Alla ricerca di idee chiare sul riordino del Gioco
Sembra del tutto comprensibile che il riordino del gioco pubblico porti tutti coloro che apprezzano il settore ludico ad esprimere il proprio parere su come sarebbe meglio sviluppare un intervento che definirsi “epocale” pare di non sbagliare approccio.
Ormai la normativa sul gioco e tutto quello che ne è conseguito, quindi compreso il “miliardo” di Leggi regionali e provinciali, sia da rivedere completamente visti gli sviluppi che il mondo ludico ha conquistato negli anni, alla tecnologia che ha innovato completamente il sistema, alla richiesta da parte dei “consumatori finali” che continua ad essere presente.
Il che sta a significare che il “piacere di giocare”, di divertirsi e di cimentarsi con i propri giochi preferiti rimane un’intenzione ferma e definita, ovviamente con buona pace dei detrattori che non se ne vogliono fare una ragione continuando ad imputare al gioco di creare soltanto male, disperazione ed annientamento della pace personale e delle famiglie.
Negare le evidenze è sempre sbagliato
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Quello che si può dire, è che non si deve assolutamente negare che l’abuso del gioco d’azzardo possa portare deleterie conseguenze come fra l’altro qualsiasi “altro abuso” contro i quali, però, dai detrattori sempre “armati lancia in resta” non vengono organizzate campagne denigratorie così pressanti e continuative, ma sottolineando che le stesse appaiono oggi abbastanza obsolete.
Così, in ragione di quanto sopra, sembra che il gioco pubblico e quindi legale visto che rappresenta lo Stato sul territorio e quindi la legalità, non possa esimersi dal mettere in campo tutta la sua conoscenza, l’esperienza, la forza imprenditoriale per rendere anche “da solo” il gioco più sicuro possibile, tutelando la salute dei suoi tanti frequentatori che, per fortuna, non sono tutti problematici come si vorrebbe far credere.
Infatti, la maggior parte delle persone che seguono il gioco con una certa frequenza lo fanno con il chiaro intendimento di divertirsi perché il gioco è decisamente e soltanto questo.
Purtroppo, chi non riesce a gestire questo impulso eccessivo, che quando è nella norma risulta sano e comprensibile, probabilmente ha altri problemi di base come dimostrano alcuni studi effettuati da esperti in materia che sottolineano quanto generalmente chi incorre nel DGA, disturbo da gioco d’azzardo, soffre alla base di altre patologie che lo spingono nella direzione del gioco problematico.
Prevenire i problemi per cercare di limitare i danni
Forse, quindi, i giocatori che vengono coinvolti in questo “brutto percorso” avrebbero dovuto essere attenzionati prima che succedesse il loro incontro con i problemi derivanti dall’abuso di gioco così da non adottare quest’ultimo come capro espiatorio di una situazione mentale e personale già a rischio.
Ma qui entreremmo in un discorso forse troppo complicato per chi scrive che non ha fatto altro, in queste ultime righe, che riportare i risultati tratti da studi effettuati da esperti in psichiatria e psicologia che da tempo portano avanti questi dati che “liberano” il gioco d’azzardo dall’essere “la causa di tutti i mali e la piaga del secolo”.
Si vuole solo ricordare che nella nostra “così bella società attuale” (!!) esistono alcool e droga che la fanno da padrone nella mente di tante persone che dovrebbero essere curate e che purtroppo a volte arrivano a compiere atti che la cronaca quotidiana ci sottopone e che “bene non fanno”…
Si cerca una normativa sul Gioco che accontenti proprio tutti
Ma a questo punto, “ci piace” ritornare al titolo di queste righe laddove ci si interpella su cosa dovrebbe fare il gioco “personalmente” prima di arrivare a quel tanto atteso riordino che andrà a mettere in campo una normativa questa volta che curi gli interessi di tutti i protagonisti del mondo ludico, compresi i suoi lavoratori che sono in un numero davvero alto e che sono felici di essere in un settore che apre così tante porte a livello professionale con attività che sino a qualche tempo fa sembravano impossibili ed impensabili.
Dunque, almeno nell’occupazione e dunque nel sociale, si può dire che il gioco qualcosa ha fatto ed è pronto a fare con tanti altri soggetti che non hanno paura di cimentarsi in un settore decisamente scomodo.
Visto e considerato il modo in cui viene trattato da diversi Istituti di Credito che ravvisano ancora oggi nel mondo ludico una “certa scomodità sociale”: banche che asseriscono di non poter avere un rapporto etico con le aziende che si occupano di gioco d’azzardo!
Esistono anche punti fermi nell’industria dei Giochi
Ed anche questa sembra davvero un’assurdità che, purtroppo, attualmente è viva e vegeta e sulla quale il Governo, nella stesura del futuribile riordino del settore dei giochi, dovrà mettere mano e sopratutto un punto fermo che faccia chiarezza su questa precisa questione che ha creato special modo nel periodo pandemico, ma che crea ancora oggi, qualche “scomodità” lavorativa ed economica a diverse imprese.
Il gioco, con inclusisi anche i siti di gambling legali che utilizzano i giochi di platipus gaming, da parte delle sue imprese deve impegnarsi ancora di più a fare informazione, a farsi conoscere, a spiegare all’opinione pubblica perché esiste e quale è il suo compito sul territorio e nei confronti dei cittadini: d’altra parte se lo Stato non difende a spada tratta le sue Riserve, chi dovrebbe mai farlo se non loro stesse in prima persona?
Posto questo, il settore ludico deve continuare ad informare e sopratutto a formare i suoi gestori che devono essere sempre più consci della propria professionalità e capaci di rappresentare la legalità con serietà e sicurezza: nei punti di gioco devono esserci sempre di più gestori capaci di affrontare le situazioni “anche sgradevoli” che a volte si presentano attraverso alcuni giocatori “incapaci di smettere” e di gestire la propria voglia di gioco.
I Gestori del gioco d’azzardo devono essere anche controllori
Il gestore nella sala giochi deve comprendere quella persona che è in pericolo di avvicinarsi troppo al gioco problematico… rischiando di scottarsi e deve essere pronto ad intervenire con la sua esperienza e con la sua conoscenza di tali situazioni per aiutare l’utente a fronteggiare la situazione.
Un simile atteggiamento risulta determinante per preservare un individuo da un percorso problematico difficile da riconoscere da parte dello stesso giocatore, ma estremamente complicato anche da affrontare perché il percorso per uscire da qualsiasi “dipendenza” è faticoso e macchinoso.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro