Gioco d’azzardo: Diverse interpretazioni da parte dei Giudici

Chi ama il mondo del gioco non può che essere “stranito” dalla mancata uniformità nell’interpretazione delle normative e nella loro applicazione. Non vi è dubbio che i differenti pareri dei Giudici dei vari Tribunali Amministrativi Regionali possano lasciare “leggermente sgomenti” chi si occupa di gioco che vede in queste applicazioni “alternative” una mancanza di certezze che sta assumendo effetti ingombranti nella mente degli addetti ai lavori che non sanno davvero più cosa pensare della stessa regolamentazione.

Nella quale non si sentono sicuramente a proprio agio sopratutto con la presenza dei vari distanziometri locali che stanno tenendo in ostaggio tante attività ludiche che in base alle note Leggi Regionali potranno presto trovarsi “in mezzo alla strada” e con l’orizzonte che si presenta oscurato da questo strumento.

In alcuni territori, infatti, allo stesso distanziometro viene imputato l’effetto espulsivo ed in altri territori invece no: e questo non si può dire che dia tranquillità e serenità alle “Riserve di Stato” che si sentono minacciate da questo “diabolico strumento” ormai da anni.

Ma, per ora, soluzioni da parte dell’Esecutivo non ne arrivano né tanto meno si ha in previsione l’avvento che tutta l’industria del gioco attende e cioè il riordino nazionale dell’intero settore che metterebbe a tacere l’arcinota Questione Territoriale croce del gioco pubblico e dei suoi addetti ai lavori.

Provvedimenti che portano a grandi discussioni

Oggi, purtroppo, si deve prendere ancora atto che nel territorio di Bolzano il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa si è espresso a favore del provvedimento comunale che ha negato al gioco la proroga automatica della “licenza per l’installazione di apparecchi di gioco comma 6 per la presenza di siti sensibili nel raggio di 300 metri”.

Non è la sola sentenza che è stata emessa di recente in quella realtà per rispondere ai vari ricorsi presentati da alcuni titolari di rivendite di tabacchi con all’interno un corner di scommesse e di slot volti ad ottenere l’annullamento del rigetto della richiesta di proroga automatica della loro licenza pronunciato dal Comune di Bolzano.

Ed in questo caso, sicuramente, non vale il detto “mal comune mezzo gaudio” poiché di certo gli addetti ai lavori compresi i lavoratori dei migliori casino online legali ADM italiani dov’è possibile giocare al pinnacolo in modo sicuro, sono rimasti sconcertati dalla risposta del Tribunale di Bolzano laddove altri TAR si erano espressi totalmente in modo diverso.

Così questi operatori dovranno prendere atto che il TRGA ha ritenuto che il distanziometro non produca l’effetto espulsivo del gioco legale dal territorio: ed a nulla è servito il parere del tutto diverso espresso dalla consulenza tecnica d’ufficio disposta dal Consiglio di Stato nell’ambito di diversi altri ricorsi con il contenuto analogo a quelli “rifiutati” dal TRGA.

Regna ancora tantissima confusione

Questa differenza di interpretazione non fa altro che immettere, se possibile, ancora più confusione tra gli operatori che vedono il CdS che si esprime in un modo ed il TRGA in maniera opposta: ma dove sta la verità? E quale è da ritenersi la interpretazione giusta della normativa e dei distanziometri? E quando allora l’effetto espulsivo si concretizza?

Insomma, in altro articolo ci si è espressi dicendo che il mondo ludico è perennemente sull’altalena: cosa che si potrebbe applicare anche per quanto riguarda i distanziometri: chi dice che non producono l’effetto espulsivo e chi invece l’esatto contrario…

Ciò che si può evincere dalla pronuncia del TRGA è che viene supportata dal dire del Comune che individua le zone produttive come aree idonee ad ospitare il gioco legale producendo un elenco di sale giochi e tabacchi insediati in quei luoghi: e questo non sosterrebbe l’effetto espulsivo oggetto dei ricorsi, anche se la stessa sentenza sottolinea che da parte del Comune esiste un’incertezza nell’individuazione in concreto dei siti sensibili ed anche che le aree non coperte dal divieto della presenza del gioco non sembrano ben istruite riguardo alla loro concreta “abitabilità”.

Ma il TRGA per quanto riguarda l’effetto espulsivo sostenuto dai ricorrenti ribadisce come lo stesso, determinato in circa l’1% del territorio, venga smentito dalle nuove aperture di punti gioco nel periodo successivo all’entrata in vigore del distanziometro.

Ancora a parlare dell’effetto espulsivo

Il TRGA affronta anche un altro argomento che riguarda l’effetto espulsivo totale determinato dal distanziometro sugli esercizi che accanto ai tabacchi offrono il gioco legale a causa della concomitanza con un ulteriore strumento di distanza che la normativa in essere impone alle rivendite di generi di Monopolio.

Si osserva che il distanziometro imposto all’offerta di gioco rispetto ai cosiddetti luoghi sensibili e quello inteso alle distanze che riguardano le rivendite di tabacchi rispondono a due logiche differenti ed autonome: il primo distanziometro viene imposto dal legislatore provinciale per prevenire il gioco problematico mentre con il secondo si intende garantire all’utenza una rete adeguata in modo corretto sul territorio.

Così, sempre secondo il TRGA, quando un’impresa somma due tipologie di offerta deve necessariamente osservare la disciplina e la normativa di entrambe: diversamente, si arriverebbe ad una conclusione errata di eludere i vincoli imposti all’offerta di gioco applicando quelli imposti ai generi di monopolio.

Due pesi e due misure

Tenuto conto di questo ultimo pensiero del TRGA di Bolzano si deve arguire che le tabaccherie dotate di corner per il gioco e le scommesse subiscono il distanziometro in modo identico alle sale da gioco e non possono richiamare il principio di incostituzionalità ricorrendo ad un effetto espulsivo che il Tribunale non ravvede.

Come non ravvede di applicare una distinzione tra tabaccherie con offerta di gioco e sale da gioco: quindi, i Giudici chiamati a decidere su questi ricorsi ritengono il distanziometro uno strumento adeguato per contrastare il gioco problematico e la distanza che gli stessi impongono agisce prevalentemente su quei soggetti che per la giovane età o perché particolarmente sensibili sono vulnerabili e facile preda di una offerta di gioco troppo presente che potrebbe catturare la loro attenzione.

La misura imposta per allontanare l’offerta di gioco dai luoghi frequentati da soggetti fragili attenua la possibilità negli stessi soggetti di avvicinarsi al gioco e previene con questo mezzo l’insorgenza di derive che il gioco può provocare.

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