Gestori del Gioco: Tutti uniti nel contrasto al gioco problematico

Sia il settore del gioco che i suoi gestori in tempi recenti stanno cercando di migliorarsi nella loro preparazione e nella loro professionalità: principalmente le Riserve di Stato terrestri che sono a contatto diretto con il proprio popolo di giocatori che vorrebbero cercare di tenere sempre sott’occhio quando frequenta i punti di gioco per intercettarne anche il minimo “sentore” di una possibilità di rischio.

Dunque, la professionalità e la formazione degli addetti ai lavori continua ad essere un argomento trattato sia dallo stesso mondo ludico che dalle sue associazioni che sperano venga inserito nel futuribile riordino.

Nessuno, però, od almeno pochi stanno parlando dell’impegno che dovrebbero assumersi anche gli operatori online che sino ad oggi sono stati (quasi) esentati dalla tanta responsabilità nei confronti della propria utenza: sopratutto se si pensa che questo segmento del gioco durante la pandemia, ed anche in successione, continua a crescere ed acquisire nuovi utenti.

Il crescente successo del Gioco su internet

Persone che appartengono al “nuovo popolo di giocatori” che si muove nell’ambito del gioco online e che hanno potuto “testare con mano” quanto sia interessante e divertente il gioco a distanza e quanto sopratutto sia “senz’altro comodo” e non impegnativo come ricercare un punto fisico “disponibile”.

Ma a questo ci sta pensando insieme alle Istituzioni del nostro Paese, anche la KSA, la Gaming Authority olandese, che dopo un’indagine decisamente mirata proprio al comparto online del gioco, evidenzia che gli operatori di questo segmento dovrebbero organizzarsi per intervenire in modo più rapido ed efficace in caso di possibile “incontro” tra un giocatore ed il gioco problematico: questo oggi non si sviluppa in modo sufficiente e che possa rassicurare l’utenza che non riesce a tenere bene a freno la propria voglia di gioco che, invece, dovrebbe essere mantenuta sui binari della consapevolezza e della responsabilità e non procurare derive ma soltanto ed unicamente divertimento: come dovrebbe essere in pratica.

Questo intervento e queste riflessioni della KSA è la conseguenza, come già anticipato, di un’indagine approfondita che si concentra sull’obbligo di diligenza da parte di alcuni fornitori di giochi online sul mercato olandese: e si sottolinea “alcuni” e non “tutti” i fornitori, mentre tale diligenza dovrebbe essere affrontata e rispettata complessivamente da tutti coloro che operano nel comparto online del gioco d’azzardo considerata appunto la crescita di questa scelta che ha coinvolto così tanti soggetti amanti del gioco d’azzardo in tutte le sue innumerevoli forme.

Una politica volta al bene comune

Così, KSA in base ai risultati ed ai dati raccolti in questa indagine cercherà di rendere la propria politica più forte orientandola in questa direzione formulando raccomandazioni e suggerimenti per riuscire a modificare la legislazione ed i regolamenti dettati dal Ministero della Giustizia e Sicurezza.

Risulta essere del tutto ovvio che se la legislazione venisse inasprita proprio nei confronti degli adempimenti per migliorare l’obbligo di diligenza, tutti i fornitori si dovrebbero adeguare.

Certamente “obbligandoli” a rispettare quanto dettato dalla normativa che si dovrebbe dimostrare più forte ed impegnativa in quanto al rispetto dei doveri di tutti i fornitori di gioco, possibilmente indicando specifici standard ai quali gli stessi fornitori dovrebbero attenersi.

Tale cambiamento, o meglio tale inasprimento, ha nel suo obbiettivo quello di proteggere meglio i giocatori e dunque rendere il gioco più sicuro poiché i segnali che circolano danno come risultato che le derive che coinvolgono i giocatori online stanno aumentando, così come l’insicurezza che pare regnare in questo segmento.

Tutti devono fare il proprio dovere

Ovvio che a questo punto KSA, come regolatore, sta indagando su quegli specifici fornitori che non adempiono agli obblighi di diligenza che invece dovrebbero essere messi in campo nell’espletare il compito di gestori del gioco online: se la stessa KSA si rende conto di questo deve necessariamente intervenire per non lasciare il giocatore online allo sbando e senza alcuna protezione da parte dei gestori del gioco.

Insomma, non si vuole che l’utenza online si senta “di giocare senza rete” e, dunque, soltanto a suo rischio e pericolo ma deve sentirsi protetta maggiormente e supportata “in caso di bisogno”.

Si è certi che la ricerca effettuata, a prescindere dai dati che riguardano la quantità di gioco che viene svolto online, riesca a rivelare i fornitori che non si adeguano ai dettami di diligenza nella loro gestione ludica, cosa che non deve essere più tollerabile proprio per avere un gioco online più sicuro dove il giocatore deve sentirsi in assoluta sicurezza e tranquillità.

E se questo deve portare ad un certo inasprimento della normativa… ben venga, anche se sicuramente qualche gestore non ne sarà contento: ma questo non rientra nell’etica gestionale che dovrebbero avere tutti gli operatori del gioco, che siano terrestri od a distanza non fa differenza. Ma ora quelli in presenza sono più monitorati e controllati e dunque ora tocca ai gestori online che sino ad oggi forse hanno goduto di troppa libertà.

L’abuso del Gioco va affrontato con fermezza

Serve sottolineare la “rigidità” che KSA vuole imporre poiché i titolari di licenze che offrono giochi con vincita troppo rischiosi hanno l’obbligo legale di diligenza e questo si traduce che si devono decisamente prevenire e limitare il più possibile l’abuso del gioco e la sua dipendenza: e se questo determina chiarimenti sull’interpretazione del dovere di diligenza e sulla sua attuazione in pratica KSA è pronta a questi chiarimenti nel dettaglio. Serve però aggiungere che dall’apertura del mercato, 1° ottobre 2021, è risultato che troppi fornitori di giochi esaminati non sono in grado di intervenire in modo tempestivo ed adeguato in caso di gioco eccessivo e quindi di rischio per il giocatore.

La mancata tempestività discende dal metodo di monitoraggio messo in campo per individuare i soggetti a rischio: forse viene prestata troppa attenzione all’importo dei depositi e delle scommesse e non si controllano altri fattori come il numero delle ore che il giocatore impegna nel gioco e quanto riesce a “spendere”: evidentemente ciò impedisce che i fornitori si rendano conto del rischio del giocatore. Dunque, troppo interesse unilaterale!

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