I proventi delle Scommesse Sportive ingolosiscono le società di calcio
Sarà forse una conseguenza dell’orribile fuoriuscita nella Nazionale Azzurra dagli Europei 2024 che il calcio è in agitazione, sotto tiro ed anche giudicato con una certa severità: ma quel che è certo è che le sue varie società sportive apparentemente non navigano in “acque tranquille” per quanto riguarda i loro bilanci e tuttora sembrano ancora tenute in balìa dell’onda lunghissima del periodo pandemico ed ancora prima di quella del Decreto Dignità, portatore sano dal 2018 dell’arcinoto divieto della pubblicità ai giochi ed alle scommesse che ha “messo a terra” gli introiti di tante società dei rispettivi settori che sino a quel momento intrattenevano rapporti e contratti di “grande soddisfazione”.
Ed anche se ne è “passata di acqua sotto i ponti” da quegli anni ancora oggi le società di calcio sono costrette a guardarsi in giro per vedere da che parte può arrivare un qualsivoglia aiuto a sostegno delle loro attività. Ed a poco sono valse la miriade di “illazioni” relative ai costi dei cartellini di certi campioni ed anche alla remunerazione dei rispettivi procuratori che non si può dire navighino in acque tempestose… loro sicuramente no!
Nel mondo del Calcio girano molti soldi
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Come tutti sanno, anche chi non è sportivo o tifoso per niente, gli stipendi dei calciatori volano su cifre inverosimili per un qualsiasi comune mortale e quando si parla di attingere al mondo del gioco d’azzardo, e precisamente dal segmento delle scommesse sportive per sostenere il calcio, povero e carico enormemente di spese, il medesimo sistema-gioco si irrigidisce e non poco.
Non si riesce a comprendere il perché il gioco d’azzardo debba sostenere le società di calcio quando i quattrini che girano in quest’ultimo sono indiscutibilmente di un certo livello: importi che di certo il mondo dei giochi non intravede nel suo presente e nel suo futuro, come non ritiene giusto che debba essere preso come una specie di ammortizzatore per far quadrare i bilanci di Aziende “così abituate a sperperare” quattrini soltanto per fare “un colpo di mercato”.
Ma ora quello che interessa è ritornare al divieto della pubblicità, alle scommesse sportive ed al sostegno che si richiede a gran voce per ristrutturare il calcio.
Sostegno che dovrebbe provenire proprio da questo preciso segmento delle scommesse sportive che sono collegate da un sottile filo rosso che pare voglia significare, almeno per qualcuno, che debbano essere quasi condivisibili “i rispettivi futuri” (se si può dire in italiano).
Ed ecco che a questo punto si intende risalire all’audizione degli scorsi giorni alla Commissione Cultura del Senato sulla riforma del calcio italiano dove viene proposto appunto di attingere “alla pubblicità ed ai proventi delle scommesse” per risollevarlo.
Una rivisitazione del Decreto Dignità sarebbe gradita
Quando si parla di pubblicità, evidentemente in questo discorso si racchiude la speranza che con il riordino dell’intero settore dei giochi si voglia prevedere l’abolizione, od almeno la rivisitazione , del famigerato Decreto Dignità: e non solo questa speranza cresce nella mente degli operatori del gioco, quindi scommesse incluse, ma anche nel mondo sportivo ed esportivo perché ci si auspica l’utilizzo di una quota proporzionale dei proventi derivanti dalle scommesse sportive per consentire ai vari club di calcio di far fronte alle perdite dei propri fatturati.
Divieto che dal 2018 in poi, compreso il successivo periodo pandemico da non sottovalutare, ha assestato dei pesanti colpi sui risultati economici delle stesse società sportive: si parla di importi di una certa importanza che si aggirerebbero circa il 1,2 miliardi di euro a stagione.
É sin troppo evidente che con queste “mancanze” alle società di calcio non viene permesso di rafforzare il sistema di giustizia sportiva e sostenere il settore giovanile, ma neppure di affrontare qualsiasi strategie per la riforma del calcio ed approfondire le principali criticità che lo affliggono.
Il Parlamento vuole aiutare il mondo dello Sport
Recentemente, il Parlamento sta studiando iniziative finalizzate a trovare un supporto economico ai club ed alla promozione degli aspetti sociali dello sport, nel rispetto dell’autonomia dell’ordinamento sportivo: magari studiando il contenimento dell’indebitamento complessivo del sistema ed il rafforzamento della credibilità del settore calcistico nel suo complesso, considerato anche che ha perso non poca credibilità in tempi recenti.
E proprio per quel giro di quattrini che circonda il settore e che sembra del tutto spropositato ai tempi attuali: e questo è argomento che viene affrontato anche in altre realtà che però hanno preso posizione e non sono così permissive come nel nostro Paese.
In ogni caso, serve tenere presente che il sistema calcio, ma anche altri sport, beneficerebbe senz’altro dall’allentamento delle restrizioni contenute nel divieto della pubblicità relativa al giochi ed alle scommesse: e qui non si può neppure dimenticare che i ricavi da far risalire ai rapporti tra gioco d’azzardo e calcio erano stati stimati in oltre 100 milioni a stagione proprio al momento dell’introduzione del divieto.
La reintroduzione delle sponsorizzazioni di società di Scommesse Sportive
Ma un’altra cosa che “beneficerebbe” della reintroduzione delle sponsorizzazioni sarebbe che si verrebbero a disincentivare quelle tecniche messe comunque in atto per “aggirare il divieto”: poiché come si dice spesso “fatta la legge trovato l’inganno”. Infatti, esistono manovre diffuse da diversi club professionistici nonché la sponsorizzazione sulla base della visibilità (legittima) concessa ai cosiddetti “spazi quote”:
Spazi che si traducono in pratica nella messa in onda di rubriche ospitate da programmi televisivi o sul web che indicano le quote offerte dai bookmaker che sono considerate “non pubblicità”, ma soltanto informazione, e pertanto legittimate dalle Linee Guida sulle modalità d’uso del divieto di pubblicità pubblicate nel 2019 da Agcom.
Il Calcio e le Scommesse proseguono insieme la loro strada
Ma la strada “preferita” dal calcio rimane sempre e comunque quella di riservargli un quota dei proventi annuali derivanti dalle scommesse sportive che si aggirano a circa 16 miliardi di euro annui: e per sicurezza e per evitare che tali risorse vengano poi dispersi, l’utilizzo di tali fondi dovrebbe essere in parte vincolato al finanziamento di progetti sportivi come investimenti negli impianti sportivi o nel settore giovanile per incentivarne i vivai ed aiutare la crescita di talenti italiani anche e sopratutto per la nostra Nazionale che decisamente è davvero terreno più che arido per le scelte del nostro CT del momento, Luciano Spalletti.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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