Gioco d’azzardo: Troppo spesso tacciato di essere immorale
Infinite volte, anche rischiando di essere ripetitivi e di “stancare” con le stesse locuzioni, si è riferito che il gioco è stato spesso tacciato di essere “immorale, approfittatore e gestito da delinquenti”: proprio per questo, quindi, l’intera industria del gioco nel suo percorso di cambiamento, oltre a pensare ad una nuova regolamentazione sicuramente più rispettosa per il contrasto al gioco problematico e più orientata ad un gioco responsabile, consapevole e sostenibile dovrebbe proiettarsi ad applicare strategie consone ad avere come simbolo di questa importante svolta del settore ludico proprio “la moralità”.
Sostantivo, femminile singolare al giorno d’oggi quasi in disuso, o quanto meno assai poco considerato dal senso comune, e che sempre oggi sembra essere tenuto davvero in poco conto, ovunque si guardi.
Applicato poi ad aziende o settori è chiaramente in disuso od almeno questo è il parere di chi è un detrattore incallito nei confronti del mondo dei giochi e considera privo di moralità qualsiasi cosa sia attinente al gioco d’azzardo, seppur legale.
Di conseguenza, agli stessi detrattori poco importa se il sistema gioco ha iniziato un nuovo percorso virtuoso che vuole accompagnare tutte le sue aziende verso la sostenibilità, il sociale, il rispetto dell’ambiente e verso una perfetta e leale conduzione delle proprie imprese: anche perché “questi signori” perennemente in guerra “a prescindere” sembrano dimenticare sempre che il gioco pubblico rappresenta lo Stato e la legalità sul territorio.
Ma, evidentemente, questo non basta e da anni ciò che accomuna il gioco alle organizzazioni mafiose è un tutt’uno e togliersi questa etichetta non pare essere un’impresa facilmente raggiungibile anche se i suoi componenti ce la stanno mettendo tutta ed anche con tanta caparbietà.
Le imprese di Gioco si stanno riorganizzando
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Sopratutto, le attività ludiche stanno organizzandosi, ed anche da un bel po’, a non guardare soltanto al cassetto come tutte le imprese commerciali hanno sempre fatto, ma anche alla salvaguardia del proprio popolo di giocatori che deve essere rispettato, protetto e maggiormente accudito.
Oggi al gioco pubblico da sempre “frequentato” dal danaro, che vive ovviamente nel DNA del suo stesso settore, non fa più di quest’ultimo l’unico ed il solo obbiettivo: si cerca davvero altro e quindi l’asticella dell’intera industria del gioco si è inevitabilmente alzata ed il comparto ha preso indirizzi diversi dal passato proiettandosi innanzi tutto verso la sostenibilità, senz’altro visione a lungo termine.
Soltanto che questo pensiero potrebbe essere “messo in pericolo” da possibili ulteriori restrizioni normative che potrebbero essere messe in campo dalla nuova regolamentazione dell’intero settore del gioco.
E la mente degli operatori proprio per questo non può evitare di pensare agli immensi danni economici che la restrizione contenuta nel divieto della pubblicità ai giochi ha causato a tutto il mondo dei giochi ed a quello delle società sportive che ancora oggi, a distanza di anni, si “stanno leccando le ferite” procurate appunto da tale “inopportuno ed eccessivamente punitivo” provvedimento contenuto nel famigerato Decreto Dignità.
Probabilmente soltanto questa “paura” potrebbe frenare la visione a largo raggio che tutti gli addetti ai lavori del gioco vorrebbero sviluppare e fare propria per poter concretizzare progetti futuri ed investire in nuove idee che producano l’uscita dallo stand-by di crescita nel quale è caduto il mercato del gioco.
Uno sviluppo diventato difficile
Mercato, che comprende tutti i migliori casino online italiani legali ADM che offrono il gioco della roulette in diverse varianti, che non riesce a svilupparsi come si vorrebbe e come meriterebbe un comparto così pieno di evoluzione tecnologica, di creatività infinita e di produzione a volte anche avveniristica che mette in campo prodotti davvero strabilianti ed estremamente coinvolgenti.
Ma a volta tutto questo non basta se il “mercato pratico” è bloccato: se non si riesce per carenza di una regolamentazione davvero ad hoc che tarda troppo ad essere presentata, a far uscire i prodotti dal nostro Paese. Il dato di fatto, di contro, è che il gioco d’azzardo è abituato a vivere nell’incertezza più totale e si potrebbe sperare che lo stesso comparto studi qualcosa per uscire da questo impasse che circonda e stringe le attività di gioco come in una morsa.
Si potrebbe, a questo punto, esprimere il parere che per avere un gioco “più morale” servirebbe che i Regolatori forse si impegnassero maggiormente nella loro opera e prestassero davvero più attenzione all’intero mondo ludico: d’altra parte sono loro, insieme sicuramente a tutti coloro che credono nel business del gioco, ad essere sotto pressione.
Da parte di tutti: della politica, stigmatizzati dagli scommettitori che vedono gradualmente scendere le loro quote sulle vincite, da parte dell’opinione pubblica che, purtroppo, continua ad avere una visione del mondo dei giochi totalmente distorta ed infine dai media che si esprimono a volte senza avere alcuna cognizione diretta ma soltanto indiretta della materia.
Uno stigma che avvinghia il settore dei Giochi
Regolatori che devono affrontare lo stigma che circonda l’intera industria del gioco da decenni, trovandosi in una posizione davvero difficile. Senza contare la continua evoluzione tecnologica che inevitabilmente crea qualche squilibrio e che li porta, purtroppo, ad essere quasi sempre un passo indietro rispetto ad uno dei settori più innovativi.
Proprio in quel mondo del gioco d’azzardo che si vorrebbe più morale e responsabile e che risulta tanto difficile nella sua “conduzione”. Così i Regolatori dovrebbero cercare di stare al passo con l’avanzata tecnologica del sistema ludico al fine di poterne comprendere in anticipo l’impatto ed i vantaggi che gli strumenti che vengono applicati per il controllo del gioco problematico arrivino a raggiungere un mondo dei giochi ben protetto.
Ciò che si dovrebbe tenere ben presente per avere un gioco “più morale e responsabile” sono le esperienze e l’importanza di queste: il che si traduce con statistiche affidabili e non più quelle del tutto aleatorie che vengono fatte circolare e che vanno decisamente contro il gioco e che vanno a costruire un’immagine non corretta di questo mondo.
E proprio per questo servirebbe che chi ha il compito di regolamentare un comparto già particolarmente difficile di suo abbia una formazione particolarmente accurata, ma anche che abbia la peculiarità di entrare in collaborazione con tutte le parti interessate. Ed il tutto non è assolutamente facile da raggiungere.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro