Ancora qui a parlare dei pregiudizi sul Gioco d’azzardo
L’essere quasi usciti dal periodo pandemico, sempre sperando che i nuovi virus non ci facciano risalire su di una giostra che ci ha fatto girare per ben due anni e che “non ci piace” affatto, ed aver cambiato quasi radicalmente l’usuale modo di vivere il nostro quotidiano ha tenuto comunque fermi alcuni baluardi che non cambiano, anzi diventano ulteriormente più ardui da scalare.
Qui ci si vuole rivolgere alla percezione del mondo dei giochi che non solo non è cambiato nell’essere sempre individuato come un settore scomodo, rischioso e del quale la politica non si vuole interessare, almeno sino al momento attuale, ma che anzi continua ad essere demonizzato e maltrattato come se fosse composto invece che da rappresentanti dello Stato, in quanto sue Riserve, da delinquenti: quindi, uomini e donne da malaffare.
E non c’è nulla che il settore possa fare per far cambiare all’opinione pubblica il proprio pensiero che per troppi anni è stato convogliato decisamente verso “l’immoralità” e la criminalità organizzata.
I nostri preconcetti sono davvero sbagliati
Indice dei Contenuti
Il gioco viene sempre e comunque accomunato ad un mondo pieno di approfittatori delle altrui debolezze: e questa è decisamente una cantilena che si sente da anni e che il gioco pubblico non riesce davvero a scrollarsi dalle spalle che si incurvano sempre di più sotto il peso di questi pensieri, concetti, preclusioni, demonizzazioni.
Anche prima del periodo pandemico il mondo ludico veniva “davvero fortemente bistrattato”, ed ha continuato ad esserlo durante l’emergenza anche se è stato “colpevolmente” chiuso in tutte le sue attività terrestri: e non solo, non è stato, se non in “minimissima” parte, sostenuto dai vari sostegni istituzionali e post-emergenza, subito dopo e proprio nell’immediato alla riapertura dei suoi punti di gioco, si è trovato a confrontarsi con le stra-conosciute Leggi Regionali “capestro” pronte ad accogliere le attività ludiche che sono riuscite a riaprire i battenti con fatica estrema: leggi che come si sa tengono in ostaggio il gioco legale, favorendo indirettamente quello che non lo è affatto, rimpinguandone le casse e pure la presenza sul territorio.
La grande potenza del Gioco illegale
Di fatto il gioco illegale, ancora oggi, spadroneggia sul territorio con una sfrontatezza davvero insopportabile e nonostante le “attenzioni” che le Forze di Polizia ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli stanno mettendo in campo.
Purtroppo, per il gioco pubblico non è esistita tutela per il suo stesso settore e questo mondo sa perfettamente quanto può essere pericoloso sentirsi chiamare con appellativi “pesanti” sulla sua serietà, sull’onestà dei suoi operatori e concessionari: basta davvero poco per creare attorno a questo mondo, già abbastanza spesso sotto i riflettori, una sorta di polverone!
A cascata ogni frase ambigua ed ogni parere espresso con spregio nei confronti del settore compie il risultato di farlo vedere in modo sbagliato. Come se nel gioco non esistessero regole ma solo irregolarità, come se i giochi fossero tutti artefatti e studiati per “imbrogliare” i poveri giocatori che vengono tratti in inganno e dei quali il settore stesso si approfitta.
Sono tanti i controlli fatti al Gioco
E pensare che il gioco pubblico, casino online italiani legali con jackpot migliori in testa, è uno tra i settori più controllati a livello fiscale proprio in funzione delle concessioni che seguono un percorso ben delineato di acquisizione dei dati personali, fiscali ed economici che nessun titolare di qualsiasi altra impresa deve subire.
Eppure, nonostante tutti questi controlli prima di acquisire una autorizzazione qualsiasi per aprire un punto di gioco, perché quest’ultimo è perennemente demonizzato e bistrattato dai suoi sempre presenti detrattori che continuano a combattere battaglie “sanguinose” nei confronti delle imprese ludiche?
Il gioco pubblico rappresenta sul territorio il prodotto di Stato, ma nonostante questo ancora oggi è “davvero malvisto e gestito da delinquenti”: cosa potrebbe fare di più il settore visto che a mezzo delle sue imprese e delle sue associazioni si mostra molto attivo in opere indirizzate al sociale con sempre maggiore frequenza? Sembra non servire neppure questo perché si ravvede anche nella beneficenza un “tornaconto settoriale” e ciò sembra davvero troppo!
Un’opinione pubblica ostile al Gioco
Non si riesce a comprendere che strada il settore ludico debba mai percorrere per cambiare la percezione che l’opinione pubblica riceve della sua intera industria, tutta la filiera inclusa: persino il dimostrare che lo stesso settore sta facendo di tutto per rendere il comparto sicuro, consapevole, informato e formato non basta ad avere pareri e sensazioni favorevoli.
Dunque, cos’altro si potrebbe aggiungere a questo fare che vorrebbe prima di tutto dimostrare l’interesse che il settore pone alle problematiche sociali? Rimane, in ogni caso, il fatto che il gioco, con buona pace dei suo detrattori, viene sempre cercato da tanti assidui frequentatori che da sempre con i suoi prodotti si divertono e si intrattengono.
Anche con il gioco senza vincita in danaro che sta vivendo una rifioritura ed una rinascita: ma andrà a finire che neppure quello andrà bene perché sempre di gioco si tratta e, quindi, “ciò è male”: senz’altro si può aggiungere che tutta l’ipocrisia e la falsa moralità che circonda il gioco sono diventate davvero stucchevoli.
Il settore dei Giochi deve stare sempre attento
Ma, comunque, restano appiccicate addosso e tirare dritti per la propria strada diventa estremamente difficoltoso e del tutto scomodo perché ogni volta che il gioco fa qualcosa deve stare molto attento a cosa dice e come si esprime, a come si rappresenta, a cosa offre.
E meno male che almeno non vengono contestati i corsi di formazione che il settore organizza per presentare personale sempre più qualificato che possa seguire meglio il proprio popolo di giocatori: in modo particolare coloro che non riescono ad approcciarsi al gioco in modo consapevole e che possono “infilarsi” in una strada scomoda e pericolosa da percorrere.
In conclusione si può dire, e senza la paura di essere smentiti, che nonostante siano intervenute tante variabili relative al nostro vecchio quotidiano dopo la tremenda esperienza pandemica, variabili che hanno cambiato profondamente sia il tessuto produttivo che quello sociale nel nostro Paese, per ciò che riguarda il mondo dei giochi, purtroppo, tutto è rimasto desolatamente invariato.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro