Gioco senza vincita in denaro: Servono normative più chiare
Il mondo dell’amusement sono anni che desidererebbe avere una vera attenzione da parte del Governo centrale per avere una propria e personale normativa che non “lo confonda” spesso con le leggi che regolamentano il gioco con vincita in danaro: ma quel che è peggio, e quello che accade sino ad oggi, è che invece le Leggi sul Gioco (con vincita) vengono puntualmente applicate al puro intrattenimento cosa decisamente scomoda per questo comparto che sta facendo i salti mortali per fare “vita a sé” e non essere appunto accomunato con l’altro gioco a volte riuscendoci aggrappandosi ai vari TAR lungo il territorio, ma a volte invece viene travolto da chi ancora oggi “non vede” (o non vuole vedere) la diversità tra i due mondi ludici.
Eppure la differenza è abissale: ma tant’è e come si suol dire “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. Dunque, il comparto dell’amusement continua a “lavorarci sopra” ed i territori ad emettere normative che lo riguardano ed oggi riesce ad avere almeno una piccola soddisfazione per quello che riguarda la regione Toscana.
Ed ecco cosa accade in quella realtà territoriale: bisogna partire dal Consiglio dei Ministri dei giorni scorsi laddove non si è disquisito soltanto del disagio giovanile per quello che riguarda i casi di cronaca nera recenti ed efferati che devono portare a serie riflessioni da parte sia del Governo che di chi si occupa della gioventù e dei suoi disagi sociali che sembrano continuamente in crescita e sempre di più impostati alla violenza, ma anche dello spazio che si è dedicato, come accade con continuità, all’esame delle Leggi Regionali che sono costantemente tenuti sott’occhio.
Alcune normative nuove davvero interessanti
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E, dunque, dopo un esame accurato si è dato il via libera a due normative riguardanti appunto il comparto dell’amusement che si è deciso di non impugnare. La prima normativa che ha ottenuto il “via” si riferisce, come annunciato, alla Regione Toscana che impone “il divieto per i minori all’uso delle ticket redempion per la prevenzione della ludopatia”: argomento del quale si è discusso in svariate occasioni e che lascia perplessità in taluni e certezze in altri.
Ma ora la Legge della Regione Toscana n.28 del luglio scorso mette un veto definitivo con l’approvazione all’unanimità del Consiglio Regionale: e ciò anche se gli stessi fautori della Legge sottoscrivono che le ticket redemption non sono accomunabili al “gioco d’azzardo”.
E nonostante questo, anche seguendo l’indirizzo di altre leggi in essere in Emilia Romagna, Basilicata e Piemonte, la legge è stata approvata ma senza dubbio criticata fermamente dagli addetti ai lavori che hanno richiesto, nuovamente, la estrema necessità di avere regole nazionali anche per i punti di gioco di puro intrattenimento e per gli stessi apparecchi senza vincita in danaro che sono disseminati su tutto l’italico territorio.
Cosa che si deve sperare venga effettuata nel futuribile riordino nazionale dell’intero settore del gioco, ovviamente si andrà a toccare anche tutti i bonus e le promozioni che i casinò online danno ai loro iscritti, e quando si dice intero si dovrebbe intendere i due comparti: quello con vincita e quello che invece non lo è. Ma non è tutto qui ciò che ha deciso il Consiglio dei Ministri nei primi di settembre.
Vanno analizzate anche le normative delle Regioni italiane
Infatti, si è affrontata anche la Legge Regionale della Basilicata di luglio che è la seconda normativa presa in esame. Qui il discorso cambia radicalmente e non si parla di divieti o di regolamentazioni restrittive: una volta tanto si parla di crescita del comparto dell’amusement per quello che riguarda l’impegno di giochi e videogiochi a livello sociale.
Apparecchi che vengono usati per ampliare la conoscenza di chi li usa in diversi campi: a livello sociale, finanziario, culturale, scientifico ed è un percorso che recentemente hanno intrapreso i videogiochi e le menti talentuose dei suoi creatori che stanno cercando di “sfruttare” il gioco ed i videogiochi per compiti diversi da quelli ludici e si spostano verso l’insegnamento.
Ma, “ci piace” tornare alla Legge Regionale della Basilicata per conoscere qualcosa di più del suo contenuto e poter quindi allargare l’impiego di questi prodotti di gioco in ambiti diversi, anche in quello turistico che ha il pregio, forse, di poter aumentare l’economia dell’intero territorio.
Vi si trova prima di tutto la trasformazione della Fondazione Regionale “Lucana film commission” in “Fondazione regionale “Lucana Film and game commission” variazione si crede indispensabile per aprire questo nuovo percorso dei videogiochi: infatti, quest’ultima Fondazione avrebbe lo scopo di valorizzare il territorio lucano attraverso la produzione di audiovisivi regionali, film, fiction TV, spot pubblicitari, videogiochi, infrastrutture e strumenti materiali ed immateriali che incrementino a mezzo di produzioni audiovisive e video-ludiche la visibilità della Regione Basilicata.
Alcune Iniziative interessanti e lodevoli
A tutto questo, insieme ai soci fondatori della Lucana Film and game commissione, parteciperanno le Province ed i Comuni di Potenza e Matera due realtà lucane estremamente “importanti” a livello turistico, sopratutto la seconda. Tale iniziativa “ci piace moltissimo” e ricalca le orme della Commissione Europea che si sta muovendo “quasi” nello stesso percorso.
In effetti, la stessa Commissione Europea sta promuovendo videogiochi che mostrino i valori, la storia e la diversità del Vecchio Continente riconoscendo agli stessi videogiochi un potenziale culturale di un certo pregio: e ciò potrebbe anche tornare utile a livello turistico nel far riscoprire determinati luoghi che “vi vengono raccontati”.
Non si può dunque negare che se si muove la Commissione Europea nell’ambito del prodotto videogioco questo discorso vale altrettanto se viene messo in campo dalle Regioni, come ha fatto appunto la Basilicata che sta iniziando questa iniziativa che potrebbe davvero avere un risvolto significativo per quel territorio che notoriamente è una realtà “povera” anche perché la Regione è piccola e quindi meno popolata da imprese che possano sostenere il suo sviluppo economico. Ben venga dunque se il gioco od il videogioco potrà essere utile e rendere possibile l’obbiettivo che questa nuova Legge si è posta come scopo finale. Infatti, il Consiglio dei Ministri non si è opposto ed anche qui ha dato “il suo via libera”!
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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