Dobbiamo tutti cambiare il rapporto con il Gioco se si vuole andare avanti
Come si conviene ad ogni fine anno, queste sono giornate di bilancio e di riflessione: e non si può dire sicuramente che il 2024 non sia stato un anno movimentato per il mondo dei giochi che, almeno in parte, ha incontrato la voglia del Governo di ristrutturarne una parte cercando di fare il punto della situazione e di provvedere con qualche cambiamento.
Cosa “inaspettata” per il settore del gioco è la presa di coscienza che l’attuale Esecutivo riteneva giusto intervenire per la ristrutturazione dell’intero settore: pazienza poi che gli interventi effettuati siano stati fatti solo per un segmento del gioco, quello online, mentre onestamente tutti si aspettavano un intervento di forza per risolvere la arcinota Questione Territoriale che coinvolge, come tutti sanno, il gioco terrestre.
Le aspettative sono state disattese: mentre gli operatori del gioco in presenza sono ancora in attesa che “qualcosa si muova” quelli del gioco a distanza possono beneficiare del percorso virtuoso che il riordino a loro dedicato sta compiendo con il bando di gara per il rilascio delle concessioni.
Il settore dei Giochi ha continuato a lottare
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Ma già essere arrivati a questo punto può essere una grossa soddisfazione per tutta l’industria del gioco, dopo tanti anni che si aspettava che “qualcuno” si facesse carico di affrontare una materia così delicata come quella del gioco: così il bilancio di questa annata è senza dubbio positivo e di grande cambiamento anche se indiscutibilmente qualcuno di scontento c’è e sicuramente non lo nasconde.
Un altro successo importante che si può confermare di avere raggiunto è quello della “percezione” che del gioco si riceve da parte di un’opinione pubblica che non appare più così ostica nei suoi confronti e che comincia ad apprezzare gli innumerevoli impegni che il mondo ludico e video-ludico stanno esercitando nel sociale ed in settori diversi completamente “da quello di nascita” che è esclusivamente quello del divertimento e dell’intrattenimento.
Più volte, infatti, si è evidenziato che l’impiego dei videogiochi in settori “alternativi al proprio” sta sicuramente ottenendo dei risultati più che positivi e rassicuranti.
Si è certi che soltanto facendo così si riesca finalmente a far cadere quel “manto di tabù” che il gioco si porta addosso e che sarebbe ora che sparisse lasciando trasparire la positività dell’intero settore.
Si può dunque tirare un bilancio positivo per il 2024 che ci ha fatto l’onore di far percepire il settore del gioco sotto un’altra luce: più complessa, più sociale, meno “delinquenziale” visto che questo era l’aggettivo accostato con maggiore frequenza al mondo del gioco d’azzardo!
Adesso il futuro dei Giochi sempre piu sereno
Oggi con la resilienza che il settore mette spesso in gioco quando cerca di farsi un approfondito esame di coscienza, si può dire di vedere il suo futuro attraverso un bicchiere mezzo pieno considerando quest’anno un periodo di transizione e di cambiamento, di passaggio e di potenziale evoluzione: e questo lo si deve attribuire al fatto che il Legislatore ha deciso di riscrivere le regole del gioco e di introdurre una nuova normativa mentre il Governo sta provando a ricercare un’intesa con le Regioni allo scopo di poter procedere con il riordino dell’intero comparto.
Intesa che appare davvero complicata laddove nessuno dei protagonisti intende fare… qualche piccolo passo indietro e proprio per questo non si riesce a proseguire con il riordino generale dell’intero settore.
Però, si vuole anche dire che nonostante le apparenze di cotanta lontananza tra le Regioni e lo Stato sono sempre più evidenti i presupposti per arrivare ad una soluzione definitiva: e così l’anno 2024 è da intendersi come un periodo che rappresenta una transizione verso un nuovo futuro del gioco, con la speranza di una sostenibilità, per tutti.
Non si può evitare, facendo il bilancio del 2024, di evidenziare che il mondo ludico, compresi i siti sicuri di gioco che offrono il divertimento della scopa con soldi veri, ha attraversato e sta attraversando una transizione tecnologica che comporta il progressivo spostamento dei giocatori verso il digitale.
Si devono fare i conti con la rivoluzione digitale
Ma non è solo il gioco a fare i conti con il passaggio al digitale, ormai è un’operazione innescata che tocca tutto e tutti i settori ed i diversi consumatori più in generale: e di conseguenza anche quelli delle aziende e dei grandi Gruppi che stanno rafforzando sempre di più le proprie risorse sul fronte interattivo più che sul terrestre.
Ma questo naturalmente non deve far pensare che il terrestre sia destinato a morire, special modo se si parla di gioco. Come si sa perfettamente la presenza del gioco terrestre è importantissima perché rappresenta lo Stato e l’offerta del suo gioco al popolo di frequentatori abituali e con la sua presenza il gioco pubblico tutela sia la salute dei suoi consumatori che la sicurezza del territorio e proprio per questo il suo destino non è sicuramente quello di morire…
Perché i numeri parlano chiaro e la quota maggiore dei ricavi per le casse erariali derivano tuttora dal gioco terrestre, anche se in alcuni suoi segmenti la sofferenza si presenza più “vorace”, sopratutto nel comparto delle apparecchiature da intrattenimento. Dunque, non tutto è tranquillo ed il Governo dovrà essere molto attento insieme al Legislatore nazionale per evitare che il possibile riordino diventi invece un disordine.
La tassazione sul settore ludico va rivista
Sopratutto se si pensa al “colpo di mano” dell’Esecutivo che, tanto per non perdere l’abitudine, ha pensato ancora una volta, come accade purtroppo da anni, di ritoccare la tassazione del comparto, agendo questa volta sulle scommesse, sia online che terrestri, creando ulteriore scompiglio tra gli addetti ai lavori che proprio non si aspettavano questo tipo di “comportamento istituzionale”.
Od almeno speravano di uscire almeno quest’anno indenni da possibili ulteriori tassazioni e proprio nelle vicinanze del bando di gara per il rinnovo delle concessioni: ma così, di fatto, non è stato.
E come si potrebbe concludere se non dicendo che “il lupo perde il pelo, ma non il vizio”? Rimane, però, la speranza che prima o poi si riesca a cambiare modo di approccio nei confronti di questa industria ludica che non si deve vedere sempre costretta a subire aumenti di tassazione “senza se e senza ma”.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro