a tutti i tipi di Gioco
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Dopo tutto questo, ed anche considerato che apparentemente del gioco in presenza sembra proprio non interessarsi alcun intervento istituzionale, almeno per il momento, a breve l’industria del gioco si confronterà con ENADA Rimini che per fortuna avrà cura di presentare il programma futuro del gioco terrestre, delle apparecchiature da intrattenimento, delle attività di gioco in genere: incontro internazionale che da sempre richiama un numero considerevole di espositori ma anche la presenza di tantissimi visitatori curiosi che sono ansiosi di conoscere cosa accadrà a questo mondo ludico così pieno di incertezze, ma anche di tanta voglia di divertire.
Senz’altro anche in quell’occasione l’argomento trattato, oltre naturalmente la presentazione delle “nuove creature” frutto dei tanti talenti che si sono messi all’opera per sfornare le proprie nuove intuizioni, si parlerà spessissimo del riordino del gioco terrestre e di quanto sia indispensabile per il futuro di un settore nel quale lavorano davvero tantissimi addetti ai lavori che stanno aspettando di conoscere il proprio destino, cosa che a loro decisamente interessa.
Non c’è dubbio che i desiderata dell’intera industria del gioco era quella di vedere un unico gioco, nazionale, omogeneo, normato in modo uniforme in modo che possa essere interpretato da nord a sud dello Stivale in modo identico e che faccia sentire il popolo di giocatori “sempre a casa” senza logorarsi il cervello nel seguire distanziometri di ogni misura, fasce orarie di accensione, luoghi sensibili diversi in ogni comune.
Il Gioco si aspetta una nuova Legge Quadro Nazionale
Insomma, è chiaro che il sistema-gioco si aspetta anche una Legge Quadro Nazionale che lo renda uniforme ed uguale ovunque: dal più piccolo paese alla più grande città, ovviamente rispettando i criteri delle rispettive Amministrazioni che hanno il dovere di assicurare la tutela del territorio e la salvaguardia della salute.
Ma ormai questo discorso tra rasentando di diventare obsoleto visto che sono mesi che questi concetti vengono ripetuti, ma che non hanno ricevuto attenzione da parte dell’Esecutivo che è andato dritto per la sua strada e per quello che aveva deciso a livello di “primo intervento” sul gioco online.
Probabilmente, la scelta è caduta su questa “prima apertura” per fare cassa, ma anche perché procedere su questa strada sembrava più facile e così il decreto legislativo sembra davvero pronto per la sua emanazione, cosa che sancisce l’avvio della gara online inserendo anche il rinnovo della concessione per il gioco del Lotto che sino ad ieri non rappresentava una certezza e che invece oggi ha trovato nello stesso decreto l’essere messo nero su bianco diventando così argomento decisamente ufficiale.
Una parziale apertura alle restrizioni del Decreto Dignità
Inoltre, quello che più interessa di questi primi passi ludici, è la trattazione di forme consentite di pubblicità al gioco, seppur sotto forma di promozione del gioco responsabile, ma cammino che lascia intravedere una parziale apertura dei termini ad oggi così estremamente restrittivi del divieto da sembrare totalitari che sono stati imposti cinque anni da quel Decreto Dignità che ha portato così tanto sconquasso nel settore del gioco e nelle sue imprese che si sono trovate “scoperte economicamente” a seguito dei suoi diktat.
Con la stesura dell’attuale decreto legislativo, l’Esecutivo pare aver sferrato “un colpo al cerchio ed uno alla botte” nel senso che nel testo relativo c’è un po’ di tutto ma apparentemente alla rinfusa, mentre latita decisamente ciò che invece avrebbe messo in assoluta sicurezza il comparto terrestre: e, cioè, il superamento dell’annosa Questione Territoriale che però deve passare attraverso la Conferenza Unificata laddove le Regioni hanno sempre dettato legge e tenuto in pugno i Governi precedenti.
Anche se pare che quello attuale sia appena passato appunto dalla Conferenza proprio in relazione al riordino online che non ha espresso alcuna resistenza anche relativamente all’argomento dei PVR di cui si è accennato all’inizio di queste righe.
Anche il gioco terrestre ha la sua dignità
Ed è proprio per questo che ci si domanda: vista questa “predisposizione alla bontà da parte della Conferenza” perché non inserire il riordino terrestre e portare a casa un risultato indubbiamente più importante per l’intera filiera?
E qui si chiude il nostro pensiero con la riflessione indicata nelle prime righe: e se ci fosse una volontà recondita di favorire il gioco online anche a scapito di quello terrestre? Anche se può sembrare un discorso inconcepibile considerata l’importanza economica del segmento terrestre che ancora oggi seppur con il suo vivere difficoltoso dovuto all’arcinota Questione Territoriale riesce a garantire oltre il 50% degli introiti sul gioco, ma sopratutto ad offrire il fondamentale presidio di legalità sull’intero territorio garantito proprio soltanto dalla rete del gioco di Stato.
Per il Governo viene prima il Gioco Online
Ma il Governo ha deciso diversamente, e quindi di partire dal riordino online, di più spicciolo raggiungimento: e così al gioco terrestre non rimane altro che rivolgersi come si diceva sempre all’inizio ad un evento come ENADA Rimini che sa come accendere i riflettori sul gioco terrestre, sulle sue innumerevoli imprese e sui suoi operatori che sono sempre pronti a lottare per le proprie idee e per difendere il gioco pubblico.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro