Gioco d’azzardo e Stato Centrale: Amore ed Odio
Dopo il diffondersi della notizia che è in arrivo (forse) la riforma del gioco pubblico, e dopo i cosiddetti “salti di gioia” di tutta la sua industria e degli addetti ai lavori, subentra la pacatezza e l’obbiettività che la stessa notizia è già stata data anche l’anno scorso, e pure l’anno precedente.
Ed ancora oggi tutto il settore ludico è in attesa di veder ridisegnare la normativa attuale che invece che regolamentare il settore intero è sembrata voler mettere i bastoni tra le ruote alle attività ludiche con le sue Leggi Regionali che risultano davvero obsolete.
Si sovrappongono alla normativa dello Stato, e non fanno altro che rendere la vita commerciale delle “Riserve di Stato” davvero improponibile e senza futuro. Per fortuna, il Governo Meloni ha provveduto con la sua prima Manovra di Bilancio 2023 ad uniformare la scadenza delle concessioni di gioco per il prossimo anno con questo lasciando intendere che davvero voleva prendere posizione nei confronti del riordino affrontando lo studio della materia anche se “in altre cose più urgenti affaccendato”.
Si respira un’aria totalmente nuova
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E questo allineamento era stato accolto con gioia e giusto anche gustare una “certa aria nuova” per il mondo dei giochi da attribuire senz’altro al nuovo Esecutivo. Così, risulta piacevole vedere che Giorgia Meloni ed il suo Esecutivo in questi giorni hanno fatto un ulteriore passo in avanti per dimostrare all’intero settore del gioco che il rapporto con le Istituzioni, in qualità di “Riserve di Stato”, è di tutto rispetto ed “amorevole” seppur portatore di tante criticità che il Governo centrale dovrebbe affrontare e risolvere.
Ma problematiche che, sopratutto, non dovrebbero essere lasciate ricadere in capo alle Regioni che si sono espresse con Leggi sul Gioco oggi diventate deleterie per tutto il sistema-gioco e che portano, quindi, un disagio economico senza fine per tutti quegli operatori che avevano scelto di investire nel business del gioco ritenendolo un buon affare poiché si presumeva potesse essere “protetto dallo Stato stesso”. E chiaramente così non è stato!
Purtroppo, ancora oggi il gioco con vincita in danaro, fatto anche nei migliori siti italiani legali ADM di casino online dove si può utilizzare Paysafecard in modo sicuro ed affidaile, è in equilibrio precario aspettando le scadenze del prossimo anno, ma non sapendo come e se potrà arrivare a quel tempo senza un intervento concreto del Legislatore tenendo conto che il gioco pubblico terrestre si sta “sciogliendo al sole” dell’illegalità e della mancanza di un riordino che la politica non percepisce quanto sia imprescindibile.
Il Gioco ha bisogno di sostegno
Ma il gioco pubblico deve sentirsi sostenuto da questi passi del Governo Meloni che sono stati fatti per dare certezze e confermare la più ampia sintonia che “deve” presidiare il rapporto tra Stato e gioco pubblico: non è un caso che in una parte della nuova Legge Delega si parli della “disciplina di adeguate forme di concertazione tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali in ordine alla pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici dell’offerta di gioco” per consentire agli investitori la prevedibilità della dislocazione dei luoghi sull’intero territorio nazionale e la loro predeterminata distanza da luoghi sensibili uniformemente individuati”.
Tutto ciò pare una netta presa di posizione nei confronti della Questione Territoriale e fa parte di quella famosa “aria nuova” di cui si sente la necessità e che il nuovo Governo “rincorre” dal momento del suo insediamento.
Ma non è tutto qui: infatti, nella bozza della Legge Delega si prevedono normative finalizzate alla tutela dei soggetti maggiormente sensibili con tante voci anche relative alla prevenzione ed al contrasto del gioco problematico, ma anche l’indicazione delle caratteristiche minime che devono possedere le sale e gli altri punti che offrono gioco, la certificazione di ogni apparecchiatura da intrattenimento.
Insomma, per non tediare chi ancora ci legge con “santa pazienza”, sembra che questa bozza sia piuttosto soddisfacente: ma quel che più importa è aver ritrovato, almeno così pare, quell’interesse da parte del Governo centrale nei confronti del settore ludico, cosa che trasmette certezza e speranza che in futuro il rapporto possa considerarsi “più stretto, rispettoso e dignitoso”.
Serpeggia ancora un pò di Negatività
Tutti sentimenti che di recente si erano notevolmente affievoliti e che avevano trasmesso tanta negatività negli addetti ai lavori che si sentivano totalmente abbandonati da chi aveva creato questo business di Stato. Riflessioni che facevano scattare considerazioni sui tanti introiti che venivano riversati nelle casse erariali da parte delle imprese di gioco: raccolta che gli addetti ai lavori erano riusciti a mantenere in equilibrio nonostante le diverse avversità attraversate e gli aumenti della tassazione imposti anche durante la pandemia.
Quindi, la stesura di questa bozza sembra quasi essere considerata come un “premio” per il comportamento senza ombre di tutte le attività di gioco e della pazienza immensa che le stesse hanno messo in campo in attesa che un giusto Esecutivo facesse ciò che è sempre sembrato doveroso: proteggere le “sue Riserve di Stato” che hanno ricevuto il compito di tutelare i cittadini-giocatori e salvaguardare la legalità sul territorio.
Cose che sembravano dimenticate dallo Stato, sino alla notizia di questa bozza: ma di certo non ci si vuole “allargare tanto” alla speranza che diventi realtà quello che sembrava essersi tramutato davvero in una chimera irraggiungibile ed il settore si mette alla finestra per vedere cosa succederà seppur non a breve.
Tutti aspettano un futuro migliore
Tenterà di continuare a “respirare” l’aria che tira adesso nella speranza di un “respiro migliore” magari a tempistica più ristretta di quella che si presume possa essere quella di 24 mesi. Davvero sembra un tempo troppo lungo per l’intera industria del gioco e per la filiera e quindi si spera che si possa arrivare ad una soluzione “media”: ma già così sarà davvero un’impresa “quasi impossibile”.
Ma il gioco pubblico ci ha anche abituato a comportamenti e soluzioni atipici e si spera che possa continuare a nuotare in questo attuale mare magnum di criticità che ancora una volta dovrà affrontare da solo. Sembra essere il destino di questo comparto che continua ad essere scintillante e coinvolgente ma che passa attraverso un numero di difficoltà davvero immenso: ma ce la può fare! Se si riconquistano rispetto e dignità le cose possono cambiare e dare forza.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro