Eliminando il Gioco legale si dà più spazio a quello illegale
Molto onestamente, “ci piace” pensare che sopratutto ultimamente addirittura la politica, salvo qualche schieramento che rimane tuttora ancorato alla questione della “moralità del comparto”, ha aperto le porte al gioco pubblico -e quindi lecito- ritornando a considerarlo importante per l’economia globale del Paese e di utilità estrema per l’occupazione.
Ma altrettanto onestamente “ci (di)spiace” prendere atto che purtroppo ancora sussiste una parte delle istituzioni che non ritiene utile che si continui la distribuzione del prodotto ludico da nord a sud dello Stivale poiché ciò comporterebbe una negatività assoluta per il sociale e non è affatto di sostegno per l’economia del territorio dato che ciò che “guadagna” lo Stato dalla raccolta del gioco viene poi usato per assistere e curare il gioco problematico.
Dunque, secondo alcuni, da una parte entra danaro, ma dall’altra -almeno secondo i detrattori politici- esce una parte importante degli introiti erariali per provvedere all’intervento assistenziale per coloro che vengono travolti dal disturbo da gioco d’azzardo.
Ora, dato che “non ci piace” assolutamente continuare a dare cifre e dati nudi e crudi per non tediare troppo chi ancora ci legge con “santa pazienza”, ci si deve rivolgere al parere di alcuni esperti finanziari che si sono “distanziati” dal concetto espresso in relazione alle tante spese per i servizi di assistenza sanitaria messi a disposizione di coloro che sono coinvolti appunto nelle derive del gioco.
Tuteliamo sempre i più deboli
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E qui si aprirebbe (e si chiuderebbe immediatamente) una piccola parentesi che forse potrebbe sembrare inopportuna, ma che secondo il nostro parere invece non lo è affatto: ma per le spese sanitarie e di assistenza che si mettono a disposizione per chi è coinvolto nelle derive della droga o dell’alcool i conti come si fanno? Chi scrive sarebbe grato se qualcuno ci “illuminasse d’immenso”…
Ma passando oltre e ritornando al criterio che sarebbe meglio eliminare completamente il gioco dal quotidiano dei cittadini che comunque lo ricerca non ci pare davvero che questa scelta politica rappresenti l’ottimale ma sarebbe come darsi una martellata… sulle mani.
É riprovato da più parti anche notevolmente esperte in materia, che anche quando il gioco è stato (indirettamente) “proibito” con la chiusura totale delle attività di gioco, i suoi assidui frequentatori hanno trovato il modo di giocare ugualmente, trovando un’alternativa.
Coloro che erano soliti entrare in una sala da gioco terrestre hanno trovato prontamente a disposizione il gioco illegale che si è sostituito al posto lasciato vacante sul territorio da quello legale costretto ad una lunga chiusura a fronte di specifici decreti ministeriali.
Il Gioco online è una grande comodità
Invece, i giocatori che usavano il gioco online in modo sicuro ed affidabile, che durante il pre-coronavirus non erano così tanti come dopo si è verificato durante e dopo il periodo pandemico, hanno continuato a giocare per comodità forzata con quello a distanza, ma trovando anche qui una compagine piuttosto pingue e ben organizzata di gioco illegale che proponeva prodotti a cifre notevolmente basse per acquisire una nuova utenza che si era formata in quel preciso momento e sembrava davvero “disperata” senza il “suo gioco d’azzardo”.
Anche se le “disperazioni” trasmesse con il coronavirus non erano sicuramente quelle trasmesse dall’assenza di gioco! Tutto ciò per “rassicurare” i detrattori politici del gioco, che sono senz’altro più importanti dei semplici detrattori “comuni” che a volte sembrano lottare contro “i mulini a vento” parlando soltanto di aria fritta e non giustificando assolutamente nulla a fronte delle loro scelte contrarie al gioco, che in assenza della presenza sul territorio del gioco pubblico legale tutto ricadrebbe a favore di quello che sicuramente legale non è.
Gioco illegale che così potenzierebbe, e non ne ha assolutamente necessità, la propria forza economica che a volte appare davvero senza limiti di forza visto che la criminalità organizzata, che da sempre tira le fila del gioco d’azzardo, sa gestire questo settore decisamente bene e con furbizia ed oculatezza.
Non rendiamo la criminalità ancora più forte
Dunque, si darebbe forza ad una parte di illegalità che già è potente di suo e non ha necessità di essere supportata da decisioni politiche ed istituzionali “senza criterio”, con tutto il rispetto possibile.
Dal punto di vista economico “ci piace” continuare a sostenere che le risorse che vengono incamerate dalle casse erariali, e che provengono dalla raccolta del gioco legale, sono davvero notevoli: ed, infatti, per quello che ha riguardato lo scorso 2022 si parla di circa 11 miliardi di euro. Insomma, come si può soltanto pensare che sarebbe meglio “far scomparire il comparto ludico”?
Con che cosa si riuscirebbero a rimpiazzare questi introiti? E poi perché lasciare il mercato in mano alla criminalità? Lo Stato non può assolutamente evitare di avere una distribuzione accurata sull’italico territorio suddivisa in modo equilibrato tra rete specializzata e rete generalista che proponga il gioco in modo da evitare che vi sia il gioco illegale ma anche tutto quello che gira attorno al gioco d’azzardo illecito: una tra tutte l’attività criminale dell’usura e quella dell’imposizione mafiosa nell’acquisto delle apparecchiature di intrattenimento.
Il Gioco sicuro deve resistere ed esistere
Scordandoci del riciclaggio nel cui il gioco illegale è particolarmente portato ed esperto. Dunque, si ritorna a chiedere a coloro che vorrebbero far sparire decine di migliaia di imprese, mettendo i relativi lavoratori in mezzo alla strada: “Perché dovrebbe accadere tutto questo?”.
Possibile che queste stesse persone non pensino che la criminalità e l’illegalità ci farebbe purtroppo riassaporare il periodo dei famigerati videopoker? Vuol dire che tutto ciò che è stato fatto dal 2003 circa in poi non è servito a nulla, così come la fatica delle “Riserve di Stato” e dei vari Governi per tirare le fila di un settore affascinante ma che è sempre stato rischioso e difficile da affrontare e gestire sopratutto dalla politica.
É del tutto evidente che nel tempo, ma purtroppo anche tutt’oggi, chi si schierava a suo favore sembrava “immorale ed approfittatore” mentre quelli che erano “contro” sembravano i “salvatori della Patria”! Ma non suona tutto falso, ingiustificato, obsoleto ed in contrapposizione totale con i cambiamenti che la società ci ha imposto e ci sta imponendo?
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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