I Casinò tricolore stanno perdendo attrattività
Forse il segmento delle Case da Gioco tricolore, ormai ridotto ai minimi termini vista la chiusura del Casinò di Campione d’Italia, non vuole arrendersi e si “attacca” rovinosamente su quello che “erano i nostri italici Casinò” e quello che giocarci poteva trasmettere ai suoi visitatori.
Si vive, ancora oggi con nostalgia la “luce di altri tempi” neppure troppo lontani, ma che di fatto non si trovano più: purtroppo, questi ricordi nostalgici fanno dibattere queste strutture in uno stagno immobile che rimane intrappolato anche dalle sue gestioni, a volte sono “troppo arzigogolate”, in un mondo attuale del gioco che è in mano all’innovazione, alla tecnologia, ai cambiamenti.
Ma le Case da Gioco pare non vogliano cambiare fino in fondo anche se recentemente si sono “un po’ snaturate”, inserendo cose nuove ed inusitate per queste strutture: si sono inventate strategie che sino a poco tempo fa potevano sembrare irraggiungibili e, senza dubbio, non applicabili ai nostri Casinò.
Alla ricerca di una nuova immagine
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Quindi, una sorta di variante, ma non troppo, delle proprie strutture e della propria immagine, ma cosa che non è risultata sufficiente a renderli attraenti e frequentati come succedeva un tempo.
C’è troppa concorrenza ormai, data anche dal fatto che ci sono tantissimi casino online nuovi, e le sale da gioco terrestri si stanno “ingurgitando” la maggior parte della clientela che un tempo si “macinava chilometri” pur di offrirsi una serata elegante presso le sale prestigiose delle Case da Gioco nostrane.
Sono cambiate le abitudini dei Giocatori
Ora, purtroppo, l’eleganza non esiste quasi più ed i giocatori sono più orientati ad estenuanti partite quando e dove vogliono, piuttosto che trovarsi ad affrontare strade e tempi lunghi per arrivare a giocare, seppur in una struttura assolutamente particolare, che dovrebbe offrire una attrattiva più coinvolgente.
Ma tant’è: la situazione dei Casinò nostrani è alquanto traballante sia a livello economico, che strutturale, che di offerta del prodotto gioco. Forse, oggi, i giocatori sono particolarmente esigenti e neppure le sale da gioco e l’online riescono ad accontentare tutti: infatti, il mondo del gioco è perennemente in “via di innovazione ed aggiornamento” per riuscire ad accattivarsi l’attenzione degli odierni giocatori.
Forse aumentare le Case da gioco non sarebbe una cattiva idea, sopratutto se si riuscisse a ben distribuirle su tutto il territorio: può essere che questo non farebbe “partire orde di giocatori” verso i Casinò dei Paesi limitrofi al nostro e si aumenterebbe il fascino di quelli italici.
Ovvio che in un periodo dove le possibilità economiche sono scarse, il costo degli spostamenti andrebbero a pesare troppo su un buon numero di giocatori anche perché somme dedicate al divertimento. Inoltre, sino a qualche anno fa si dava rilevanza alla qualità di servizi ed all’immagine delle Case da Gioco italiane ed oggi, è molto impegnativo mantenere questa precisa caratteristica: il dubbio sugli investimenti nei Casinò, come in qualsiasi impresa che tratti il gioco d’azzardo, è sempre più pressante, considerato che vi è sempre meno presenza di personaggi influenti che possano contribuire a raggiungere certi risultati economici: quindi, che possano rischiare senza problemi giocando.
La crisi è dovuta anche ai tanti debiti
E poi, altro elemento importante che ha contribuito in gran parte alla crisi delle Case da Gioco tricolore, sono i debiti di gioco sempre in crescendo: e questo dovrebbe suggerire agli operatori di rivedere l’uso di determinati titoli di credito utilizzati.
Indubbiamente, le trasformazioni economiche che si è costretti a vivere non sono state sufficienti ad obbligare i Casinò a cambiare: rivedere le modalità con le quali si gestisce un’azienda ed anche affrontare il discorso di un adeguamento velocissimo, nettamente proporzionale alla velocità con la quale si vive il tempo attuale.
Ma, forse, esiste anche una sorta di “attaccamento allo status quo”: quando, cioè, chi frequentava un casinò aveva una certa “potenza economica”, un certo modo di accedere alle sale dei Casinò, un apprezzamento particolare per tutte quelle forme che facevano parte, un tempo, dei Casinò, quasi un posto per “persone privilegiate”. Strutture che sono state incapaci, però, di reagire fino in fondo, incapaci di diversificare il loro “fare” da quello delle sale da gioco terrestri: eppure la differenza esiste ed eccome!
Ma forse è solo incapacità di adeguarsi ad una situazione diversa da quella che per tanti anni hanno rappresentato le Case da Gioco: una sua grande ricchezza (vera o presunta) e dei suoi abituali frequentatori.
Ci si accanisce, probabilmente, nel continuare a cercare soluzioni su di un prodotto che ormai risulta “vecchio”: particolarmente per la sua gestione troppo burocratica e “bacchettona”, od addirittura per la cattiva gestione (e l’esempio lampante lo si trova nella situazione deprecabile del Casinò di Campione d’Italia) e nella soluzione che non si trova.
Una situazione notevolmente peggiorata
Purtroppo, si è dinnanzi ad una situazione che, negli anni, è notevolmente peggiorata e dove si è parlato di tante cose, di rilanci, di giochi nuovi sia per la nuova clientela dei Casinò senza dubbio più giovane, ma meno solvibile, e per i nuovi clienti stranieri: ma sono stati tutti argomenti che non hanno portato ad alcun risultato economico veramente apprezzabile.
Di contro, il percorso che si è portato a termine, come una “illuminazione”, è la riduzione del personale: e questo prevalentemente per fronteggiare i bilanci, ma percorso che non è certamente la soluzione. Infatti, va a penalizzare non solo direttamente il personale, ma i servizi che vengono prestati alla clientela: e questo sarà un ulteriore passo indietro che farà allontanare ancora di più i giocatori dalle Case da Gioco.
Cerchiamo sempre di trovare soluzioni positive ed innovative
Però, ci si domanda come mai queste soluzioni “negative” non siano state affiancate da iniziative “positive” a costo quasi zero che potevano venire in mente a qualsiasi Amministrazione, tranne evidentemente quella dei Casinò: per esempio, rilevamenti statistici, un marketing mirato alla produttività, una diversificazione del prodotto, una modernizzazione dell’offerta in relazione alla domanda (come detto sopra la clientela è sempre più di giovane età, quindi, proiettata per esempio alle slot machine), una ricerca quindi di giochi nuovi e l’aggiornamento di quelli troppo usuali. Ma di fronte alla incapacità di reagire non ci può essere strategia che tenga.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro