Diminuzione delle concessioni per il Gioco online: Crea scompiglio
Non soltanto gli amanti del gioco d’azzardo sono in fibrillazione per il riordino dell’italico settore del gioco pubblico di cui si continua a parlare e che, di conseguenza, alimenta l’attenzione della politica, dei media, degli investitori esteri e delle varie Commissioni di controllo che “stanno alla finestra” per vedere come cambierà il gioco d’azzardo nel nostro Paese: in generale ci si domanda sopratutto se verranno “finalmente qualificate” le sale giochi.
Infatti, l’obbiettivo di cui c’è il sentore è che dal prossimo riordino uscirà un gioco meno presente, ma più qualificato, così come la formazione degli addetti ai lavori che diventeranno più professionali e preparati per sostenere anche quell’utenza “in pericolo” di incorrere nel gioco problematico.
Tutto ciò è legato a doppio filo con il cambiamento che potrebbe arrivare proprio dalla riorganizzazione del mercato poiché il comparto terrestre necessita di maggiore attenzione nella collocazione territoriale dei punti di gioco: ma si attende anche una regolazione degli operatori legati al segmento online e pure dello stesso segmento.
Tutti pronti ad accogliere il Riordino dei Giochi
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Insomma, dall’esterno del mondo dei giochi ci si aspetta che questo tanto atteso benedetto riordino nazionale dell’intero settore faccia davvero “piazza pulita” dell’immagine del “vecchio gioco”: comparto obsoleto e tuttora demonizzato laddove, purtroppo, l’immaginario collettivo lo collega e lo ritiene gestito, ancora oggi, dalla “delinquenza e dalla criminalità” dalle quali invece è decisamente lontano: sia oggi che nel futuro.
E così forzatamente si vuole guardare all’interno dei vari segmenti del mondo ludico che fa arrivare la percezione netta che sia proiettato indiscutibilmente verso l’online e la multicanalità che esce decisamente avvantaggiato dal lunghissimo periodo pandemico dove “sono stati favoriti” prevalentemente gli operatori appunto multichannel ed i PVR.
Emerge, però, anche un altro dato piuttosto “sgradevole” per il futuro del sistema-gioco e cioè che il mercato italiano, compresi i migliori siti di gioco legali ADM dove non è richiesta l’iscrizione per poter iniziare a giocare responsabilmente, è caratterizzato dalla presenza di pochi grandi operatori, mentre risulta essere un mercato non adatto ai soli operatori online.
Il mercato delle scommesse, che ultimamente ha preso parecchio piede nelle scelte dei nuovi utenti, è destinato ad operatori multichannel che svolgono la loro attività sia a terra che online e l’esclusione dal mercato per causa di forza maggiore dei piccoli operatori che non riescono a sopravvivere anche in conseguenza del divieto della pubblicità, potrebbe spingere i giocatori verso il mercato illegale.
Stiamo assistendo alla rinascita dell’illegalità
Illegalità che ha avuto una rifioritura “importante” e che non ha alcuna intenzione di fare passi indietro, nonostante gli attenti monitoraggi delle Forze dell’Ordine e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Senza, poi, fare direttamente i conti con il divieto della pubblicità che come già accennato ha fatto notevoli danni in entrambi i segmenti, ma maggiormente nell’online. E proprio a proposito del gioco a distanza si teme che il riordino nella sua ristrutturazione -tenendo presente che il modello del nostro Paese sarà sempre basato sul sistema concessorio- non preveda il rilascio di 120 licenze come si era preventivato nella vecchia legge di bilancio del 2020.
Ne saranno, invece, rilasciate soltanto 40: e, vista anche la nascita di nuove piattaforme che con i propri prodotti innovativi avrebbero bisogno di espandersi ben oltre quel risicato numero di autorizzazioni, si ritiene tale quantità decisamente insufficiente per garantire la copertura legale del mercato.
Ci si poteva sentire autorizzati a pensare, di contro, che dopo l’esperienza pandemica nella quale vi è stata appunto l’esplosione del gioco online, venisse posta maggiore attenzione al gioco online ed al numero di concessioni da mettere in gioco, visto che lo stesso segmento sembrava essere diventato “il salvatore del settore” (e quindi anche del “fratello terrestre”) e che la previsione dei suoi introiti si potesse preventivare in 70 miliardi di euro entro il 2023.
Rimane sempre una grande incertezza di fondo
Non solo questo, però, poiché si era prevista anche una sua crescita del 10% annuo anche se questo potrebbe far presupporre (ed a questo punto “purtroppo” ci sta bene) un aumento della tassazione proprio su questo comparto.
Poste tutte queste dissertazioni che lasciano senz’altro un po di amaro in bocca ed anche un’incertezza di fondo che si spera il riordino possa davvero “spazzare via”, bisogna prendere atto che oltre al cambiamento del modo d’uso del gioco da parte dei giocatori, ci sarà anche da confrontarsi con la crisi economica che continua ad avvilupparsi sul nostro Paese e che incide senz’altro anche sul divertimento.
É un altro ed ulteriore dato che deve far riflettere chi si accinge a studiare per riordinare il gioco: è evidente che meno danaro circola nelle tasche dei cittadini, più questi vanno “al risparmio” su tutte le loro esigenze, ed evidentemente il gioco non è una prelazione rispetto a cose più importanti: ed anche se il gioco è salutare per la mente e per avere un po’ di leggerezza nella quotidianità che spesso è pesante.
Però, se l’utenza deve risparmiare si muove meno perché la benzina costa e, quindi, riecco che si presenta la scelta dell’online e delle nuove piattaforme che invitano con l’innovazione dei prodotti tecnologici a provare nuove emozioni.
Un problema di grande interesse per molti
Invece di tenere conto di questo problema che non è da poco, si vanno a diminuire le concessioni, dando spazio alla illegalità, pronta ad approfittare di qualsiasi defaiance del settore per intromettersi tra l’utenza ed il gioco e proporre i propri giochi illegali che sono coinvolgenti e più remunerativi di quelli leciti. Dunque?
Quale sarà il destino del mondo ludico con queste premesse? Il “riordino farà ordine” oppure ci si ritroverà con un settore ancora in difficoltà e pieno di dubbi ed ansie? Cosa farà la nuova generazione di giocatori disponibile a provare emozioni ed esperienze?
Si curerà di farlo con il gioco legale oppure si rivolgerà “a quello che trova”? Si ritiene che l’Esecutivo dovrà riflettere bene su quello che dovrà inserire nel riordino del mondo ludico per non scontentare coloro che credono nel settore ed in questo business (gli addetti ai lavori) ma anche i giocatori che possono senz’altro essere coloro che rimettono in piedi lo stesso settore: basta accontentarli e consegnare loro prodotti legali di livello e tanta competenza.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro