Dalla nascita del Gioco al divertimento responsabile di oggi
Visto che si sta parlando tanto del mondo dei giochi, della sua strutturazione attuale e del futuribile riordino nazionale dell’intero settore, “ci piace” anche ricordare a chi non ne fosse a conoscenza che lo stesso mondo ludico nacque da una Commissione d’inchiesta costituita nel 2003 incaricata di esplorare la diffusione del gioco d’azzardo nel Paese.
In quel periodo il settore era completamente in mano all’illegalità a mezzo dei famigerati video poker che spopolavano sul territorio: apparecchi che venivano ricercati dai giocatori di allora e che erano gestiti dalla malavita organizzata che già in quel momento traeva degli utili notevoli che avevano portato all’ingigantirsi del business, ma anche alla intensa preoccupazione da parte dello Stato centrale sulla potenza economica delle organizzazioni mafiose, ma anche dei rischi che potevano incontrare i cittadini in questo tipo di frequentazioni illecite.
Allora, una quindicina di anni or sono, il gioco illegale era ancora più presente rispetto all’attualità, anche se molti possono pensarla diversamente.
Da queste premesse sul “vecchio mondo dei giochi” si passa all’attualità ed alla necessità di uno studio accurato del comparto nazionale del settore ed all’approfondimento dei suoi rapporti con il popolo di giocatori che, con buona pace dei detrattori, continua a ricercare i punti di gioco per divertirsi ed intrattenersi: ma, per fortuna, non diventandone “schiavi” come si vuole far percepire all’opinione pubblica facendo conoscere soltanto le negatività del sistema ludico.
Oggi però tra sociale e mondo del gioco, come accade anche in altri settori, si ricerca la sostenibilità ed il rapporto è decisamente cambiato e più profondo: dai vari settori e da quelli particolari come il gioco si vorrebbe un prodotto perfetto, tutelato, sicuro, divertente e sopratutto sostenibile.
Normative trasparenti per poter migliorare
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E per arrivare a tutto questo è evidente che il comparto debba essere “fornito” di una normativa indiscutibilmente trasparente, ma che dovrà rappresentare una vera riforma oltre che un vero riordino, che comprenda anche il gioco sicuro della slot machine.
Altrimenti si rischia di riempire con una quantità indicibile di “scartoffie” i cassetti della politica dove oggi le carte che riguardano il gioco si sono sommate ed anche impolverate per i mancati interventi istituzionali che sono rimasti sempre a livello “soltanto di promessa”… e basta!
Così, per cercare di risolvere “qualcosina” ci si vuole riferire all’argomento che più di tutti ha tenuto banco nella Fiera ICE di Londra che si è chiusa lo scorso 9 febbraio: quello della sostenibilità del gioco, come si è già accennato.
Sostenibilità che per l’intero settore parte da un giusto approccio responsabile. E già quest’ultimo riveste un impegno davvero importante che sta ancora oggi facendo il suo percorso nei confronti di coloro che frequentano il gioco: non tutti infatti, e qui sta il vero problema, si avvicinano a questo mondo ludico con la dovuta responsabilità che non vuol dire noia oppure stare eccessivamente “sul chi va là”.
Significa conoscere e sapere con cognizione di causa quali sono i punti bui che possono mettere a rischio il divertimento che si ricerca e che piace.
Nel frattempo, prima di parlare di giocatore responsabile, sarebbe utile parlare della responsabilità dell’industria del gioco, cosa un po’ complicata ma che sicuramente va affrontata con occhi ben aperti, ma anche orecchie tese alle varie problematiche delle aziende alle quali si richiede spesso tantissimo senza offrire alcun sostegno da parte delle istituzioni che spesso lasciano le “patate più bollenti” all’intera filiera in modo che se la cavi da sola senza pretendere interventi dello Stato centrale.
Incentiviamo sempre il Gioco Responsabile
E questo a volte non è possibile. Ma si vuole ritornare all’industria del gioco ed al tema del gioco responsabile: qui servirebbe aprire una specie di parentesi e sottolineare che è sin troppo facile dire che la responsabilità sociale e la sostenibilità sono importanti per cui tutti devono fare qualcosa.
Ma “tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare”… per restare nell’utilizzo dei luoghi comuni! E non basta continuare a parlarne ed essere convinti che sia un percorso da fare per un sociale migliore: l’industria si trova a fare ciò che le normative richiedono e non molto di più.
Forse nella realtà ci si trova con una percentuale inferiore al 20% che racchiude le imprese di gioco che fanno “davvero qualcosa di importante di propria volontà”.
Nella realtà del sistema gioco, invece, i Regolatori sopratutto quelli europei sono molto più preparati nella creazione di un ambiente sostenibile dal punto di vista del gioco responsabile. Forse circa l’80% od anche di più risulta molto ben informato: inferiore senz’altro la percentuale negli altri continenti, discreta in alcuni Paesi del Sud America, meno in Asia ed in Africa.
I Regolatori possono svolgere un lavoro importante se hanno il potere di prendere decisioni affiancandosi ad esperti fidati e se non devono eseguire le decisioni prese da politici che, oltre tutto, sono tra le persone meno esperte di questo settore.
In Europa il Gioco è più tutelato
Si può affermare che la maggior parte della legislazione che si occupa del gioco d’azzardo responsabile si trova soltanto in alcuni Paesi europei come Belgio, Svezia, Olanda ove si applicano politiche responsabili basate e testate sopratutto sulla pratica, sulla ricerca e sull’esperienza.
Nel nostro Paese, l’orientamento verso il gioco responsabile e sostenibile sta facendo passi da gigante: esistono corsi di formazione che combinano nozioni ed esercitazioni pratiche, scenari simulati nei quali viene richiesto di immedesimarsi nelle situazioni proposte.
Il gestore o dipendente di un punto di gioco, viene accompagnato sino a raggiungere un certificato di superamento del corso che non sarà meramente “un pezzo di carta”, ma rappresenterà un aiuto reale per la diffusione della cultura del gioco.
In effetti, quando si tratta di questo settore non è sufficiente sapere cosa sia il gioco responsabile dal punto di vista delle norme, è fondamentale sapere come comportarsi quando ci si trova a contatto con un giocatore potenzialmente problematico: sapere cosa fare in questo caso fa sentire le persone utili e competenti.
Così, chiunque operi nel comparto del gioco si sente di partecipare ad un settore nel quale tutti si adoperano per tutelare la salute dei giocatori secondo i pratici e buoni interventi del gioco responsabile.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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