Il Consiglio di Stato sembra accanirsi contro il Gioco d’azzardo
Che il tanto atteso riordino nazionale dell’intero settore dei giochi potrebbe porre fine ai vari distanziometri, fasce orarie ed alla cosiddetta Questione Territoriale lo si sta sottolineando in diverse occasioni: ed è sempre di più un dato di fatto ed una speranza nella quale gli addetti ai lavori del gioco non possono evitare di pensare con una certa apprensione dato il lungo periodo di questa attesa e le tante promesse che lo hanno accompagnato rilasciate anche da soggetti politici di un certo “impegno”.
Ma, purtroppo, ad oggi come si sa nulla è comparso per “salvare” le attività delle Riserve di Stato che continuano a lavorare in questa profonda incertezza. E come se ciò non bastasse questo è un periodo del tutto particolare per il mondo ludico per le pronunce che il gioco pubblico “riceve” sopratutto dal Consiglio di Stato: l’ultima è quella che riguarda una sala giochi posizionata a meno di 500 metri da un convento, ritenuto luogo sensibile poiché luogo di culto e sala che dovrà forzatamente spostarsi in altro luogo.
Delocalizzazione che il Comune ritiene giusta in ottemperanza della vigente normativa che regolamenta il settore ludico e possibile, quindi, una sua ricollocazione che sembrerebbe del tutto realizzabile.
Certo è che, molto probabilmente, il Comune nelle sue stesse ordinanze di “spostamento” indiscutibilmente non tiene conto di quanto un gestore di un’azienda ha speso in forze economiche e psicologiche nell’avviare un’attività commerciale in un determinato luogo e di quanta fatica si può impiegare nell’acquisire la fiducia di una clientela un po’ particolare come quella del gioco.
Sono tante le problematiche che il Gioco deve affrontare
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E neppure quanto può risultare difficile mettere in atto un nuovo avvio commerciale in altra zona, magari meno appetibile a livello commerciale: ma tant’è. Ecco perché “ci piace” riferire, a chi ancora ci legge, quante problematiche dovrà affrontare questo operatore per cambiare la propria clientela e proporzionare la sua offerta di gioco a quel nuovo luogo ed ai suoi abitanti.
E, sopratutto, quanto questa stessa variazione potrà essere difficoltosa per sé stesso come concessionario e per la stessa sua attività che, ovviamente, non potrà essere più la stessa essendo tale attività “costretta a spostarsi” ed a subire di conseguenza un’inevitabile cambiamento commerciale e di clientela.
Oltre tutto, nella pronuncia del CdS i Giudici ritengono anche, a prescindere dai discorsi che si sono appena esternati relativi alla enorme “fatica nell’avviamento di un’attività”, che la ricollocazione nel territorio comunale dell’attività della sala giochi non appare poi essere così gravosa e tale quindi da rendere impossibile il suo trasferimento con il cambio di destinazione, ritenendosi la zona proposta decisamente adeguata a tale attività economica.
Ma per andare con ordine, si vuole ritornare all’inizio di questa ulteriore diatriba tra Stato-mondo dei giochi, compresi tutti i siti legali ADM di casino che danno la possibilità di giocare al blackjack con soldi veri in modo sicuro, che inizia con un ricorso di un operatore di una sala giochi e scommesse contro la Regione Emilia Romagna ed il Comune di Scandiano, più altri Enti direttamente coinvolti.
Ricorsi che portano ad inevitabili polemiche
Ricorso per la riforma della sentenza del TAR Emilia Romagna che nel 2022 aveva confermato la validità del provvedimento dal quale era discesa la diffida alla società di svolgere la propria attività in quanto l’esercizio era ubicato a meno di 500 metri da un luogo sensibile: e sembra allo stesso Consiglio di Stato del tutto errato l’assunto per cui il convento non sarebbe aperto al culto e, quindi, risulta destituito assolutamente di fondamento che non sia da ritenersi un luogo sensibile.
In effetti, la documentazione prodotta dal Comune di Scandiano nel corso del giudizio di primo grado ha chiarito la circostanza che si tratta di una chiesa effettivamente aperta alle celebrazioni religiose ed alle attività per i fedeli: sia per gli anziani, per i giovani e per i bambini.
La società di gioco appellante prima di tutto contestava nel ricorso la proporzionalità del distanziometro e sosteneva, inoltre, che la delocalizzazione deliberata dal Comune avrebbe contenuto l’effetto espulsivo.
Ciò perché non si consentiva, in pratica, lo spostamento in altra parte del territorio comunale a causa della presenza dei luoghi sensibili. E non solo: la difficoltà discenderebbe anche della limitata possibilità di spostamento per la difficoltà di trovare altre sedi a causa della struttura geografica ed urbanistica e della poca convenienza commerciale dei luoghi destinati alla delocalizzazione.
Trovare la quadra è davvero fondamentale
I Giudici rilevano che la Giunta Regionale ha stabilito la necessitò della delocalizzazione in modo preciso stabilendone il relativo procedimento nei modi e nei tempi dettagliati: la Legge Regionale, infatti, ha individuato la destinazione funzionale dei luoghi sensibili per poi richiederne ai Comuni la completa “mappatura” ed a seguito di quest’ultima la sala giochi della società ricorrente è risultata posta a distanza non consentita dalla presenza di una “chiesa aperta al culto” così come confermato da parte del Comune di Scandiano e dalla mappatura eseguita con estrema attenzione.
Ma si vuole anche essere più dettagliati nel chiarire il pensiero dei Giudici nel pronunciare il loro verdetto contrario al proseguimento dell’attività della sala giochi della ricorrente. Gli stessi sottolineavano infatti che l’attività della ricorrente è stata autorizzata dopo che sia la Regione che il Comune avevano deliberato le modalità del divieto alle sale gioco e sale scommesse ed alla nuova installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo legale e la mappatura dei luoghi sensibili.
Ed anche che l’attività esercitata dalla società ricorrente dovrebbe sempre essere compatibile con gli interessi pubblici e rispettare la disciplina in essere che va indiscutibilmente rispettata. Segue poi la spiegazione “tecnica e legale” del contenuto dell’articolo della Legge Regionale che impedisce l’installazione di nuovi apparecchi di gioco come la presenza di punti di gioco e di scommesse a distanza inferiore a 500 metri da uno qualsiasi dei punti sensibili individuati dal Comune e precisamente dettagliati.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro