Il disagio giovanile che si ripercuote anche nel Gioco
La cronaca, quella peggiore che ci porta a conoscenza di fatti efferati messi in atto da giovani se non giovanissimi adulti, ci sta colpendo come tanti pugni nello stomaco proprio recentemente: sono accadimenti che appunto perché messi in atto da giovanissimi fanno ancora più male anche se, ovviamente, susciterebbero lo stesso disappunto qualora fossero compiuti da soggetti già adulti.
Però, purtroppo, non si può evitare di percepire che tutto questo malessere nei giovani è un pessimo risultato del nostro tempo e quel che è peggio è che riesce a coinvolgere soggetti di 12-13 anni che in fondo sono ancora bambini o giovani adolescenti che devono affrontare la vita… ed evidentemente non sanno come farlo in modo corretto guidato da quel concetto normale di moralità che sembra decisamente essersi perso per strada e che “non sfiora” minimamente chi compie determinati “delitti”.
E ci si vuole esprimere con questo termine perché quando si vanno a violare le menti ed il corpo di ragazzine o ragazzini di 10-12 anni si può soltanto parlare di “delitto”.
Ecco perché adesso, ed in queste righe che solitamente trattano soltanto di gioco d’azzardo, si vuole allargare ai giovani ed al loro malessere “l’argomento disagio” cercando anche di capire il perché di tali comportamenti contrari alla “normalità”: ma anche sottolineare che non si dice certamente che gli atteggiamenti dei minorenni siano tutti indirizzati in un certo tipo di reato.
Le devianze sono un male a tutte le età
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Purtroppo, però, ci sono ragazzi che vengono coinvolti seppur giovanissimi, visto che si parla di soggetti che partono dagli 11-13 anni, in derive importanti come l’alcol, la droga, il disturbo da gioco d’azzardo, il bullismo ed il cyber-bullismo.
E questi ultimi disagi, purtroppo, sono cresciuti in tempi recenti e diventati esasperati ed esasperanti per le famiglie che ne vengono coinvolte e che a volte non sanno come affrontare determinate situazioni che sono ”molto più grandi di loro” sopratutto perché non riescono a comprendere la motivazione che spinge i loro figli a determinati discutibili comportamenti.
Qui, invece, si intende parlare di famiglie cosiddette “normali” e non quelle coinvolte nella criminalità organizzata che hanno un “altro codice di vita e di morale” assai distanti dalle famiglie di cui si vuole parlare adesso: così “ci piace”, parlare di un’iniziativa della Regione Lombardia che ha messo nel mirino sociale la misura per prevenire il disagio giovanile creando una possibilità di connubio con le altre Istituzioni, indispensabile per poter ottenere un risultato tangibile e per arrivare davvero a dare un sostegno ai diversi soggetti coinvolti in un qualsiasi disagio ed alle loro famiglie che forse sono quelle che “pagano maggiormente pegno” in situazioni simili.
L’obbiettivo è di rispondere alle esigenze di adolescenti e giovani adulti che spaziano tra gli 11-25 anni, fascia che molto spesso gioca con i gratta e vinci online in siti sicuri e certificati da ADM, intervenendo a sostegno appunto alle stesse famiglie coinvolte per riuscire a far comprendere i bisogni dei figli e ad accompagnare questi ultimi nella loro crescita che è già quando si svolge in modo normale risulta essere decisamente complessa.
Un rafforzamento dei servizi di aiuto
La Regione Lombardia, insomma, ha intenzione di rafforzare i servizi rivolti ai preadolescenti, adolescenti e giovani adulti che vivono un qualsiasi disagio allo scopo di rafforzarne l’autonomia e l’inclusione sociale, accrescendo la capacità di prendersi in carico le proprie situazioni di fragilità anche considerando che il disagio giovanile porta ad escludersi dal mondo reale ed allontanarsi dalla famiglia, dagli affetti e dalle vere amicizie rifugiandosi magari anche nelle “confidenze in internet” e nulla più.
Al centro di questo programma, oltre che l’inclusione sociale decisamente importante, si rafforzeranno gli interventi a sostegno dell’accesso all’istruzione che in alcune realtà viene “scartata” con il conseguente contrasto al fenomeno dell’allontanamento dalla stessa scuola ed il passaggio dei giovani verso il mercato del lavoro cercando di consigliare la miglior scelta possibile cercando di interpretare “il talento e la predisposizione” di ognuno di loro.
Anche se quest’ultimo supporto oggi sembra una “missione impossibile” vista la situazione economica del Paese e le tante imprese che purtroppo sono costrette a chiudere i battenti.
Le condizioni di disagio che coinvolgono la fascia di età 11-25 anni purtroppo sono variegate e spaziano tra il disagio psicologico che si rivolge principalmente alle relazioni familiari che sono problematiche, agli eventi quotidiani che possono risultare stressanti, disturbi e derive e coinvolgimento in gruppi a rischio, abuso di alcol, droghe e gioco d’azzardo, scarsa capacità di adattamento in presenza di problemi, vittime di bullismo e cyber-bullismo, fallimenti scolastici, comportamenti delinquenziali ed antisociali.
I più giovani devono essere aiutati per primi
E non sono tutte qui, purtroppo, le problematiche che il progetto della Regione Lombardia prenderà in carico: quello che risulta essere importante è la fascia di età che si prenderà in considerazione. Infatti, preoccupa e non poco il fatto che tantissimi giovani, e quando si parte dagli 11 anni la cosa non può non spaventare, in questa “tenera età” sviluppano disturbi da gioco d’azzardo ed abuso di alcol e droghe che un tempo “erano (decisamente riservati” agli adulti.
E non si può evitare di riflettere che questa degenerazione sembra essere figlia dei nostri tempi dove tutto va in frettissima persino la crescita dei ragazzi e delle ragazze che incominciano “a vivere” troppo presto questi disagi che rendono loro la vita “a volte invivibile” e che porta anche a decisione definitive alle quali non si vorrebbe mai assistere!
Un programma di sostegno davvero utile
Questo programma di sostegno è vivo dal 2019 ed è intervenuto dunque anche nel lungo periodo pandemico che ha consegnato ancor maggiori disagi in quanto a numero e non solo nei ragazzi: gli adolescenti ed i giovani che hanno potuto essere sostenuti ed aiutati sono stati più di 1500 dove è risultato che la fascia di età maggiormente coinvolta è stata quella dai 13-17 anni seguita da quella dai 18-22 anni.
Altro dato preoccupante è che il 30% degli interventi è stato effettuato su nuclei familiari “vulnerabili”, mono-genitoriale ed a bassa redditività lavorativa.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro