Gioco d’azzardo: si deve ottenere di più dalle Istituzioni
Mentre il Governo Meloni si sta dando da fare in quasi tutti i settori (come promesso all’elettorato) cercando di mettere in moto un’economia che non ne vuole proprio sapere e lottando con i suoi detrattori che non fanno altro che “spargere fango” sull’operato dell’attuale Esecutivo e non condividono le sue manovre, quello che emerge dalle esternazioni del nostro Presidente del Consiglio è che oggi i tempi non consentono più la dispersione di risorse.
Il suggerimento velato (e neanche tanto) è che si può fare anche economia spendendo meglio le proprie risorse come intenderebbe fare il Governo in carica seppur attirandosi gli strali neppure tanto celati dell’opposizione.
Ciò sembra rappresentare una specie di invito generalizzato, e diretto ai diversi settori, che nel rivedere la propria organizzazione aziendale e la propria gestione economica potrebbero riuscire a gestirsi meglio, magari senza richiedere supporti di svariata natura agli Istituti di Credito che sono “carissimi”, oppure al Governo per ottenere facilitazioni, sconti fiscali, contributi e quant’altro.
Il settore dei Giochi che traccia la giusta strada
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E qui, forse per orgoglio riferito al settore che è caro a chi scrive, si può senz’altro sottoscrivere che il gioco pubblico può essere un chiaro esempio di economia, visto che il sistema-gioco difficilmente è riuscito ad ottenere qualcosa a proprio favore a livello istituzionale: neppure, come si è detto in altre diverse occasioni, nel lungo periodo emergenziale dove le attività ludiche sono state bloccate per parecchi mesi e dove le aziende hanno dovuto sostenersi ed auto-gestirsi se non volevano chiudere definitivamente i battenti.
E tenendo sempre presente che proprio lo stesso gioco pubblico, rappresentante della legalità e della tutela della salute del suo popolo di giocatori, ha dovuto anche combattere con le arcinote Leggi Regionali “capestro” che lo stesso Stato, a mezzo delle istituzioni de-localizzate, ha messo in campo osteggiando apertamente le attività legali di gioco e probabilmente dando una mano alla risalita della presenza oltre modo pericolosa dell’illegalità sull’italico territorio.
Dunque, il mondo del gioco, oltre ad essersi gestito in proprio “raschiando dal fondo del barile” delle proprie personali risorse non si è trovato agevolato dalla normativa in essere che ha sempre “remato contro” il percorso commerciale delle attività ludiche che sono riuscite a restare a galla senza ringraziare né le Istituzioni, né tanto meno altri settori che invece si sono attaccati al segmento delle scommesse sportive per “recuperare” anche minime percentuali a sostegno dei settori richiedenti aiuto.
Se servono risorse il Gioco si dichiara presente
Ma d’altra parte come si sa, quando si ha bisogno di risorse pulite, veloci, senza discussioni sembra esistere solo un settore che possa soddisfare queste richieste: il gioco d’azzardo, tanto disprezzato e sottoposto a disquisizioni sulla moralità e la serietà di chi lo gestisce, ma al quale ci si rivolge purtroppo spesso per “abbeverarsi” economicamente.
E come si sa, il primo a ricorrere al gioco quando il bilancio statale nicchia a quadrare, è lo stesso Governo che trova nel gioco, un’esempio possono essere i siti di divertimento online che utilizzano i software GameArt, il più paziente partner economico che sia mai esistito…
E l’autonomia nella gestione dei settori dovrebbe essere l’obbiettivo primario delle aziende che ne fanno parte, comprese anche le società sportive che recentemente intendono anch’esse rivolgersi al gioco per ricevere una percentuale dalle scommesse che secondo il calcio dovrebbero ritornare a questo settore dal quale “partono” gran parte delle scommesse.
Dobbiamo fare i conti con un’economia fragile
E questo è un argomento decisamente caldo visto che non trova d’accordo il sistema-gioco che oggi staziona in una situazione economica davvero fragile e critica: ma si spera che visto e considerato che il calcio si dichiara autonomo, e (quasi) non ammette ingerenze esterne, riveda dunque la gestione delle società calcistiche magari cercando di non disperdere le sue risorse in richieste decisamente esose dei suoi “fenomeno calcistici” e relativi procuratori: tutto questo potrebbe evitare “quel declino economico” del settore che in alte sfere si continua a sbandierare e mentre si disquisisce di tutto questo ed anche del riordino del gioco che ha iniziato il suo percorso con un intervento sull’online.
Nel frattempo, il mondo dei giochi, partendo dalle sue importanti associazioni di categoria, si sta attivando a livello “personale” per migliorare i livelli di sicurezza dei propri punti di gioco con l’obbiettivo di aiutare le persone a vivere il gioco come un intrattenimento ed un divertimento e non come una “scappatoia” per risolvere le problematiche economiche quotidiane: cosa che spesso accade e che, purtroppo, apre il percorso vizioso del gioco problematico.
Il Gioco deve sempre restare un divertimento
Il gioco non è uno strumento per non lavorare e per sperare nella famosa vincita che può cambiare la vita, deve essere soltanto un mezzo per passare qualche ora in leggerezza: e, quindi, è un divertimento che quando cessa di esserlo diventa rischioso e bisogna essere molto attenti affinché ciò non accada.
Proprio per questo l’utenza deve trovare sicurezza assoluta nei suoi punti, legalità ed intrattenimento sereno: ed a tale scopo servono le varie azioni condotte su tutto il territorio dalle Forze di Polizia ed indirizzate proprio alla ricerca del gioco illegale.
Criminalità ed illegalità che nascondono tra le proprie fila un mondo delinquenziale assai pericoloso, pronto e senza alcuna remora ad intrappolare nella propria rete quei giocatori vulnerabili che si lasciano trasportare dall’idea della “vincita straordinaria che cambia la vita”.
Tutta la sicurezza che i giocatori meritano
In ragione di questo i punti di gioco legali, le cosiddette Riserve di Stato”, devono offrire ai giocatori sicurezza e consapevolezza di trovarsi nel “giusto posto” per giocare in leggerezza e di certo divertendosi: e non solo, chiunque intravede notizie o sospetti di attività illecite nel mondo del gioco che si svolgano in sale clandestine od in esercizi “privi di regole” deve sentire il dovere di denunciare tutto questo immediatamente per fermare fenomeni pericolosi che mettono a repentaglio la sicurezza di tutti.
E con questo, si chiudono queste righe nel sottolineare che pensare di diminuire la presenza del gioco pubblico sul territorio sarebbe come osteggiare la legalità concedendo spazi a quei punti che sicuramente legali non sono.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro