Continua la sinergia tra il mondo dello Sport e quello Video-Ludico

In tante occasioni, anche e sopratutto a seguito di interventi urgenti effettuati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in tempi non proprio recenti presso attività commerciali in Lombardia ove si praticavano i giochi elettronici competitivi che al primo momento potevano risultare privi di autorizzazione, meglio conosciuti ai giovanissimi come e-Sports, si è parlato a lungo di questa categoria di giochi virtuali che stanno assumendo una rilevante importanza anche nel nostro Paese richiamando l’attenzione di una compagine piuttosto fornita di giovani e giovanissimi che seguono i propri beniamini anche in tornei ufficiali che vengono organizzati con sempre maggiore frequenza.

Gli e-Sports consistono in piattaforme virtuali create mediante l’uso di sistemi elettronici od informatici e fondate in ogni loro fase sull’interazione tra essere umano-computer e la sfida, che è l’elemento competitivo che li caratterizza, può avvenire tra un giocatore ed un software oppure tra semplici giocatori, disposti in modo singolo oppure schierati in squadre che abbiano nel loro mirino la conquista di un obbiettivo comune.

Il settore degli e-Sports è in continua crescita

Oggi si può dire tranquillamente che sono tantissimi i videogiochi che compongono il bouquet degli e-Sports e si possono praticare su diverse piattaforme come computer, console, smartphone o dispositivi di realtà virtuale e con vari generi di videogiochi: per esempio spara-tutto, strategia, sport, combattimento ed avventura.

Ormai da parecchio tempo i videogames non si devono ritenere più giochi riservati soltanto ai bambini poiché richiedono abilità, strategia, velocità, coordinazione, riflessi ed intelligenza con obbiettivi sempre più diversi e complessi. Senza dimenticare che gli sport elettronici sono da considerarsi anche “uno spettacolo per il pubblico” che può e vuole seguire le partire in streaming in televisione o dal vivo e tifare per i propri campioni o per le squadre preferite.

Sono diventati sport classici come il calcio, il basket, il volley e tantissime persone lo praticano e si spostano per partecipare agli eventi dal vivo ed anche il CIO, Comitato Olimpico Internazionale, sta prendendo in considerazione di creare un’olimpiade dedicata in modo esclusivo agli e-Sports.

Organi istituzionali in cerca della soluzione ottimale

E mentre il CIO sta prendendo tempo per arrivare a questa decisione, il CONI da parte sua ne ha assunto una altrettanto importante: quella che a decorrere dal 2025 verrà riconosciuta la Federazione Italiana e-Sports come Associazione benemerita che secondo l’ordinamento sportivo è una forma di riconoscimento assegnato sempre dallo stesso CONI ad Associazioni o Federazioni che hanno conseguito particolari meriti nell’ambito sportivo.

Decisione che non è stata accolta benevolmente da tutti, infatti la Federazione Taekwondo ha lanciato una sorta di allarme chiedendo che vengano rispettati i ruoli anche delle altre Federazioni sportive: ma che sebbene questa polemica sia insorta, seppur forse anche motivata, non ha impedito al CONI di mantenere il suo programma e la sua decisione.

Si tratterebbe, in ogni modo, di un primo passo verso il riconoscimento federale di un organo che si occuperà in modo esclusivo delle necessità del settore esports sotto il profilo sportivo.

E sarà la FIES che si occuperà di tutto ciò e che raccoglierà il testimone del Comitato promotore e-Sports che sino alla fine di questo 2024 porterà avanti il proprio lavoro di sostegno della sinergia tra il mondo dello sport e quello video-ludico.

Questa nuova Federazione avrà nuovi rappresentanti ed interpreti tranne quello di Vicepresidente del Comitato che diventerà il Presidente della nuova FIES e sarà attorniato da un gruppo di collaboratori esperti che svolgeranno la loro opera in quella che diventerà un punto di riferimento per gli sport virtuali oltre a rappresentare la GEF, Global esports Federation in Italia, che sarà l’organismo che si occuperà degli esports olimpici.

Devono essere prese delle decisioni molto importanti

In ogni caso si spera che questa decisione del CONI non parta con il peso di alcune questioni che ancora vanno ben definite come quelle relative alla Federazione italiana Taekwondo, di cui si è accennato poc’anzi, che è stata tra le prime ad avviare una sperimentazione anche sul terreno virtuale degli esports.

Secondo il suo Presidente, che sicuramente non vuole entrare in polemica, ma che “difende” la propria Federazione risulta necessario che non “si entri in collisione” con quelle che devono rimanere le caratteristiche peculiari delle Federazioni internazionali e le relative Federazioni nazionali.

Questa cosiddetta “polemica” si sviluppa perché negli ultimi anni diverse associazioni hanno sviluppato al loro interno una sezione dedicata agli esports che non risultano dunque “una particolare novità”, organizzando e facendo presenza a diversi eventi tra i quali si deve ricordare la Olympic Esports Week tenutasi a Singapore.

Il ruolo della nuova RIES nel nostro Paese

E proprio alla luce di questi sviluppi sarebbe opportuno precisare e puntualizzare molto bene quali potranno essere i compiti che questa nuova RIES deve avere nel nostro Paese: e questo pare di percepire che sia per rispetto di quanto è stato fatto sinora da altre Federazioni e da quello che queste ultime hanno saputo costruire nel tempo proprio riguardo gli esports ed il mondo degli sport virtuali.

Proprio in ragione di queste osservazioni sollevate deriva la riflessione che gli esports rappresentano oggi una realtà senza alcun dubbio importante, anche se complessa: realtà da considerarsi praticamente in grande espansione e cosa che “risveglia” anche e sopratutto da un punto di vista economico interessi di un certo pregio.

Anche il CONI deve fare la sua parte

Ma di certo risulta rilevante ed estremamente importante che alla fine il CONI si occupi anche di questo segmento del gioco, però servirebbe partire con il piede giusto: ma sopratutto nel rispetto di tutti quegli organismi che recentemente si sono mossi e che hanno investito e creduto in questo mondo esportivo che per il bene di tutti i suoi protagonisti ed interpreti non può essere ovviamente lasciato in balìa di sé stesso come accade troppo spesso al settore del gioco in generale.

E, d’altra parte, non ci si può neppure dimenticare che anche chi scrive, seppur il proprio pensiero non sia di sicuro rilevante, ha spesso parlato di questi videogiochi esportivi che così tanto clamore riescono a suscitare coinvolgendo nel loro svolgersi “grandi e piccini” con un forte interesse e tantissima partecipazione.

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